Gianna Nannini con il suo travolgente tour ha conquistato anche il pubblico della Capitale. La rocker senese sta portando in giro per l’Italia Gianna Best, l’ultimo doppio cd che oltre ai maggiori successi dei suoi 30 anni di carriera, comprende tre inediti. Due le tappe romane, 17 e 18 marzo.
Sul palco appare nella vesta di vera signora del rock, pantalone e giacca neri e guanto in pelle, trasmettendo la sua innegabile grinta ad un Palalottomatica gremito di fan di ogni fascia d’età.
Apre con “Mosca cieca”, uno degli inediti della raccolta (canzone tratta dal Diario Russo della giornalista Anna Politkovskaja assassinata due anni fa) proseguendo in un crescendo musicale con “Possiamo sempre” e “Revolution”. Quest’ultima perfettamente intonata al periodo pre- elettorale con il refrain «anni falsi di democrazia, dittatori scelti a dare il via».
Non mancano neppure i brani che l’hanno consegnata alla storia musicale come la cattiva ragazza del rock italiano, quali la gridata “Scandalo” e l’audace “America”. La scenografia dello spettacolo è sobria: passerella continuamente calcata da questa autentica forza della natura, e due mega schermi dietro al palco che mostrano alcuni video, scritte, e soprattutto gli occhi della Nannini.
Parla poco, ma trasmette tanto la Nannini nazionale. Tutto. E non risparmia la voce nei suoi caratteristici ed irraggiungibili acuti. Accarezza le note sottolineandole con gesti e espressioni del viso, rapisce il pubblico con il suo sguardo magnetico. La sua voce graffia l’anima. Chiude la performance con “Un giorno disumano”, brano non presente nell’ultimo cd, ma degno del repertorio nanniniano.
Scaletta ricca e convincente.
La sensazione dopo un concerto del genere è quella di non avere abbastanza forza per riuscire a star dietro a questa cinquantenne che sembra avere ancora energia da vendere: corre, salta, urla, si lancia sul pubblico, improvvisa perfino un piccolo strip-tease. Ma Gianna è anche dolcezza melodica che si contrappone alla durezza del rock, le due sfumature che si fondono insieme per regalarci gioielli come “Sei nell’anima”, “Profumo”, “Notti senza cuore”, “Meravigliosa creatura”.
Insomma, in due ore di concerto c’è concentrata un po’ tutta l’essenza di quest’idolo ribelle che si esibisce al pianoforte e al violino, accompagnata da Thomas Lang alla batteria, Giacomo Castellano e Davide Ferrario alle chitarre, Hans Maahn al basso e Stephan Ebn alle tastiere e percussioni, ed eccezionalmente dal chitarrista Davide Tagliapietra.
Questo sembra proprio essere un periodo fortunato per la rocker italiana, reduce dal trionfo a Sanremo del brano ‘Colpo di fulmine’, scritto da lei e interpretato da Lola Ponce e Giò di Tonno. «È bellissimo aver vinto Sanremo senza andarci», ha dichiarato proprio qualche giorno fa. E intanto il Gianna Nannnini Live continua risalendo l’Italia. Prossime tappe, Firenze, Perugia, San Benedetto del Tronto, Pesaro, Parma, Livorno, Torino, per poi concludere a Milano.
Energia allo stato puro. Da farne scorta per i prossimi mesi.