Ri(E)dicola Tour: Francesco Spaggiari parte II
ROMA- Ritorniamo sull’argomento. Roma, l’ultima domenica mattina prima di Natale. A Largo Argentina fa ovviamente freddo, ma ormai è periodo, che ci vogliamo fare? Eppure in giro per il centro con i pacchetti alla mano, in piena ansia da regalo, potrebbe capitare di imbattersi in un “solitario” cantautore che, chitarra alla mano, microfono alla bocca e pedaliera al punto giusto comincia un concerto un po’ fuori dai generis.
Francesco Spaggiari con il suo Riedicola Tour ha completamente capovolto le regole del business musicale, e ricostruito daccapo il senso del marketing.
“Dieci edicole per dieci concerti, e cento dischi”, questo lo slogan del tour partito il 20 Novembre e che fino al 12 Febbraio 2011 porterà in strada, ogni volta in un’edicola diversa, un set acustico di circa 45 minuti – chitarra & voce.
Dal chiosco di Marco Rinaldi “giornalaro” in Trastevere, al Rione Monti e a Cinecittà, dalle piazze di Prati e del Flaminio a quelle dell’Alberone, della Garbatella e di Testaccio, passando per Largo Argentina, in centro come in periferia, Francesco Spaggiari ci racconta la storia del suo Hotel Balima (in conto vendita nelle edicole coinvolte e disponibile anche su Apple iTunes Store e altri negozi virtuali), storia di un cantante di strada che, in seguito all’abbandono del proprio cane, trova il coraggio di scrivere le sue prime canzoni.
Il racconto, immaginario e autobiografico, prende spunto da un viaggio (Barcellona, Lisbona, Madrid) per ripercorrere in ordine cronologico i momenti di un passato che, da una solitudine iniziale – carico non solo di rabbia, ma anche di tenerezza e di ricordi – si realizzeranno nella conquista di una consapevolezza più adulta: grazie al conforto della socialità, dell’arte e infine dell’amore.
Ed è proprio sulla strada che Spaggiari torna ad essere musicista libero dai vincoli contrattuali, libero di esprimersi e di contagiare il pubblico con la sua musica cantautorale che tanto deve al rock ed al blues.
E la soddisfazione intima più grande deve essere proprio quella dei commenti casuali di chi mai l’ha conosciuto, mai l’aveva sentito nella registrazione lodevole del disco: “Caspita, però è proprio bravo!”, “Bella idea questa delle edicole a concerto gratuito”. A voler ascoltare se ne sentono davvero di tutti i colori, così come incuriosisce la reazione dei bambini, rapiti dall’ascolto della voce roca e a tratti graffiata dal freddo di Spaggiari. Grandi, piccini, animali da compagnia e, perché no?, pure i piccioni e un caldarrostaro d’altri tempi, tutti a fare da cornice al presepe vivente di persone, assiepate insieme di fronte al microfono del giovane cantautore romano, a sua volta di fronte ad un’edicola qualunque di questa città grigio- inverno.
Eccezionale anche l’acustica, che è una cosa che non ti aspetteresti mai sulla strada, eppure succede. Come succede che qualcuno accenna a battere il ritmo della musica, mentre ci sono bambini che ballano spudoratamente e senza vergogna.
Eh già, perché è la vergogna lo scoglio peggiore. Perchè un conto è un live club deputato allo scopo, un conto è fare musica in strada, così, senza sapere chi ci sarà ad ascoltarti. Ma l’incredibile merito che ha questo novello cantore di storie è proprio quello di avere la capacità di instaurare un rapporto speciale con chiunque, chi si ferma per un attimo incuriosito ad ascoltare e chi, invece, incurante delle condizioni atmosferiche, ascolta tutto il concerto, divenendo anche lui una parte minuscola di quell’Hotel Balima, frutto della fantasia dell’autore, che poi scopri anche che, in realtà, esiste davvero, ma che con il viaggio musicale di Spaggiari non ha proprio niente a che vedere.
La soddisfazione vera di un artista lo sa solo Dio qual è: sicuramente esprimersi per quello che si porta, a volte anche faticosamente, nell’anima, ma soprattutto per quei sorrisi che ti accolgono quando prendi l’ultimo applauso e, da solo, senza chiedere niente a nessuno, ti prendi la briga di regalarti un bis della canzone che in quel momento avevi voglia di suonare di più.
Che importa se fa freddo, se le mani sono congelate, la voce, più passano i minuti, più scalda il cuore di chi ascolta. E poi è Natale, conoscete un modo migliore di questo per fare gli auguri?
Prossime date:
Venerdì 7 Gennaio 2011, ore 18
Riedicola di Piazzale Ponte Milvio – Quartiere Flaminio;
Domenica 16 Gennaio, ore 11
Riedicola di Piazza Santa Maria Liberatrice – Rione Testaccio;
Sabato 22 Gennaio, ore 18
Riedicola di Piazza dell’Alberone – Quartiere Appio/Latino;
Domenica 30 Gennaio, ore 11
Riedicola di Piazza Damiano Sauli – Rione Garbatella;
Domenica 6 Febbraio, ore 11
Riedicola di Piazza Rosolino Pilo – Rione Monteverde;
Sabato 12 Febbraio, ore 17
“Festa di fine tour”: edicola da definire.
www.riedicola.com
Edyth Cristofaro
Foto di Federico Ugolini
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