Gli Scontati
Lorenzo Kruger (cantante dei Nobraino) e Giacomo Toni (autore, cantante e pianista) sono la voce e il pianoforte di questo duo, concerto tributo a Paolo Conte: gli Scontati. Una scelta di brani che traccia un profilo vivace del grande autore astigiano.
Canzoni scelte per ritmo, dove una voce e un piano bastano a fare lo spettacolo. Qualche ricercatezza ma perlopiù grandi classici, molto conosciuti, quasi “Scontati”. Una lettura di Conte, che se Conte non fosse Conte, potremmo definire allegra.
Lorenzo Kruger perché proprio Conte?
E’ l’autore italiano che ammiro di più per stile e classe. E’ quello che si è sempre tenuto più defilato di tutti, disinteressato dalla mischia, votato alla poesia. Personalmente avevo bisogno di tornare a Conte. Rivedere da vicinissimo, da dentro, certe regole che mi hanno influenzato molto. In questo periodo dove la tentazione di essere attualisti è molto forte ho bisogno di ritrovare un elegante distacco dalla realtà.
Com’è nato il progetto?
Eravamo nell’enoteca sotto casa mia, dove nella parete di fondo è sistemato un bel pianoforte a muro. Una sera io e Giacomo dopo qualche bottiglia di sangiovese iniziamo una sfida di pezzi al piano, il territorio su cui ci sfidavamo era appunto il repertorio di Paolo Conte. Dopo diversi scambi, sia noi che il pubblico di amici convenimmo che io cantavo molto bene i pezzi, ma che Giacomo li suonava molto meglio di me. Dopo altre due bottiglie di sangiovese avevamo già messo in piedi “gli Scontati”.
In base a cosa sono stati scelti i brani? Pensi che rifare Paolo Conte sia “scontato” oppure il nome del duo è riferito unicamente alla scelta dei brani?
Abbiamo scelto i pezzi più allegri che ci sono venuti in mente, perché entrambi veniamo da situazioni live abbastanza coinvolgenti e siamo abituati ad intrattenere il pubblico. Ci servivano pezzi ritmati, che avessero soprattutto un testo su tutta la canzone (Conte è anche molto strumentale, soprattutto dagli anni ‘90 in poi), cose che funzionassero anche solamente piano e voce.
Poi c’è da dire che nonostante le apparenze Paolo Conte ha davvero tutta una produzione, soprattutto nei primi tempi, che è al limite del comico o poco serio e che, selezionata e messa insieme, dà veramente un risultato divertente. Per un certo periodo pensavamo di chiamare lo spettacolo “Stai serio con la faccia ma però” poi la locandina sarebbe diventata troppo verbalizzante…
Quali sono questi pezzi di cui parli?
Bè da “Wanda” appunto alla “Topolino Amaranto”, “La Giarrettiera Rosa”, “Bartali”, “Onda su Onda”, “Via con me”, “Azzurro”, i pezzi più S- Contati insomma. Poi a dirla tutta abbiamo scelto anche cose meno note, come “Architetture Lontane” da cui abbiamo tratto il promo e poi anche dei lenti come “Genova per noi” o “Colleghi Trascurati”.
Pensi che seguirete sempre la stessa linea?
Non saprei, la tournèe durerà solo quattro mesi, da novembre a marzo, e non so se avremo tempo e voglia di cambiare. Sicuramente qualche cosa aggiungeremo andando, scendendo in profondità nello studio di questo sterminato autore potremmo trovare altre pietre rare da esibire.
I brani sono riarrangiati?
Stiamo lavorando sugli originali, rimanendo fedeli il più possibile. Poi credo che mano a mano che i pezzi verranno suonati ci entreranno dentro e più una canzone ti entra dentro e più riesci a farla tua quando la ributti fuori.
Qual è la particolarità del vostro spettacolo?
Conte è un personaggio davvero elitario e sciccoso, noi lo porteremo in giro senza nessuna distinzione di luogo o di persone, forse il peggiore scherzo che potessimo fargli.
Quale target di persone pensi possa seguirvi?
Non lo so bene per il momento. So che non vorrei vedere a questi concerti persone che si aspettano altro da quello che abbiamo intenzione di fare.
Tre aggettivi per descrivere il progetto…
S- Contato, Conte-nto, di Conte-nuto
Tre aggettivi per Paolo Conte…
Determinata, Bizzarra, Poesia umana
Grazie Lorenzo!
Erica Gasaro & Paola D’Angelo
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