Roma – ART WEEKEND
[GRAFFI(A)TI AD ARTE]
Sulla scia del 4 ottobre 2008, la Giornata del Contemporaneo, si è appena concluso a Roma un fine settimana 10 -12 ottobre dedicato all’arte contemporanea. Mi aspettavo di trovare in giro per le gallerie i nottambuli amanti dell’arte, privati come siamo stati della Notte Bianca, ho cercato inutilmente volti a me coetanei, invece mi sono imbattuta nei soliti vernissages nelle gallerie d’arte gestite da signore snob e ospiti con la dovuta puzza sotto il naso.
Nessun affollamento per le strade, nessuna fila per visionare le opere che dovrebbero rappresentare il sentire a noi più vicino, quello più coraggioso, insomma una noia mortale! Ma stiamo parlando di tre giorni e tre notti, le gallerie sono rimaste aperte fino alle 24.00, riservati all’arte contemporanea, quella che l’assessore alle Politiche Culturali e alla Comunicazione del Comune di Roma, Umberto Croppi, dice di voler rilanciare! Ricordiamo le sue dichiarazioni in occasione della chiusura della Quindicesima Quadriennale, e soprattutto quelle del sottosegretario Giorgi, e allora essendo tanto trascurata nella passata legislazione e doverosa di nuove attenzioni perché abbiamo trovato le gallerie vuote?
Forse il punto non è il disinteresse all’arte visiva ma l’idea che le gallerie costituiscono un circuito e rimangono aperte senza un’organizzazione comunale che le supporti per allestire degli eventi veramente alternativi. In questo caso l’indicazione alle gallerie era di rimanere aperte, ma poi?
“Purtroppo le risorse del Comune non hanno consentito di investire, per questo weekend dell’arte, se non in quello che potevamo: infrastrutture, spazi, aiuto nella ricerca delle sponsorizzazioni” dichiara Croppi in proposito. Il risultato è stato purtroppo deludente non c’è stato il giusto ausilio per una vera Notte Bianca dell’Arte Contemporanea. Le navette che dovevano collegare le cinquantaquattro gallerie e le fondazioni non si sono viste, e se ci fossero stati gli sponsor privati non avremmo trovato i soliti vernissage con tramezzini e patatine, ma vere installazioni o magari commistioni con altre arti, come solo poche gallerie hanno garantito (come la Edieuropa Qui Arte Contemporanea che però già lo fa di solito!).
Se si è deciso di spezzettare la grande e imponente Notte Bianca non discuto l’idea in sé, anche se personalmente nella passata edizione ho fruito gratuitamente di tre dei più importanti musei della Capitale, potendo gioire di bellezze storiche e contemporanee, ho ancora un sussulto nel ricordare l’emozione nel vedere Le tre età della donna di Klimt, allora ospite della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, tra l’atro assente in questo Roma Art Weekend. La Notte Bianca era un evento, c’era il supporto del Comune e anche le gallerie, come anche qualsiasi altro esercente, erano invogliate ad organizzarsi e a rendersi “appetibili”; in questo fine settimana ho visto delle belle opere d’arte, ma non un vero movimento dedicato all’arte contemporanea, se è questa l’attenzione delle Istituzioni, preferiremmo che si utilizzasse un vero e concreto sostegno che crei il giusto interesse soprattutto ai non addetti ai lavori perché crediamo che l’arte contemporanea non meriti solo promesse!
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