Habemus papam, regia di N. Moretti
Nell’Italia che ha bisogno di credere in qualcosa o in qualcuno (fermamente) Nanni Moretti racconta di un pontefice che non crede neppure in sé stesso. Questo è Habemus papam, in sala dal 15 aprile distribuito da 01 e Sacher, in gara al festival di Cannes il prossimo maggio.
Il nuovo eletto papa si sente inadeguato al ruolo, il conclave lo ha scelto, ma non trova l’autostima necessaria per andare avanti. È bloccato, intrappolato in un ruolo che non vuole ricoprire. È uno di noi. Ma considerato che si tratta del papa, cosa fare? Viene chiamato uno psicoanalista (interpretato dallo stesso Moretti) che elucubra su psicofarmaci e calmanti o su letture darwiniane della vita. E tutto avviene in una specie di teatrino di finzioni dove ogni verità è celata; la macchina della chiesa morettiana omette, occulta, opacizza la verità anche all’interno delle sue stesse mura, spesso con trovate comiche notevoli! Habemus papam racconta di un papa che non c’è. Di una guida che manca a se stessa. Di un pontefice che lo Habemus, in fondo, solo nel titolo!
Il pubblico, per mano del cinico psicoanalista-regista, entra tra le mura segrete vaticane quasi a toccare una realtà che gli sfugge, mentre il papa (Michel Piccoli) esce fuori per scoprire il segreto della vita quotidiana. Assecondando il fascino del proibito si instaura un’osmotica ricerca del segreto dell’esistenza, ecco forse perché Moretti ha dichiarato di rivedersi in entrambi i personaggi, sia in quello del pontefice che in quello dello psicologo. Interessante nel film anche la caratterizzazione, spesso comica, dei cardinali che incarnano vizi e virtù del genere umano in cui ognuno può facilmente riconoscersi. Così come del resto tanti possono rivedersi nel senso di inadeguatezza del papa.
Nel film compaiono alcune immagini di repertorio dei funerali di papa Giovanni Paolo II e il protagonista del film adora il teatro, proprio come papa Wojtyla, omaggi entrambi a Giovanni Paolo II. Nanni Moretti, nel corso della conferenza stampa all’anteprima romana, ha dichiarato «chi vede in questo personaggio, interpretato da Piccoli, dei riferimenti a papa Wojtyla, non posso dire che sbaglia, anche se non ho voluto dare riferimenti precisi riguardo alla situazione in Vaticano». E invece alla domanda se gli piacerebbe che il film lo vedesse Ratzinger ha risposto «se vuole, ma non l’ho scritto pensando a un pubblico preciso. Quando faccio un film non penso mai a un pubblico in particolare».
Il film rimane aperto a tante letture, con un finale molto coerente con il resto della storia. Il tutto cucito da una fervida fantasia narrativa. Habemus papam scritto da Nanni Moretti insieme con Francesco Piccolo e Federica Pontremoli. Nel cast oltre a Michel Piccoli, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa, Franco Graziosi, Camillo Milli, Roberto Nobile, Ulrich Von Dobschϋtz, Gianluca Gobbi, Margherita Buy (e tanti altri).
Elsa Piccione
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