MUSICA EMERGENTE_ Finale col botto
Ed eccoci qui all’ultima serata delle finali regionali in attesa delle nazionali di settembre, affezionati, ormai, alla sala che per un mese ha ospitato bravissimi artisti e marziane performance. Ultima serata sì, ma animata da una passione che per fortuna è sempre la stessa, unica e trina: di chi ascolta, di chi organizza e di chi, grazie a forze celesti, suona.
Si parte con gli Uscita 17, che ci accompagnano lentamente nel mood della serata con un rock melodico dai sottili richiami elettronici e poi, man mano che si scaldano le chitarre e che si sciolgono i capelli, fa uscire fuori l’anima funk che esplode verso ritmiche sempre più accese. Ed ecco Federico Tacchia, scatenato, che si attorciglia al microfono e gioca con gli effetti, mentre Francesco Mattaioli (basso), Gabriele Gavazzi (chitarra) ed Emanuele Tacchia (tastiere) si rivolgono alla batteria di Carlo Moscatelli, per “pendere“ dalle sue battute e concludere al meglio in un crescendo di sonorità che potrebbe portare chissà dove se non fosse finito il loro tempo…
L’atmosfera si fa più rarefatta, il sound più corposo nella musica strumentale degli Astrid Hotel assimilabile per certi versi a quella deI Giardini di Mirò. Un dialogo struggente e dinamico tra il basso di Stefano Pirone, la chitarra e i momenti di vocalità di Luca Galeffi. Ipnotiche le oscillazioni delle chitarre, protagoniste e carnefici di un quadro soffuso e spietato sorretto dalla batteria di Paolo Fantozzi, che si riprende la scena ed esplode per togliere ogni dubbio a fine performance mentre le corde, a terra, nel pieno delirio di effetti e post rock trascinano lo show verso il punto finale.
Il tono sterza con i Faunalia, e di certo non diventa più tenue. Partono aggressivi e tengono il livello per tutto il loro tempo. E’ una scarica di adrenalina che non risparmia nessuno, un crossover rock che sempre più spesso sfiora il limpido punk, abbraccia l’hard rock e finisce per masticare un furibondo folk. Sono Luca Grossi (voce e chitarra), Emiliano Candida (chitarra), Gianluca Tomassi (batteria, programming) e Davide Torti (basso) che, tra testi arrabbiati, riflessioni e astrazioni sonore e vocali, concludono con lo stesso fragore con cui sono arrivati.
Arriva anche il momento rosa. A salire sul palco è infatti Calipso Chaos, ovvero Laura Avallone (chitarra e voce), in versione trio con Martina Bertini al basso e Flavia Lucchetti alla chitarra. Una voce suadente, ammaliante, leggermente più ruvida rispetto alla Tori Amos da cui è sicuramente influenzata. Un piacevole acustico che rilassa, parla d’amore tra calde melodie pop e incanta per quei suoi venti minuti il pubblico del MArteLive, a cui il trio regala anche una canzone-filastrocca che, secondo Laura, dovrebbe portare fortuna a chi l’ascolta. Non possiamo che restare ad aspettare il lieto evento…
Nel frattempo tocca all’ultimo gruppo, i 3chevedonoilre. E la batteria che era rimasta in disparte ritorna a fumare con Andrea Martella, e il resto del palco non è da meno con Mr Falda (basso) e Carlo “Hyper” Fadini (chitarra), il tutto guidato dall’istrionico Zappis che, voce e tastiere del gruppo, mette in musica una prosa sincretica ma soprattutto sarcastica tra le pieghe di un bell’alt rock di qualità e momenti più rilassati. Di spalle al pubblico per suonare la testiera, si rompo schemi fissi da palco e con teatralità e ultimi graffi alle corde e ai piatti sul palco, si porta alla fine non solo il loro show, ma anche questa fase del MArteLive. Che poi mica è una fine, è solo un arrivederci a settembre!
Emiliana Pistillo
Foto di Federico Ugolini & Giacomo Citro
31 maggio, 3chevedonoilre, Astrid Hotel, Calipso Chaos, Emiliana Pistillo, Faunalìa, martelive 2011, martemagazine, musica, Uscita 17