Il Romics delle meraviglie
[CINEMACITTA’]
L’aria dei Comics? La si è sentita già da Ponte Mammolo, con un Tidus a caso (protagonista del noto videogioco Final Fantasy X) in attesa davanti ad una fermata dell’autobus; la si è sentita sopra il treno regionale direzione Fiumicino, dove i vagoni brulicavano di facce colorate, maschere strampalate e spade davvero maestose.
La si è sentita inevitabilmente anche al suo principio, ovvero alla Conferenza stampa del 23 Settembre al Palazzo Valentini, con un gruppo di Cosplay veramente speciale ed una Lady Oscar con una semplice rosa in mano. D’improvviso realtà e fantasia si mescolano, dando la possibilità a giovani (e non) di tutta Italia, di poter vestire i panni dei propri personaggi preferiti: icone, eroi, principesse, uomini pipistrelli e chi più ne ha più ne metta, in quella che viene definita “la fiera della follia”.
Stiamo parlando della manifestazione del Romics- Fiera del fumetto, tenutasi dal 30 settembre fino al 3 ottobre, che quest”anno è giunta alla sua decima edizione: noi eravamo presenti e vi possiamo confermare che tra importanti apparizioni e divertimento a go go, si è davvero festeggiato alla grande.
Oltre i banconi ricolmi di Action Figures, Graphic Novel e meravigliose riproduzioni di spade laser, ci si è lanciati letteralmente in un universo parallelo, dove a camminare per le sale e i lunghi ponti, non c’erano soltanto i protagonisti dei nostri amati manga, ma anche svariati personaggi del mondo cinematografico.
Perchè era facile, in fondo, girare per i vari angoli della Nuova Fiera di Roma (veterana locazione del Romics) ed incontrare un Marty Mcfly sbucato fuori dalla trilogia di Ritorno al Futuro, o i nostri amati acchiappa fantasmi Ghostbuster, considerando anche una leggiadra Mary Poppins che con il suo ombrellino aperto scorreva sorridente per il corrimano dei tappeti mobili.
Il cappellaio Matto di Tim Burton alla nostra destra e il divertentissimo gruppo del telefilm Scrubs alla nostra sinistra: non ci sono regole per voi che entrare, perchè superate le biglietterie, nulla sarà come sembra.
Nella sua decima edizione il Romics ha superato le nostre aspettative? Certamente se si considera la grande affluenza raggiunta, in un numero di visite davvero alto, che ha bloccato l’entrata con file interminabili nelle giornate di sabato e domenica.
Il programma abbastanza esauriente, ha presentato importanti ospiti, tra cui la dolce Ryoko Ikeda, creatrice di Lady Oscar e Chris Ware, autore di Jimmy Corrigan.
Ovviamente, come di consueto, anche l’animazione e il doppiaggio hanno avuto il loro spazio, attraverso il famoso Festival Internazionale del Cinema di Animazione de I Castelli Animati.
Le proiezioni quest’anno hanno prevalentemente accolto i temi disneyani, come Biancaneve e i sette nani, Trilly e il tesoro perduto, Manny Tuttofare, Tweety turista tuttofare e l’acclamato vincitore di due premi oscar come miglior film d’animazione e miglior colonna sonora, Up. Ma il raggiungimento delle Cascate del Paradiso, la polvere di fata e le meravigliose quanto antiche canzoni disneyane, non hanno di certo interrotto la grande carrellata dell’animazione, che ha proseguito la sua rotta lungo le nostre giornate “Romicsiane”.
C’è stata la partecipazione dei due autori e registi giapponesi Taku Furukawa e Shinichi Suzuki (Kaibutsu-kun-Carletto il principe dei mostri, Chobin principe stellare), che in collaborazione con L’istituto di Cultura Giapponese, hanno presentato il cortometraggio Tokyo Fantasia, vincitore del Gran Premio al Tokyo Anime Fair del 2009: attraverso estratti dal Dvd promozionale dell’Association of Japanese Animation e spezzoni delle opere dei due autori, non solo si è donata una testimonianza del passato dell’animazione giapponese, ma ci si è affacciati anche ad un futuro di questa colorata, rivoluzionaria cultura nipponica, che ormai è divenuta per noi affascinante quanto essenziale.
Essenziale perchè, ormai, qualsiasi tipo di anime o manga, è riuscito a penetrare perfettamente nella nostra quotidianità, lasciandosi apprezzare non solo per la fantasia, ma anche per i temi perseguiti, spesso di fondamentale importanza.
Chi di voi non si è mai affezionato a serie come Dragon Ball? Tutti in fila, davanti la Tv, a fissare con fare instancabile le nuove puntate e perfino le repliche. Così è anche per grandi anime come One Piece, Bleach, Full Metal Alchemist e altre ancora.
In uno spazio tutto Italiano, invece, si è tenuto un importante omaggio a Pinocchio, proiettando Un burattino di nome Pinocchio film d’animazione di Giuliano Cenci del 1972: contrariamente a cartoni animati, come quello più “buonista” della Disney, l’opera di Cenci segue in tutto e per tutto il racconto originale, lasciandosi andare in risvolti amari quanto violenti, così come concepito da Collodi (pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini).
Uno di quei film vecchi ed impolverati, magari dimenticati, o lasciati in una videoteca ormai sorpassata, che il Romics tira fuori donandogli un nuovo colore, un’importanza che potevano avere pellicole d’animazione come il lontanissimo Gulliver’s Travels di Dave Fleischer del 1939, il più noto in assoluto del personale immaginario fanciullesco.
Se da una parte è l’animazione ad essere osannata, per noi Italiani, è anche il doppiaggio a determinare la riuscita di un prodotto: il Gran Gala del Doppiaggio, compie il suo nono anno all’interno del Romics, festeggiando con voci uniche del nostro mondo cinematografico. Presentato da Perla Liberatori, Stefano Brusa e Mirko Fabbreschi (i due maschietti vestiti da Lupin sul palco), l’assegnazione dei Premi al Doppiaggio è stata preceduta da ironici Sketch e svariati trailer composti nel “dietro le quinte” di questo mondo abbastanza strampalato ed informale: giocando con il nome dei doppiatori abbiamo assistito a trailer come Quello sporco ultimo Mete, Il cacciatore di Aquiloni e La ragazza con l’orecchino di Perla.
Un modo come un altro nel discendere, con tante risate, tra le voci più amate del cinema odierno potendo riconoscere le tonalità profonde di Morgan Freeman, Charlize Therone, Jhonny Depp e tanti altri ancora, divenuti speciali grazie all’arte di chi vi sta semplicemente dietro, con autorevolezza ed interminabile costanza.
Al finire delle consegne dei premi, tra ringraziamenti (uno dei tanti ad Antonio Genna e al suo sito dedicato al doppiaggio)e ricordi volti all’indimenticabile Ferruccio Amendola, si è assicurato anche un futuro premio, per la prossima edizione, riguardante i fonici e gli assistenti del doppiaggio e, per importanza e funzionalità del dietro le quinte, noi ci contiamo davvero.
Lasciando stand di Ramen, Cannoli e portandoci dietro qualche poster giallo dei “Wanted” di One Piece, ci guardiamo indietro nella strada percorsa, con i piedi un po’ a pezzi, ma con la netta nostalgia di un mondo delle meraviglie, che sfocia solo una volta all’anno, rendendoci per qualche istante dei fantastici eroi.
Concorso I Castelli Animati – Tuttodigitale – Romics
Gran Premio: Up, Walt Disney Studios Home Entertainment
Miglior Lungometraggio:Nat e il Segreto di Eleonora, 01 Distribution
Miglior Qualità tecnica:Planet 51, Mondo Home Entertainment
Migliori Contenuti Extra:Biancaneve e i Sette Nani, Walt Disney Studios Home Entertainment
Miglior Raccolta di una serie TV:Il Fiuto di Sherlock Holmes, Dolmen Home Video/Yamato Video
Miglior Raccolta di una serie TV:Lupin the 3rd – La Terza Serie, Dolmen Home Video/Yamato Video
Migliore OAV:9, NBC Universal
Premio Romics Dd per Il Doppiaggio
Premio alla Carriera:Vittoria Febbi e Sergio Graziani
Premio Ferruccio Amendola:Claudia Catani
Premi della Giuria
Miglior Voce Femminile:Anna Cesareni
Miglior Voce Maschile:Renato Mori
Miglior doppiaggio di un film:Shutter Island
Miglior doppiaggio di un telefilm:The Mentalist
Miglior doppiaggio di un film d’animazione:Planet 51
Miglior Voce Femminile per un Cartone Animato:Maria Letizia Scifoni
Miglior Voce Maschile per un Cartone Animato:Oreste Baldini
Premi del Pubblico
Miglior Voce Femminile:Claudia Razzi
Miglior Voce Maschile:Fabio Boccanera
Miglior doppiaggio di un film:Sherlock Holmes
Miglior doppiaggio di un telefilm:The Mentalist
Miglior doppiaggio di un film d’animazione:Toy Story 3
Miglior doppiaggio per una serie animata:Geronimo Stilton
Miglior Voce Femminile per un Cartone Animato:Ilaria Stagni
Miglior Voce Maschile per un Cartone Animato:Paolo De Santis
Alessia Grasso
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