Controvento
[L’ILLETTERATA]
“Ma come ammettere con te stessa che l’uomo che hai creduto di scegliere tra tutti vuole soltanto distruggerti?”
Donne che soffrono. O che rinunciano. Ma che restano donne nel profondo e sanno comunque dare se stesse alla vita, all’Amore. Il nuovo romanzo di Angeles Caso, Controvento, edito dalla Marcos y Marcos, Premio Planeta 2009 è tutto incentrato sul coraggio delle donne.
Un romanzo di amicizie, guerre e alleanze, un romanzo sì d’amore, ma anche d’avventura, dove la vita vera (nella fattispecie quella della bambinaia capoverdiana della Caso) è protagonista assoluta.
La corrente, il flusso delle cose, i ritorni, il lasciarsi andare, temi ricorrenti nella vita di ognuno, prendono la strada della letteratura e ci presentano la vita di Sao, nata in un’isola al largo della costa africana, che sogna di diventare medico per curare i bambini che muoiono di dissenteria, che sogna di emigrare in Europa e riscattarsi dalla miseria e che imparerà presto cosa vuol dire rinunciare ai propri sogni.
Approderà a Lisbona, Sao, conoscerà l’amore, imparerà cosa vuol dire dignità e farà i conti con un Destino beffardo, mentre la minaccia che si addensa all’orizzonte proverrà proprio dal terreno limaccioso dell’amore. Prove tremende le toccheranno in sorte, che più di una volta la costringeranno a lottare e a ricominciare da capo, insidiando la sua integrità di donna e madre che lotta per difendere se stessa e il suo piccolo.
Una donna che nel suo percorso incontrerà altre donne, con le loro fatiche ed il loro coraggio, con i loro sogni ed i loro sforzi, che intrecceranno la loro storia con la sua: Natercia, la maestra buona; Donna Benvinda; l’europea Liliana, con le sue paure e le sue insicurezze.
Nel fluire del tempo e delle parole, la storia di Sao diventa la storia di ognuna, dall’Africa all’Europa, dai mercati di pesce ai tavoli di un bar, dalla paura delle botte alla rinascita per un figlio.
Ma non rappresenta un esempio da tenere fisso nella memoria, non è un’icona letteraria che si fa eroina vessata e sopravvissuta. Il racconto della sua storia è il racconto di una vita e di un’immensa forza d’animo. Donna straordinaria, per certi versi. Comune, per altri.
Le parole della Caso la dipingono con determinazione facendo leva sulle emozioni, mettendole in luce e chiarificando quell’Universo al femminile di cui si fa portavoce. E’ una donna che scrive, e raccontando di donne, non potrebbe farlo meglio di così: il linguaggio è denso, ricco di immagini e metafore che ci accompagnano già dalla copertina dove tre barche sole, poggiate sul nulla con una vela sullo sfondo, che si fa aquilone per i giochi di tre bambine rivendicano il flusso di una corrente per scivolare di pagina in pagina.
I sogni, i desideri animano la vita di tutti, a volte il caso ci costringe a rinunciare a qualcosa, a prendere la via di un vento diverso, o a prendere barche che ci condurranno in porti sicuri, a volte, o che ci lasceranno andare alla deriva, capovolgendosi e mostrandoci il loro lato nascosto e marcio, altre volte.
La capacità di non perdersi mai, dentro, di avere rispetto della propria vera essenza è l’unica possibilità di sopravvivenza che abbiamo. L’unica possibilità di andare controvento. E, questo, indipendentemente dal sesso di nascita.
Angeles Caso, Controvento, Marcos y Marcos, pag. 285, € 17
Eva Kent (evakent.74@gmail.com)
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