Buon compleanno, IndiePanchine!
In occasione del primo compleanno di IndiePanchine, evento che si tiene sabato 19 a Largo Venue, abbiamo intervistato Daniele Fasanella, organizzatore ed ideatore del format.
Ciao Daniele, tu sei il direttore artistico dell’evento IndiePanchine. Come vi è venuta questa idea?
Si, io mi occupo della direzione artistica e del management del gruppo. Nello staff siamo in sei, oltre me ci sono Leonardo che si occupa della produzione, Virginia della comunicazione, Paolo foto e video, Dario e Rocco che gestiscono la Radio.
Un anno fa hanno proposto a me e Leonardo di fare una piccola serata in una location vicino Termini, facevamo entrambi i PR in discoteca, io avevo molti amici che suonavano e lui faceva il fonico, da lì è nato il format. IndiePanchine è un gioco di parole, richiama una canzone di un noto gruppo rap romano ”Truce Klan – In the panchine”, noi però ci occupiamo di musica emergente (Indie), quindi ho proposto questo nome che è piaciuto subito a tutti. Poi abbiamo inserito il programma radio ed iniziato a fare video interviste che promuoviamo attraverso i nostri canali social.
Come è strutturato l’evento?
Il 19 maggio festeggiamo un anno del nostro format, ci spostiamo a Largo Venue, una location davvero bella, con tanto di giardino.
La serata inizia alle 21:30 con un contest. Nella prima parte si esibiscono sulla panchina 6 tra gli artisti più bravi che abbiamo avuto il piacere di ospitare ai nostri eventi durante l’anno: Kies, AM-OK, Montalcino, Strade, Martiri, Danesh. A votare sarà il pubblico presente ed al vincitore produrremo un video-clip musicale.
Il tutto è presentato e mandato in onda dai nostri speakers di Radio-Kaos.
A seguire abbiamo chiamato per il concerto I miei migliori complimenti ed i Polar Station. Per finire ci sono due djset con Radio Sonica ed Indiesagio .
Ci saranno anche delle sorprese.
Dicci qualcosa in più sugli artisti.
Io sono di parte, ma gli artisti sono veramente tutti bravi. I primi sei sono musicisti emergenti, per il contest si esibiscono in acustico e suonano due pezzi a testa.
I miei migliori complimenti è la guest della serata, un ragazzo di Milano che viene per la prima volta a suonare a Roma, fa un genere tra l’indie ed il rap e ha da poco fatto uscire il suo ultimo singolo Inter-Cagliari raggiungendo più di 55.000 ascolti su Spotify in due settimane.
I Polar Station (nella foto) non sono da meno, una formazione elettro-pop che ha aperto poco fa il concerto dei Pop X all’Urban di Perugia, il loro ultimo album spaziale si chiama Lowlands.
E cosa rende originale questo format?
La nostra caratteristica principale è una panchina, sulla quale suonano i musicisti, che puntualmente ci dobbiamo incollare per portare da un locale all’altro, forse era meglio ”indiesedia”. L’idea è quella di ricreare un’atmosfera di intimità ma allo stesso tempo underground, come quando un nostro amico suona al parchetto sotto casa. Però il nostro obiettivo principale è quello di dare maggior visibilità ai musicisti, perché ce ne sono davvero tanti bravi, specialmente a Roma, che però non riescono dare molta visibilità alle loro canzoni e noi attraverso live, radio, video-clip ed interviste ci proviamo.