Do the Reggay
ROMA- Non avevo mai visto tanta gente ad un concerto di Roma Incontra il Mondo a Villa Ada. Quando arrivo la musica è già iniziata e I Toots and The Maytals stanno suonando uno dei loro pezzi più celebri: “Louie Louie”.
Dopo essermi fatta spazio quasi a gomitate per raggiungere una posizione decente finalmente trovo un angolo libero sotto le coriste Leba Hibbert Thomas, figlia del fondatore del gruppo Frederick “Toots” Hibbert, e Gwendalyn Jackson.
Frederick “Toots” Hibbert, anima e cuore della band si agita in modo scalmanato nonostante i suoi 65 anni suonati, con la semi-hollow in spalla intona melodie rhythm ‘n’ blues graffianti che, grazie anche alla sua voce roca sul genere James Brown, spacca il microfono.
Essere qui questa sera è importante, sopratutto per chi del reggae ne ha fatto uno stile di vita, sensazione che si acuisce quanto il gruppo parte con “Do The Reggay” inno al genere che nel 1968, in piena rivoluzione culturale, ha dato il nome ad uno stile musicale prima all’ombra dello ska e del rocksteady.
Impossibile stare fermi, pur volendo ci pensano gli altri a muoverti come una gigantesca onda sussultoria con l’apice su “Funky Kingston”, canzone che grazie al suo grooove e l’estenuante chitarrina funky porta tutti i rudies sotto al palco a cantare parola dopo parola il ritornello per la durata dell’intero pezzo, stampando un bellissimo sorriso sul volto di Frederick Hibbert come anche su uellodegli altri componenti della band.
Persone di ogni età il 30 giugno a Villa Ada, quindi. Dai 68ini convinti e malinconici agli adolescenti con i dreadlocks che si sono affacciati alla musica giamaicana da poco, in mezzo una generazione di trentenni cresciuti a pane e Clash, tutti insieme un’unica voce al grido di “Pomps & Pride”, si crea un’underground ritmico di voci che insieme alla musica dei Toots ha un magnifico effetto di unità. Ma i classici che ci propongono non finiscono qui infatti si prosegue con la splendida “Sweet & Dandy” e “Broadway Jungle” per arrivare a quel mitico pezzo che è “Monkey Man” ripreso recentemente da Amy Winehouse che l’ha rilanciata a distanza di 30 anni con il suo inconfondibile Aye aye aye, aye aye aye Tell you baby, you huggin up the big monkey man!!!
Anche se i Toots presentano alcune tracce del nuovo album Flip and Twist uscito di recente, è chiaro che con l’eredità che si portano alle spalle è impossibile resistere al richiamo dei loro anthems, conferma avuta con “Pressure Drops” e “54-46 Was My Number”. Per 1 ora e mezzo questa fantastica band di Kingston – Giamaica incendia il laghetto di Villa Ada con le sue sonorità caraibiche, ska, blues, funky & soul e l’inconfondibile suono reggae. Immensi e immortali!
Laura Fioravanti
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