WRITING_ Decorazioni spray
Lo scorso 12 e 13 ottobre si sono esibiti all’Alpheus i ‘quattro moschettieri’ finalisti della Sezione Writing della finale MArteLive la cui artiglieria – non di natura distruttiva , ma decorativa – è stato il carico di bombolette spray.
Con le loro mani di fata i quattro artisti hanno dato origine, sulle loro tele macro, a dei veri e propri quadri urbani. Quadri incorniciati di essenza, significato e semantica che ognuno attribuisce in maniera più o meno esplicita, ma soprattutto impregnati di passionalità che trasuda dai colori che si infuocano nell’insieme e nel contrasto finale.
I finalisti, suddivisi nelle due serate, dovevano raffigurare la parola ‘spray’ che nel linguaggio dell’urban-art assume poi le più varie e vaste raffigurazioni. Creatività, libera espressione e fantasia le parole d’ordine di quest’arte alla quale nessuno dei concorrenti è venuto meno.
A spremere e intingere di colore le tele nella prima serata SIMA (Reggio Emilia), IKE e HOEX (Roma).
SIMA ha delineato innanzitutto lo scheletro e i vari apparati seguendo delle linee guida alla quale ha attribuito man mano una fisicità, dei tessuti e poi anche l’anima che per quanto potesse sembrare nascosta, si intravedeva in controluce. Una serie di linee e colori pastello hanno riempito il vuoto dando origine al suo lettering ‘spray’; un lavoro che ha richiesto notevole impegno, affascinante anche se di natura classica.
Ad affiancare SIMA nello spazio attiguo i suoi concorrenti IKE313 e HOEX.
IKE in particolare resta affascinato da questo mondo e da tutto ciò che gli appartiene già alla tenera età di 15anni e quando per la prima volta prende tra le mani una bomboletta spray non immaginava come questo mondo, al confine tra sogno e realtà, avrebbe avuto esiti e risvolti positivi sulla sua vita. E la lunga carriera da writer ha inciso certamente molto sul risultato grafico del lavoro finale, non tralasciando nello scantinato la naturale inclinazione dei due.
IKE313 e HOEX appassionati non solo di graffiti, ma dall’intero mondo hip hop hanno creato un murales ricco. Quello che poteva sembrare un semplice e nudo lettering è stato riempito da un puppet intriso di significato: il senso di questo murales è racchiuso nella frase ultima inciso sullo stesso che recita “Ad ognuno la propria religione” facendo appunto riferimento alla loro: i graffiti. E ciò è stato raffigurato da mani che stringono forte un rosario che cade lungo verso il termine ‘spray’ il cui sfondo è la casa del “Dio dei Writers”.
Ma la finale prosegue avvincente perché nella seconda serata – sotto i riflettori e gli occhi di mangiatori affamati di arte – scendono in campo altri tre artisti: DEKO (Cremona), SMEC e NEDO.
NEDO classe 1984, esponente della crew campana LDK (Litorale Domitio Krew), diplomato alla scuola Internazionale di Comics in Fumetto&Illustrazione è stato l’elemento distintivo di questo murales. Senza nulla togliere al lettering di SMEC dai colori caldi, NEDO ha contraddistinto il murales con la sua mano/puppet raffigurando un omino writer: preciso nei dettagli, attento ai particolari e scelta dei colori.
E poi c’è il graffito di DEKO1: semplicemente entusiasmante! Un giovane writer che sembra crescere con la sua voglia di dipingere ha dato luce ad una serie di linee contorsioniste, intrecciate che nell’insieme sembrano raffigurare una rosa, aggrovigliata e quasi aggrappata alla sua tela. Un dipinto che esprime ancor più degli altri, in maniera più esplicita, l’energia che ha dentro di se questo artista contraddistinto inoltre da un ventaglio di colori avvolgente.
Maria Logroio
Foto di Daniele Romaniello
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