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L’Arte ”privata” di Secret Sound

(Avvertenze: dopo averlo letto, questo articolo si autodistruggerà per non conservarne prova! N.d.r.)
Il 24 luglio 2008, intorno alle ore 17.00 arriva la comunicazione che attendiamo da una settimana: il luogo segreto dell’evento musicale della serata romana.
Non sappiamo ancora chi ascolteremo, per ora solo un orario, un indirizzo e una parola segreta. Senza questa password non avremmo avuto modo di accedere alla musica privata e misteriosa.

Perciò sarà necessaria una buona memoria e ancora di più: essere puntuali! Secret Sound è una bomba ad orologeria: dopo la deflagrazione si sparisce per non lasciar traccia o commento. Qui non vogliamo svelare il segreto, anche perché non possiamo farlo, ma lasceremo qualche briciola come Pollicino.

Settimane addietro dei rumors colpiscono la nostra attenzione. Nelle notti romane si aspetta Secret Sound, di cui però non si sa nulla. Iniziamo ad immaginarci di tutto, in fondo perché mai conservare il segreto? Se lo scopo è quello di invitare persone alla musica, perché tutto questo mistero? Il fatto è che Secret Sound deve suscitare proprio questo: curiosità. Coinvolgendo persone attente e disposte a giocare.

Diamo un’occhiata al web per cercare di capirne di più, www.myspace.com/secretsoundroma, unico punto di riferimento e troviamo il modo per metterci in contatto con chi ad oggi ancora non sappiamo chi sia. Lasciamo i nostri dati: nome, cognome e numero di telefono (fondamentale). Non lo sappiamo ma siamo già dentro al gioco. Dopo qualche giorno riceviamo una mail in cui ci viene fatta una richiesta particolare: descriverci! Con una sintesi di aggettivi dobbiamo dire di noi, diventiamo immediatamente i protagonisti di una rete di cui cercavamo di capire la struttura. Quando si è complici di qualcosa si sa di dover seguire pedissequamente le regole e di dover mantenere il silenzio, ora sappiamo solo di dover attendere, come promesso, la nostra password segreta. “Nostra” perché viene fatta solo per noi ed è valida solo per farci visionare una volta i segreti di Secret Sound.

All’orario prestabilito, 20.45 entriamo in un’abitazione privata dove troviamo Betta, unica voce di Secret Sound e padrona di casa. Abbiamo in mano il flyer dell’evento e la riconosciamo: è lei la ragazza della foto che invita al segreto con in testa “l’idea della musica”. Cerchiamo di farci rivelare qualcosa, ma lei dice di aver solo prestato il suo giardino e il suo volto ad un movimento che non vuole comparire. Secret Sound non è un’organizzazione, l’idea è quella di seguire un percorso clandestino e underground che si muove da Roma per invadere anche Napoli e Bologna. Lo scopo è quello di promuovere la musica, l’evento non ha fondi e il collettivo artistico non riceve che un rimborso spese, tutto è volto a promuovere e supportare la musica svicolata dalle etichette e dallo Star System.

Noi ospiti saremo un massimo di quaranta persone, e tutti quanti abbiamo seguito il medesimo percorso, ma ognuno ha avuto la sua indicazione personalizzata. Mentre aspettiamo che accada qualcosa arriva la cena. La voce di Totò nell’indimenticabile Uccelacci Uccellini ci regala la poesia di Pasolini. Ci sentiamo tranquilli in un’atmosfera casalinga e lieve, inizia la musica. Il napoletano Francesco Forni si installa nell’afa romana con un jazz italiano con richiami a Jimi Hendrix e Marc Ribot. Tradito dalla sua chitarra classica, una corda salta tra le sue mani, sa di poter contare sulla voce di Ilaria Graziano che dopo un’esperienza internazionale ritorna a collaborare con il bluesman, amico d’infanzia. La sonorità cambia e diventa elettrica con passaggi dal pop illustre, alla musica tradizionale italiana. Una Napoli roca e malinconica tra le ortensie e su un tappeto viola. Francesco Forni è un’indipendente della musica italiana, un giovane cantautore che non ha legami ed è per questo che risponde ai dettami di collaborazione di Secret Sound.

L’idea di riunirsi in case private e ascoltare buona musica ha preso piede prima a Londra e New York con gli House Concerts e i Secret Gigs, fino ad arrivare in Italia con Salotto Live® (www.salottolive.it), che dal 2007 si muove da Firenze, ospitando musica illustre e ricercata. Secret Sound, però , ha la particolarità di voler giocare e scoprire. Giocare con i suoi ospiti e scoprire nuovi talenti della musica italiana. Betta ci rivela che da settembre (anche la “musica segreta” si riposa ad agosto!), i concerti saranno accompagnati da performance live di danza e mostre fotografiche. Dopo il primo appuntamento di giugno e la conferma di luglio, Secret Sound ha intenzione di tornare nell’autunno romano, ma in punta di piedi, quatto quatto per non lasciare troppe tracce dietro di sé. O forse no… Comunque sia: sshhh!

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