17 ragazze, regia di D. e M. Coulin
In una piccola città francese diciassette ragazze appartenenti allo stesso liceo decidono di rimanere incinte tutte insieme, nell’arco di poche settimane. Quello che sembra un gesto provocatorio si rivelerà un gesto d’amore e di libertà che va oltre ogni giudizio.
Ispirato ad una storia reale (accaduta in una cittadina del Massachussets), il film prodotto da Denis Freyd, è una storia sul mondo degli adolescenti che ha conquistato il Festival di Cannes con la sua irriverenza, il cast, giovanissimo, comprende qualche volto già conosciuto come Louise Grinberg (La classe), Roxane Duran (Il nastro bianco) e Esther Garrel (L’Apollonide- Souvenirs de la Maison Close).
La storia è incentrata a Lorient in un centro operaio quasi del tutto distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Lorient è una città che resta ancorata al suo passato, e dove le istituzioni, i genitori e gli insegnanti non riescono a trovare uno sbocco alle nuove generazioni, il cui futuro sembra dover procedere per forza tra lavoro, matrimonio e figli (le protagoniste del film trovano il coraggio di capovolgere quest’ordine sconvolgendo una cittadina monotona e metodica).
Le protagoniste di 17 Ragazze contano l’una sull’altra per raggiungere i propri obiettivi, l’amicizia nel periodo dell’adolescenza è talmente forte che aiuta a superare anche le paure più grandi, portando le ragazze a correre dei rischi che da sole non avrebbero potuto sicuramente affrontare.
Camille, Julia, Florence, Flavie, Clémentine e Mathilde (così si chiamano i cinque personaggi principali) hanno un’età difficile, sono contemporaneamente “grandi” e “piccole”, sognano tanto ma non hanno i mezzi per far diventare questi sogni realtà, tutte loro vogliono un mondo ideale e straordinario dove possano crescere i loro figli tutte insieme, e così decidono mettere in pratica il loro progetto.
I temi del film sono il corpo, la femminilità, l’età e il tempo, i corpi di Camille e delle sue amiche sono cambiati dalla gravidanza, ma danno alle ragazze il potere di confrontarsi con le persone adulte e con i coetanei, di crescere e definire se stesse e soprattutto di capire. 17 ragazze è soprattutto un film sulla crescita e la trasformazione (fisica e morale).
La regia e la sceneggiatura del film è di Delphine e Muriel Coulin, autrici di numerosi cortometraggi tra cui Sisyphe (1997, Best Drama Award al Los Angeles Film Festival) e Souffle (2000, Premio del Sindacato della Critica in Francia, selezionato per la Semaine de la Critique a Cannes).
Le sorelle Coulin, per questo film, si concentrano molto sui dettagli, dando parecchia importanza al meccanismo delle interazioni sociali e senza mai dare un giudizio.
17 Ragazze è un film che spiazza lo spettatore, presentato in concorso al Torino Film Festival 2011 e accolto in modo caloroso all’ultimo Festival di Cannes, l’esordio cinematografico delle sorelle Coulin sembra rivendicare il diritto femminile a procreare, per salvare la cittadina di Lorient dalla morte e dalla desolazione “ripopolandola”, utopicamente, di vita e di energia vitale (di cui è contraddistinta l’adolescenza).
Alessia Tondi
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