TEATRO VI_ Storie quotidiane per eterne passioni
E’ triste ammetterlo, ma ormai siamo quasi agli sgoccioli del MArteLive, lo Spettacolo Totale che ha coinvolto artisti e performers di ogni genere.Tanta Passione, un pizzico di dramma e una giusta quantità di risate sono gli ingredienti delle prelibatezze teatrali offerte agli spettatori intervenuti in tutte le serate. E ancora una volta la serata del 1 Giugno è stata accompagnata dal divertimento e dalle emozioni offerte dagli attori saliti sul palco.
Il primo artista della serata è stata una giovane e promettente attrice, Manuela Schiano, la quale con In utero Work in Regress ha rivisitato il dramma della Pentesilea omerica e di quella descritta da Heinrich von Kleist, riuscendo a convincere gli spettatori con la storia di un essere vivente che si fa rappresentare da una maschera, nascondendo allo spettatore la propria identità rintracciabile solo attraverso la drammatica esperienza del personaggio classico. E’ l’istinto della morte a vincere sulla vita del personaggio che, nascondendosi dietro le sue cicatrici e ferite sanguinanti, grida il proprio dolore a squarciagola. Si muove, si agita sul palco, le sue corde vocali vibrano, l’intensità della violenza a cui è stata sottoposta la sua esistenza rendono la donna consapevole dei propri limiti e dunque del suo triste destino.
Poi è stata la volta di Pasquale Passaretti in Paranoie lavorative, ovvero la storia di un giovane attore che incappa nel solito errore, nella stessa battuta che non riesce a mandare giù: anche se per poco cerca di interpretare nella vita reale le vesti di un uomo qualunque, che fa un mestiere qualsiasi, manuale e ripetitivo, legato allo scorrere del tempo che non lascia scampo. Ed è proprio questo elemento, il tempo, a vincere su tutta la performance, perché è proprio la sua folle corsa a rendere quotidiana la vita dell’uomo, quella di colui che sale sul palcoscenico della vita. Quella reale.
Infine, una esuberante Giada Prandi ha convinto e appassionato il pubblico con Patologia. Confessioni di una mente ferraginosa, ossia la storia di una donna che vorrebbe sfondare nel mondo della recitazione, bucare il palcoscenico con la sua espressività e potenza artistica, ma che è invece ostacolata dalle sue ansie e paure che si manifestano nei suoi attacchi di ansia. Il suo mondo è precario e precaria è anche la sua strada verso il successo, mentre un pizzico di autolesionismo si scaglia contro i suoi buoni propositi di non lasciarsi travolgere dagli eventi, come la morte improvvisa del suo compagno Emilio proprio nel momento più convincente della rappresentazione.
Si chiude così l’ultima serata del MArteLive prima delle finalissime che premieranno i migliori talenti di tutte le sezioni, e dunque anche uno degli attori o delle compagnie teatrali che ci hanno appassionato e divertito con storie esilaranti, ma non per questo scevre da spunti di riflessione e momenti catartici. In questo palco, ancora una volta, l’illusione teatrale ha trasformato in spettacolo la vita ordinaria e il precariato moderno.
Eva Di Tullio
1 giugno, Eva Di Tullio, Giada Prandi, Manuela Schiano, martelive 2010, martemagazine, Pasquale Passaretti, teatro