24 maggio: alchimia MArteLive
L’Alchimia. E’ stata questa la vera protagonista della quarta serata di MArteLive, che ha saputo unire e mescolare suoni, voci e sensazioni, scatenando nei numerosi presenti la suggestione propria di queste grandi rassegne.
La temperatura mite ed asciutta, resa ancor più gradevole dalle performances degli artisti, ha permesso al pubblico accorso di godersi pienamente anche gli spettacoli esterni.
Impossibile, tuttavia, non citare lo strabiliante John De Leo, guest star della serata e artista dalla profonda fantasia, capace di utilizzare la propria voce al pari d’ogni altro strumento musicale, personalizzando ancor di più il suo stile, composto da sonorità folkloristiche cucite perfettamente su un abito jazz. Ma la magia della sua alchimia non è finita qui: le colorazioni e le luci, insieme al fantastico prodotto sonoro, riuscivano a trasportare i presenti in una dimensione onirica, che li avrebbe poi accompagnati per il resto della serata.
Particolare menzione, poi, va fatta per la Sezione Artigianato, probabilmente vera protagonista della serata. Gli stands erano – questa volta – situati all’interno del locale, nella sala centrale, quasi a far da crocevia per ogni altra esibizione. Impossibile non notare, fra tutti, l’ospite Jacopo Mandich, scultore di legno e acciaio, capace di unire un elemento naturale ad uno artificiale. I sorprendenti risultati si traducevano anche in semplici portachiavi dalle svariate forme, composti da meccanismi ed ingranaggi tratti da tutt’altri oggetti.
Nello stesso ambito, particolarmente apprezzata è stata anche Livia Tedeschi, capace di dar vita a diversi animali semplicemente utilizzando retine di lega metallica colorate.
Anche in sala Pittura c’è stata alchimia: il riferimento non può non andare al particolare spettacolo offerto da Silvia Pelissero e dal Maestro BD, autori di una performance fuori dal comune, capace di generare una commistione fra l’arte orientale dei nodi e la quasi perfetta tecnica di pittura della ragazza, che ha realizzato diversi ritratti sul soggetto propostole dal Maestro.
La macchina di MArteLive ha dunque dimostrato, una volta ancora, di saper essere fucina di talenti pressoché inarrivabile, rassegna dalle mille sfaccettature. In un’espressione, un’alchimia di arti.
Luca Barbon
Foto di Daniele Rotondo
24 maggio, editoriale, Luca Barbon, martelive 2011, martemagazine