Occidente- Oriente A/R: cose turche
[L’ILLETTERATA]
Il Festival della Letteratura di Viaggio di Roma è arrivato alla sua terza edizione e dedica quest’anno l’intera rassegna ad un approfondimento storico geografico sul Vicino Oriente.
Organizzato dal 30 settembre al 3 ottobre dalla Società Geografica Italiana e da Federculture presso Villa Celimontana ed il Palazzo delle Esposizioni, ripercorre a ritroso nel tempo i percorsi che dall’Italia, e Venezia in particolare, portano alla vicina Turchia, nell’antica Costantinopoli: un percorso inedito e dalle mille sfaccettature sui viaggi, fra letteratura, geografia, cinema, fotografia, teatro, musica, archeologia e anche filosofia e storia, tutto nel segno del Levante.
Nella splendida cornice di Villa Celimontana presso Palazzetto Mattei nelle sale principali della Biblioteca della Società Geografica Italiana il pubblico dei viaggiatori ha potuto così visitare la mostra a cura di Nadia Fusco e Marco Maggioli, entrambi geografi, Cose turche. Racconti dei viaggiatori italiani tra XVI e XX secolo. La mostra è un melting pot di resoconti di viaggio, memorie, testimonianze di viaggiatori italiani che hanno raggiunto la vicina Turchia e ne hanno magnificato gli aspetti geografici e culturali dalla metà del XVI agli inizi del XX secolo.
Commercianti, intellettuali, ambasciatori, militari tramite volumi, carte geografiche originali dell’epoca e un percorso a pannelli che esplica la vita di ognuno di loro, ci conducono quindi alla volta della Turchia. In occasione dell’inaugurazione della mostra, il 1 ottobre, c’è stato un incontro con Franco Salvatori, presidente della Società Italiana, Melda Araz, vice-consigliere dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia in Italia, Nadia Fusco, curatrice della mostra e Marta Ottaviani, scrittrice e corrispondente dalla Turchia.
Al Palazzo delle Esposizioni, invece, la mostra iconografica tra carte di ieri e foto di oggi a cura di Simone Bozzato, geografo, e Antonio Politano, fotografo e giornalista, Grande Venezia. Terre e genti, fino a Istanbul e Alessandria.
Carte geografiche d’epoca, libri, atlanti e fotografie contemporanee che hanno come oggetto l’area d’influenza della Serenissima dei tempi d’oro: occhi aperti verso il Mediterraneo, passando per Trieste, la fiorente Croazia, Istanbul e la Turchia, Alessandria d’Egitto e la Palestina della Striscia di Gaza.
61 fotografie di autori vari illustrano questi luoghi e le persone che li vivono (oggi), 13 carte geografiche, 11 rari e preziosi libri e atlanti (tra cui ritroviamo le opere di Abraham Ortelius, 1590; Giuseppe Rosaccio, 1598; Claudio Tolomeo Alessandrino, 1561; Vincenzo Maria Coronelli, 1690; Gerardus Mercator, 1632) con cui ripercorrere gli itinerari di un tempo, le vie commerciali, le scoperte geografiche, gli scambi culturali.
Sempre al Palazzo delle Esposizioni anche un viaggio ideale nel cinema di Gabriele Salvatores e della sua “trilogia della fuga”. Insignito del premio La Navicella d’Oro ed in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia della Cineteca Nazionale, sono stati proiettati nel corso di sabato 2 e domenica 3 ottobre: Mediterraneo (1991), Turnè (1990), Marrakech Express (1989) e Puerto Escondido (1992).
Molti anche gli incontri e i dibattiti che hanno animato il Festival: in programma lezioni (geopolitica, geografia, musica, giornalismo), premi tra cui ricordiamo Parole in corsa, premiazione della seconda edizione del concorso letterario sponsorizzato dalla Cotral Spa e Movimenti, premio creativo del CTS per racconti e fotografie di viaggio, con Enrico Brizzi, scrittore e Paolo Giaccaria, geografo.
Video-interviste esclusive a Claudio Magris, Amos Oz, Paolo Matthiae, Gianrico Carofiglio, Gabriele Salvatores, e oltre venti incontri con più di cinquanta ospiti, viaggiatori e narratori a diverso titolo: scrittori, geografi, storici, filosofi, archeologi, cineasti, giornalisti, fotografi, architetti, attori, musicisti, illustratori sugli argomenti più disparati: Battaglie a Levante, Il viaggio della filosofia, sensi dell’andare con la presenza di Umberto Galimberti, Viaggiare piano, pellegrini verso con Piergiorgio Odifreddi.
Insomma un calendario fitto di cose emozionanti ed interessanti da vedere e da scoprire come rappresentazione e racconto del mondo alla volta di quel destino di viaggio che ognuno vorrebbe che fosse proprio per una tre giorni indimenticabile che, forse, meriterebbe più spazio.
Eva Kent (evakent.74@gmail.com)
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