Maneggiare con cura III – l’importanza della pianificazione
La cosa che meno ha a che fare con l’arte è la pianificazione, sarà per questo motivo che folti eserciti di musicisti, in balia degli eventi, finiscono spesso per smarrirsi nel sottobosco della musica fatta per hobby. Sia chiaro, il valore artistico di un progetto non si misura dal suo successo. Tuttavia non c’è altro modo di diffondere il frutto della propria creatività, se non rendendola sostenibile (leggi “remunerativa quanto basta da non mollare”). Dunque, se è vero che Maneggiare con cura dovrà indicarvi la strada giusta da percorrere, allora non possiamo fare altro che cominciare dalla prima regola di sopravvivenza: avere un piano. Un comune errore che si commette nella pianificazione di un progetto è fare un elenco di obiettivi e non un elenco di azioni. Ciò vuol dire che è inutile pianificare di “suonare al festival della vita” senza sapere chi dovrà preparare una presentazione, chi dovrà inviarla, chi dovrà chiamare, quando, a chi… Insomma, un piano di lavoro utile contiene tutte quelle azioni che lentamente, una dopo l’altra, faranno in modo che accada qualcosa. Ma non finisce qui, come è noto, i nostri sono tempi imprevedibili, dunque il vero asso nella manica per evitare spiacevoli black-out nella vita di un progetto artistico, è avere sempre un piano B.
– zingiu –