Oktober “ROCK” Fest in Rome
ROMA- I feedback e i riff dell’estate romana riecheggiano ancora nell’aria e già ci prepariamo ad assistere a un Ottobre di pura estasi Rock. Il programma previsto per questo mese nella cornice dell’Atlantico Live è a dir poco entusiasmante.
Apriranno le danze i Mr.Big il 1 Ottobre. Da poco riunitosi per il loro ventennale, e con un nuovo disco (What if) rilasciato quest’anno, il quartetto di Sheehan e Gilbert (tornato nel gruppo dopo essere stato sostituito negli anni ‘90 da Richie Kotzen) porteranno sul palco i loro virtuosismi metal.
Il 7 Ottobre sarà la volta dei Beady Eye. Gruppo nato da due anni, formatosi sostanzialmente dall’abbandono degli Oasis del fratello Noel. Stesso impatto sonoro, ma in un’atmosfera più “rilassata” rispetto a quando i due fratelli dovevano contendersi il palco.
Si prosegue il 12 ottobre con un personaggio che di presentazioni non ne ha bisogno: Mr. Alice Cooper. Fondatore di quel genere Horror-Teatrale che sconvolse un po’ le scene agli inizi degli anni ’70. Tornato alla ribalta negli anni ’80 (grazie soprattutto a quel “Poison” che tutti conoscono), all’età di 63 anni è ancora in grado di calcare le scene come solo i grandi mostri sacri sanno fare.
Altra reunion questa volta per i Guano Apes che saranno ospiti all’Atlantico Live il 23 Ottobre. La band, capitanata da Sandra Nasic, ha calcato un po’ le orme della storia degli Skunk Anansie pur distinguendosi da Skin&co. per suono e doti vocali differenti. Al successo nella seconda decade degli anni ’90 è seguito uno scioglimento a causa di progetti solisti. Ora sono di nuovo insieme per farci assaporare quel female-rock che ci ha fatto innamorare 15 anni fa.
Chiudono la “rassegna” gli Alter Bridge il 25 Ottobre. Miles Kennedy ci ha da poco deliziato con la sua voce alla chiusura del Rock in Roma (insieme a Slash) questa volta torna con i suoi compagni di avventura. Una band che già dal primo esordio negli USA nel 2004 (album One day Remain) ha conquistato il pubblico raggiungendo la quinta posizione assoluta in classifica americana e conquistando il Disco d’oro. Già ospitati lo scorso anno, non ci stanchiamo certo però di sentirli soprattutto per il loro forte impatto sonoro dal vivo.
C’è n’è per tutti gusti e perderne anche solo uno sarebbe peccato divino. Anche se il Rock con il divino non è mai andato d’accordo. Buon OktoberROCK!
Daniele Rotondo
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