ARTI CIRCENSI_ Fiamme e danza per due serate di fuoco
Con l’autunno a Roma torna il MArteLive, che vede tutti gli artisti selezionati alle finali regionali che si esibiscono sul palco per vincere il festival o semplicemente, come nel caso degli ospiti, per il piacere di partecipare all’iniziativa.
Ad aprire le arti circensi tra gli artisti in gara del MArteLive è la femminilità di Stefania Garaccioni che porta I No Che Non Ho Detto, un estratto di 7 minuti del suo spettacolo Dirselo. Lo show ruota intorno alle frustrazioni femminili e le ottime abilità di giocoleria di Stefania sono accompagnate dalla recitazione del monologo, che vede l’artista sdoppiare la propria personalità per essere ora vittima, ora carnefice, ora serena, ora disperata.
A incantare il pubblico arriva anche Mr. Evviva, il primo ospite delle due serate di concorso. Alessio propone uno spettacolo con una sfera di vetro che fa muovere tra le sue mani come se non la stesse toccando, per poi farla scivolare da un braccio all’altro come se la palla si scorresse su un binario invisibile per i presenti. Il numero mette fame all’artista che non appena posata la sfera decide di apparecchiarsi un tavolo per mangiare al ritmo di “Ottocento”, canzone di Fabrizio De Andrè. Lo spuntino è per stomaci di amianto, visto che è a base di fuoco, cosa che non sembra disturbare l’artista che si lecca anche le punta della dita infiammate. Una volta sazio se ne va tra gli applausi del pubblico, che, anche se non ha potuto prendere parte al banchetto, è contento di aver trascorso del tempo in piacevole compagnia di Mr. Evviva.
La seconda serata si apre con un artista in concorso, Gigi Di Palo che porta in scena uno spettacolo di clownerie col pubblico che partecipa attivamente sia alla prima che alla seconda parte del suo show di circa 15 minuti. Inizia, infatti, con un numero di giocoleria eseguito con dei coltelli sopra un povero spettatore, e continua chiedendo a delle persone del pubblico di tenergli una corda per poter effettuare un numero di funambolismo. Dopo essere riuscito a far partecipare otto ragazzi, però, si limita a stendere calzini e mutande sul filo anziché salirci sopra perché è “bravo, ma non stupido”.
Subito si ci sposta all’esterno dove i Tango Zancos stanno per iniziare a danzare il loro altissimo tango. Paola Silvana Resurreccion e Antonello Casalini iniziano subito a ballare il tango sui loro “zancos”, ovvero trampoli in spagnolo, da cui deriva il nome del duo circense. I Tango Zancos accostano alla danza anche il teatro, passando a recitare la storia di un uomo lasciato da una donna e disperato, per poi tornare alla musica e alla danza, eseguita comunque con notevole espressività facciale.
Difficile esibirsi per Carlos, prossimo artista in concorso, che tiene il suo show poco prima dell’inizio del concerto dei Marlene Kuntz, band per cui il pubblico è già in delirio. Nonostante ciò l’artista non si lascia scoraggiare e comincia strappando un applauso alla folla sotto forma di difficile esercizio circense. Il pubblico si lascia trascinare dall’artista e dai suoi giochi di giocoleria, eseguiti prima con cinque palline e poi con delle clave mentre è in equilibrio su un monociclo.
Lo spettacolo di Carlos continua poco dopo nello spazio esterno dell’Alpheus dove presenta altri numeri del suo Carlos Juggling Show. L’artista inizia giocando con una palla che alza a quattro metri d’altezza grazie a un’asta in equilibrio sul suo naso e prosegue con delle torce infuocate, che spegne senza smettere di farle volteggiare nell’aria. Coinvolge poi un ragazzo del pubblico, Massimiliano, che presta la sua collaborazione per il numero dello “Spettatore Abbrustolito” in cui Carlos fa scoppiare, sputandoci sopra del fuoco, dei palloncini lunghi che Massimiliano tiene sotto le braccia e tra le gambe.
L’ora è tarda e il concerto dei Marlene si è appena concluso quando Mr. Evviva, Lucignolo ed Elettra decidono di intrattenere il pubblico per un ultimo spettacolo improvvisato col fuoco.
La gente resta a guardarli e dà agli artisti i meritati applausi per aver voluto arricchire spontaneamente la serata nello spirito di partecipazione del festival.
Giuditta Danzi
Foto di Edoardo Ferrini, Fabio Ventrone, Giacomo Citro
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