Silvia Manganiello: La Dyvina
Ironia, eleganza, malizia, seduzione, atmosfere retrò, piume, ventagli, lustrini, corsetti, gioielli, il tutto condito da splendide movenze aggraziate ed eleganti virtuosismi tecnici di danza.
Silvia Manganiello, in arte La Dyvina, burlesque performer, ballerina, attrice, cantante, canta, recita e balla con ironia e seduzione, con uno stile unico ed inimitabile strizzando l’occhio alle dive del cabaret degli anni ‘30, ‘40, ’50 e alle indimenticabili performances dei musical, del varietà e dell’avanspettacolo italiano e non.
Con 15 anni di esperienza nazionale ed internazionale (ha lavorato con Ricky Martin, Robbie Williams, Geri Halliwell, Kylie Minogue) nei teatri, al cinema e in tv alle spalle, La Dyvina è considerata la più sensuale ballerina di burlesque in Italia. Abbiamo approfittato del fatto che si è imbarcata nell’idea di suggerire a tutte le donne come si può essere più ammalianti con un libro che è una sorta di manuale per l’uso, di prossima uscita, sentiamo che cosa ci ha raccontato…
Come mi spoglio per mio marito è il tuo primo libro, di prossima uscita, che è una sorta di manuale, ce ne potresti parlare?
Si tratta di un manuale di seduzione ” da casa “, un piccolo compendio di consigli per riscoprire la propria femminilità e le proprie capacità seduttive, che si rivolge alle donne, a TUTTE le donne, perchè credo davvero che ogni donna, anche la casalinga che esce solo per fare la spesa, ha in sè la capacità della seduzione, e nel momento in cui capisce che può tirarla fuori da sè, riesce ad incantare. Tutte le donne dispongono del potere di attrarre gli altri e di mantenerli sotto il loro incantesimo; tuttavia poche sono consapevoli di questo potenziale interiore; il manuale riscopre proprio questo potenziale, la capacità di attirare l’altro attraverso il proprio fascino.
Nel tuo libro esordisci dicendo che nulla è impossibile se veramente lo si vuole. Tu cosa hai voluto dalla tua vita?
Ho voluto e desiderato fin da bambina l’arte: mi affascinava in tutte le sue espressioni, ma poi da adolescente mi sono dedicata principalmente alla danza, insieme alla musica e al teatro. Vivo l’arte 5come una voce per farmi ascoltare, come elisir di lunga vita fatto di emozioni, energia e passione, come forma d’amore per sentirmi sempre amata dal mio pubblico. Vivo l’arte come esperienza di comunicazione con l’altro e come costante ricerca d’amore e di puro piacere .
Puoi raccontarci come è iniziata la tua carriera di ballerina/performer di burlesque?
Leggendo l’ articolo di un quotidiano in cui si decantava il successo a Parigi dei corsi di burlesque, sono partita immediatamente per la mia città preferita, Parigi appunto, e sono andata a sbirciare nei corsi e anche negli shows: ho provato il classico “coup de foudre ” e ho deciso di portare questo tipo di spettacolo anche in Italia.
Tanto per chiarire le idee ai nostri lettori: che cosa è il burlesque?
Il Burlesque, al di là delle classiche definizioni, è la rappresentazione teatrale di uno striptease elegante e raffinato, mai volgare , in cui ironia e sensualità, malizia, eleganza, irriverenza, giocosità si sposano magnificamente.
Ritieni che in Italia il burlesque sia sufficientemente conosciuto o sia ancora uno spettacolo solo per “intenditori”?
Negli ultimi tempi il Burlesque si è diffuso enormemente, ma credo che solo gli intenditori o chi realmente e’ interessato sappiano davvero cosa sia, per molti rimane ancora solo uno spogliarello, purtroppo anche a causa di shows burlesque il più delle volte improvvisati e di cattivo gusto.
Nei tuoi spettacoli balli, canti e reciti, dimostrando quindi una grande preparazione artistica ed atletica. Come ci si prepara ad uno spettacolo di questo tipo? Da dove prendi l’ispirazione?
Ho 15 anni di esperienza in teatri, cinema e tv e anni di studi di danza, canto e recitazione. Questo fa la differenza con quante, sull’onda della moda del momento, improvvisano shows di dubbio gusto, senza qualità artistica. Ho assistito a spettacoli, anche di burlesquer provenienti da altri paesi, noiosi, volgari, per nulla coinvolgenti. Io desidero offrire al mio pubblico, attraverso il mio spettacolo un’esperienza artistica, raffinata, elegante, coinvolgente, che sappia emozionare.
L’ispirazione nasce da un impulso che mi arriva: può essere un brano musicale, un’idea o un messaggio da comunicare, è sempre un’esperienza artistica e emozionante quella in cui coinvolgo lo spettatore.
Il burlesque mescola sensualità e ironia. Da lì al fare un comune spettacolo di provocazioni a buon mercato il passo però è breve. Come si fa ad evitare di scadere nella volgarità?
Sicuramente la formazione artistica di cui sopra, ma anche la propria forma mentis, la propria cultura e il livello e il tipo di comunicazione che si vuole instaurare col pubblico. IO COMUNICO QUELLO CHE SONO. Chi comunica volgarità lo fa perchè è volgare!
Tua la frase: “non ritengo la seduzione un modo poco lecito per raggiungere uno scopo, ma un’arte nobile e doverosa che fa parte dell’esistenza vera”, ci puoi spiegare meglio questa affermazione?
La seduzione è uno stile di vita, un modo di stare al mondo e di esercitare il proprio potere personale. E la conquista maggiore e più gratificante consiste nell’assoluta libertà della propria intelligenza. Cervello, pensieri e ragionamenti della seduttrice sono illimitatamente e incondizionatamente liberi.
Tu esorti le donne a rimpadronirsi della propria innata arte seduttiva, anche se in modo differente rispetto a quanto accade nella comune realtà, dominata da continui stimoli e richiami sessuali. Sì, va bene, ma come?!
Nel Manuale, attraverso 7 capitoli, mostro un percorso da seguire per arrivare a rimpadronirsi della propria innata arte seduttiva: osservando le dive del passato, leggendo un certo tipo di libri, guardando certi film, ascoltando un determinato tipo di musica, o semplicemente scegliendo un abbigliamento diverso, un tipo di trucco o acconciatura, un tono di voce o un modo di muoversi col proprio corpo, queste cose ci portano alla fine del percorso che è quello, per ogni donna, di trovare il proprio stile di seduzione, la propria filosofia di seduzione, coronando il tutto nell’ultimo intrigante capitolo “I segreti di seduzione”!
Tu ti occupi anche di promuovere la cultura burlesque con dei corsi: che tipo di donne partecipano e perché? Puoi raccontarci come si svolgono?
Sì insegno burlesque allo IALS, una scuola d’arte con 30 anni di attività, in cui si sono formati moltissimi artisti di rilievo. Nei miei corsi si trova qualsiasi tipologia di donna, per età e stile di vita. Il denominatore comune è la voglia di riscoprirsi donne attraverso un’arte antica ma nuova che esalta la femminilità, sia nell’abbigliamento (guepiere, reggicalze, guanti, boa di struzzo, ventagli etc.), nel trucco e nell’acconciatura (d’ispirazione vintage), che nelle movenze del corpo (anche attraverso elementi di danza) e che si allontana fortunatamente dai canoni estetici di perfezione al silicone che ci vengono proposti costantemente dai media. Il Burlesque richiama la nostra personalità VERA, e devo dire che ho anche avuto il piacere di notare nelle mie allieve una maggiore fiducia in loro stesse!
Oltre all’uscita del libro (prevista per la prossima primavera) quali sono i progetti per il tuo prossimo futuro?
A breve uscirà il videoclip di una cantante esordiente Dott Reed, con me protagonista burlesque, in una calda e intrigante atmosfera anni ’30. In primavera uno spettacolo teatrale Varietesque, più che una burla … un BURLESQUE! già rappresentato la scorsa estate. Infine una lunga programmazione di live show, ed un’importante ma segreta novità!
E un consiglio a tutte le donne che ci leggono?
Consiglio il mio fil rouge (ossia la frase che accompagna sempre i miei show):
“Io provo a fare un lavoro che ispiri non solo la lussuria, ma la fantasia, il desiderio, i sogni e l’intrigo”, vi consiglio a tutti di vivere così.
La Dyvina grazie della disponibilità, in bocca al lupo per il tuo futuro e speriamo che sia sempre roseo e un po’ confetto! 😉
Edyth Cristofaro & Chiara Macchiarulo
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