Oh Lady Oscar!
[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]
A tratti, girare per il Romics 2010 mi ha fatto pensare di essere sul set di Maria Antonietta di Sofia Coppola, per la quantità esagerata di merletti, parrucche boccolose inamidate e ogni altro gingillo da ancien régime che mi è riuscito di avvistare lungo i padiglioni della nuova Fiera di Roma.
Se celebrazione doveva essere, lo è stata! Il popolo del Romics ha allargato le braccia per accogliere Riyoko Ikeda, che a sua volta non si è negata e nei 4 giorni di festival ha presenziato concorsi, sfilate, tavole rotonde, musical e si è pure esibita cantando!
Intorno alla presenza importante della mangaka, tante iniziative alternative hanno costellato il weekend di inizio autunno che da 10 anni la Capitale dedica al mondo del fumetto e dell’animazione. Anche quest’anno la risposta del territorio è stata positiva, facendo registrare all’evento un nuovo record di presenze, con vere e proprie congestioni da traffico attraverso gli stand la domenica.
Alcuni ottimi spunti, come il comic crossing e le vignette sul ring (tornate dopo la scorsa edizione) meritano spazio e considerazione per la capacità di intrattenere e sensibilizzare i visitatori in maniera intelligente; restano alcune lacune storiche della fiera, purtroppo. Innanzitutto i mezzi scarni con cui si curano gli allestimenti di mostre ed esposizioni di tavole: dovrebbero essere tributi a grandi autori, ma spesso non ci si allontana da livelli scolastici nella messa in mostra delle opere. Eppure Roma è una città che negli ultimi anni ha dato spesso dimostrazione di sapere come valorizzare il fumetto e come mostrarlo con orgoglio e stile al grosso pubblico.
L’altro limite, forse endemico, è la vicinanza con Lucca, che costringe molti editori a partecipare con il freno a mano tirato per non bruciarsi le proprie carte prima della kermesse toscana: il rischio è che questo consapevole sufficienza, nei confronti dell’appuntamento romano da parte degli addetti ai lavori, si traduca in un’inconsapevole indifferenza degli appassionati, che sanno che i fuochi d’artificio si vedranno poche settimane dopo.
Tra gli aspetti positivi di Romics 2010 invece, c’è il riconoscimento, attraverso i premi assegnati, che quello che sta finendo si è rivelato un anno molto positivo per la qualità dei fumetti prodotti e letti.
Se l’assegnazione del Romics d’oro rispecchia una pure distribuzione geografica – con Riyoko Ikeda ammiratissima star del Sol Levante, Claudio Villa artista nostrano mai abbastanza celebrato (e questo mese in copertina dello storico TEX 600) , e Chris Ware, meraviglioso autore statunitense scoperto dal pubblico italiano con la recente pubblicazione della graphic novel di Jimmi Corrigan – è interessante scorrere la lista dei premi assegnati dal concorso ufficiale. Le due case editrici più attive sul fronte del fumetto d’autore (ma scalpita una certa Bao Publishing…), Tunuè e Coconino Press si aggiudicano rispettivamente 2 e 3 premi nelle 7 categorie previste, lasciando briciole agli altri 10 editori in gara.
Per la Tunuè merita di essere sottolineato l’ennesimo alloro attribuito a Giètz!, il romantico affresco sul jazz italiano e la vita del trombettista Nicola Bertini, firmato da Andrea Campanella e Hannes Pasqualini, a sua volta fresco vincitore come miglior disegnatore al Treviso Comic Book Festival.
La Coconino Press, abituata a sbancare questa manifestazione – 6 gran premi Romics vinti nelle ultime 8 edizioni – anche quest’anno vede confermata la fama di casa editrice di riferimento nel panorama nazionale. Ruolo scontato, ma giustificato, vista la presenza in catalogo di autori di richiamo quali David B. o scommesse vincenti come il debuttante Alessandro Tota che con Yeti, fumetto surreale dal sapore europeo, riceve al Romics 2010 il premio come Miglior Opera Prima.
Sicuramente è stato difficile scegliere tra le 38 opere partecipanti alla selezione, in un’annata che ha visto un incremento nella produzione di volumi, sia originali che tradotti, quasi sempre di ottima fattura anche nella confezione. L’augurio, in attesa di scoprire le novità che tutti gli addetti ai lavori stanno serbando in previsione di Lucca Comics, è che anche nel 2011 la qualità media delle proposte in fumetteria e libreria resti così elevata, mettendo in difficoltà non solo i giurati nelle commissioni ma soprattutto i lettori.
Diego Ciorra
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