Il sovrannaturale elettronico a Testaccio
[IL_7 SU…]All’ex Mattatoio di Testaccio, ma in padiglioni distinti da quelli occupati dalla succursale del Macro, si tiene, dal 29 Maggio fino a domenica 1 Giugno, la quinta edizione del Live Performers Meeting |
, il festival degli scalmanati del digitale.
il banchetto grasso di tutti quegli avanguardisti del terzo millennio che, raccogliendo l’eredità di secoli di deliri visuali e sonori, pretendono che la videoarte e il mix di new media soppianti ogni tradizionalismo rigidino in nome di un’elettronica sperimentale che sta da tempo ormai riscrivendo le regole della vita su questo pianeta. Insieme ai radunoi di Berlino e Londra, questo raduno romano è divenuto un appuntamento irrinunciabile per videoperformers e vjs di ogni angolo del globo.
Fino al 1 Giugno video, musica elettronica ed installazioni si succederanno a mitraglia dalle 4 del pomeriggio alle 4 del mattino del giorno dopo finché ognuno degli spettatori non sarà in grado di avere visioni da solo anche chiudendo gli occhi o dicendo “Beh!..” Mentre preparava il suo set, ho pescato a caso uno di questi figli dello spazio curvo tra megapixel e megatoni e gli ho chiesto, a bruciapelo: “Cosa succederà stasera? Darete una spazzolata ai crani più pigri o semplicemente cancellerete l’Ottocento dalle enciclo-pedie?” “Mah, forse più… la seconda, eh eh! Diciamo che più che altro proveremo a “dipingere” qualcosa di nuovo”. La strumentazione a disposizione degli artisti è una santabarbara di piro-tecnìe audiovisive: computers, videoproiettori, cavi VGA, matrici, mixer digitali, e poi software: open source, autoprodotti, o proprietari, campionatori video. Tutto ciò che riguarda l’ambito techno-visual dal vivo verrà agitato con forza.
Alcuni restano legati all’analogico, altri si collocano sul digitale spinto, altri si danno a produzioni generative elaborate direttamente dal computer sulla base di input forniti interattivamente dalle persone, altri ancora danno un senso narrativo al proprio set. Il giorno d’apertura, in particolare, sarà dedicato alla “Degradarte”, inteso come la lavorazione rivisitata con vari mezzi di opere prodotte da copyright e diffuse liberamente sul web solo sein pessime condizioni di conservazione e riproduzione. “Dal degrado dell’arte all’arte del degrado”. Ovvero, quando una degradazione volontaria salva l’artefatto, rinnovandolo, dalla degradazione accidentale. Più che un’estetica negativa che si ribalta in positivo, un recycling cybernetico che un giorno permetterà di usare la Cappella Sistina come sonda spaziale a ultrasuoni.
Su www.liveperformersmeeting.net i nomi dei più attesi performers, da Dj Hell e Moby a Elettropop e 8bit, da le francesi “Lecollagiste” ai nipponici Hiroshima Denryoku, dai turchi Synesthete ai Signal To Noise, che tematizzeranno l’energia potenziale delle piante. Speriamo che non ci lascino stesi a “vegetare”!
Largo Giovanni Battista Marzi 10 – ingresso gratuito.
Eva Kent, Il sovrannaturale elettronico a TestaccioMusica, martelive, martemagazine, Rubriche