11 settembre: 10 anni dopo
[L’ILLETTERATA]
10 anni sono passati da quel terribile giorno. 10 anni in cui è successo tanto, si è distrutto tanto, si è cambiati tanto. 10 anni fa Giorgio Radicati era Console Generale a New York (1998/2003), e oggi ci offre un punto di vista in prima linea, una testimonianza d’eccezione sul dramma dell’11 settembre.
Un dramma che ha cambiato gli equilibri del mondo, che ha generato dolore e sofferenza; una sorta di dichiarazione di guerra ideologica che ha dato morte reale, durante l’attacco terroristico, ma anche dopo e, soprattutto, che ha completamente stravolto il senso della parola “sicurezza”.
Il gigante americano messo in ginocchio da tre aerei dirottati nei cieli americani, dirottati da cittadini americani di origini arabe, che lottavano la loro jihad personale contro lo “strapotere” occidentale (americano).
Narrando in prima persona gli eventi così come li ha vissuti, Giorgio Radicati propone il suo personale e privilegiato punto di vista sugli eventi, lasciandoci partecipare alle sue decisioni del momento, al lavoro indefesso e costante che ha dovuto sostenere l’Ambasciata Italiana, una sorta di diario in cui alla cronaca degli eventi, scanditi dal susseguirsi di notizie, si sommano pensieri, sentimenti e digressioni sociali e politiche.
Viviamo con lui, tramite lui, le paure e l’urgenza di risolvere i problemi, così come la necessità di non perdere la testa e di non perdersi d’animo di fronte alle testimonianze dei sopravvissuti.
11 settembre: io c’ero, viene spontaneo esclamare, nel corso della narrazione, scorrevole, realistica, dolorosa nella sua semplicità e nel desiderio di non dimenticare, a distanza di 10 anni, quanto la strage delle Twin Towers dell’11 settembre 2001 abbia cambiato le dinamiche di vita e la percezione che abbiamo del diverso. La voce del console si mescola a quella dei sopravvissuti, dei vigili del fuoco impegnati nei soccorsi, del sindaco di allora (Rudolph Giuliani) e di tutti i piccoli e grandi protagonisti di quel catastrofico momento storico.
La narrazione si arricchisce anche di un post 11 settembre che racconta cosa è scaturito da quegli attentati terroristici: la guerra in Afghanistan, l’Iraq di Saddam Hussein e la sua cattura, il governo di Bush figlio e gli interessi americani in campo internazionale, il coinvolgimento dell’Europa, gli attentati di Londra e Madrid, gli abusi sui prigionieri di guerra, e la recentissima cattura di Osama Bin Laden. E tutto ciò che, ancora oggi, sconvolge e non smette di condizionare le nostre vite ordinarie.
11 settembre: io c’ero, per non dimenticare…
Giorgio Radicati, 11 settembre: io c’ero, Iacobelli Editore, pag. 140, € 16.50
Eva Kent (evakent.74@gmail.com)
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