Musica fantascientifica: Normali Marziani
ROMA- L’estate romana è agli sgoccioli e il Circolo degli Artisti torna ad aprire le porte della storica sede per la rassegna Normali Marziani. Produzioni e spettacoli dalla città di dopodomani.
La rassegna, grazie al sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale e al contributo della Camera di Commercio, propone, in tre giorni di proiezioni e live, un nuovo modo di fare spettacolo che sintetizzi i diversi linguaggi di musica, cinema e poesia.
Venerdì 2 settembre, serata iniziale, si sono esibiti i Julie’s Haircut con i romani The Low Cost come band di apertura. Il pubblico resta a godersi gli ampi giardini del Circolo fino a quando il gruppo non inizia a suonare richiamando persone come il pifferaio magico. The Low Cost prendono il nome dal loro stesso approccio alla musica: grazie all’uso del computer e a strumenti comprati al mercato dell’usato col loro primo album hanno dimostrato che fare buona musica a basso costo è possibile. La band passa da pezzi più lenti a pezzi più veloci accompagnata da proiezioni video alle sue spalle e pali davanti al palco che, se inizialmente sembrano una gabbia a maglie larghe, poi si accendono creando un suggestivo effetto di luce tra la band e il pubblico. La musica elettronica in alcuni brani come ”Mussaka” si unisce e integra con uno strumento quanto mai tradizionale quale è il violino, mentre raramente è accompagnata dalla voce come in “Brain”.
Dopo un breve cambio di palco è il turno degli attesi Julie’s Haircut, formazione emiliana in attività fin dal 1994 anche se il primo disco, Fever in the Funk House, risale al 1999. Pubblicato a febbraio del 2009 il loro quinto lavoro, Our Secret Ceremony, sono un gradito ritorno al Circolo, che già è stato sede di una tappa del loro Ceremony Tour a gennaio. Accompagnati dai Double Beat che hanno curato la parte visiva del concerto, iniziano suonando “The Tarot”, pezzo del loro ultimo singolo in vinile, Julie’s Haircut play Jodorowsky & Rota, uscito a giugno di quest’anno per la loro prima etichetta, la Gamma Pop. La scaletta alterna brani del loro ultimo lp del 2009, tra cui uno dei più amati, “The Devil In Kate Moss”,e “Sleepwalker”, a pezzi più datati, come “Satan Eats Seitan”, tratto da After Dark, My Sweet del 2006. Non mancano gli omaggi ai grandi nomi della musica internazionale come “On The Beach” di Neil Young e “Heart And Soul” dei Joy Division, band particolarmente cara ai Julie’s Haircut che hanno preso parte insieme Peter Hook a Unknown Pleasures, un omaggio al gruppo di Salford tenutosi a Raggio Emilia nel 2010.
Il concerto, che dura più di’ora con tanto di bis, procede tra i suoni rock, psichedelia e progressive che caratterizzano la band, con la parte più coinvolta del pubblico che partecipa al concerto felice di aver rinunciato a stare all’aperto e alcuni altri che, indecisi se ascoltare buona musica o godersi il giardino, continuano a entrare e uscire per l’intera durata della performance. Non si può che sperare che tornino presto a Roma, magari durante la stagione invernale così da ricevere la meritata attenzione.
Giuditta Danzi
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