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Tag: teatro

Keep the village alive – Short Theatre – undicesima edizione –

7 > 18 settembre 2016

La Pelanda. Centro di produzione culturale
Palazzo Venezia | Teatro India | Villa Medici | Biblioteca Vallicelliana
ROMA

Queste le location che ospiteranno gli eventi riportati sul calendario di Short Theatre, il festival che si avvale di un certo prestigio per la costanza e l’impegno con cui porta avanti e coltiva ormai da undici edizioni, la sperimentazione e l’interdisciplinarietà all’interno delle arti visive e performative. Ideato e organizzato da AREA06 con la direzione artistica di Fabrizio Arcuri, Short Theatre è realizzato con il sostegno di MiBACT e Regione Lazio e con il contributo di Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Dipartimento Attività Culturali e Turismo in collaborazione con La Pelanda – Centro di produzione culturale, Factory, Zètema Progetto Cultura, Teatro di Roma e SIAE ed è inserito nel cartellone dell’Estate Romana 2016.

In dodici giorni, lo spazio della Pelanda – centro di produzione culturale del MACRO a Testaccio – assieme agli altri spazi sopracitati, saranno i poli di un immaginario villaggio animato di residenze, incontri, performance, live, spettacoli, dove la convergenza delle discipline sarà la costante caratteristica che rende degno di nota il festival.

L’edizione 2016 intensifica la presenza di artisti nazionali e internazionali, emergenti e affermati: un territorio di confronto e di sconfinamento tra le diverse discipline della scena, le nazionalità ma anche le generazioni, per un festival che conta – tra prosa, musica, danza e arti performative – 49 compagnie, di cui 15 straniere e 34 italiane, con 150 artisti presenti: numeri che disegnano un paesaggio la cui geografia è quotidianamente arricchita da incontri, workshop, installazioni, djset, concerti. E cresce la volontà di integrare sempre più il pubblico nel momento performativo, come vero motore di una “comunità” unita nella vocazione alla ricerca e al confronto tra spettatori e artisti.

Perdetevi nelle magie del Villaggio !

Centro Pecci: OPEN CALL PER CURATORI

Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci riaprirà al pubblico nel settembre 2016 con un Grand Opening: una mostra collettiva che ospiterà importanti artisti internazionali insieme a giovani emergenti e che darà il primo passo per definire ciò che il Centro Pecci diventerà in futuro. Un luogo del contemporaneo dove l’arte incontra il cinema, il teatro-danza e la musica, ma anche gli altri ambiti culturali e scientifici, costruendo la propria identità sul confronto e sull’apertura transdisciplinare attraverso cicli di eventi, talk, spettacoli e performance.

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La nuova stagione del Teatro di Villa Torlonia

Lo storico Teatro di Villa Torlonia, aperto nel dicembre 2013 dopo i lavori di restauro ed adeguamento funzionale, riparte con una nuova stagione e con nuovi indirizzi. Il teatro sarà protagonista di un progetto di più ampio respiro che vedrà l’integrazione virtuosa delle diverse attività e vocazioni della villa, che racchiude tesori ambientali, artistici, monumentali e memorie storiche. Un teatro accessibile che riserva stimoli e occasioni culturali per tutti i pubblici e che sarà, in questo primo lancio di stagione, ad ingresso gratuito su prenotazione per gli spettacoli.

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I 50 appuntamenti del Romaeuropa Festival

Teatro, danza, circo contemporaneo, arte e tecnologia, e soprattutto la musica attraverseranno i 50 appuntamenti del Romaeuropa Festival n. 30, RiCreazione, dal 23 settembre all’8 dicembre in 14 diversi spazi di Roma, in un programma sempre più ricco di incontri con gli artisti e progetti di formazione rivolti al pubblico più appassionato.

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Anomalie: la rassegna di teatro, arte, musica e non solo

Allo Chapiteau dell’ex Parco Meda (via Filippo Meda s.n.c. – stazione M Monti Tiburtini, Roma), torna dal 3 al 13 settembre l’VIII edizione di Anomalie: rassegna di teatro sperimentale, discipline circensi, musica, video, opere multimediali, robotica, proiezioni cinematografiche e workshop, offerti sotto un tendone circense.

Diciannove spettacoli tra nuovo circo, teatro e musica concentrati in undici giorni di programmazione ad ingresso gratuito, per portare produzioni nazionali e internazionali nella periferia della città, all’interno del cartellone dell’Estate Romana.

L’intenzione è di regalare al pubblico uno spaccato vario e non così usuale del panorama sonoro e del teatro sperimentale: santasangre, 20 Chiavi Teatro di Ferdinando Vaselli, Doppio Senso Unico Teatro, Ilaria Drago, uniti in una sinergica programmazione all’azione circense comica, poetica e spettacolare di nomi noti nel panorama del nuovo circo europeo: Andju Ormeloh, Circo Maximo, Circofficina Cabaret, Circomare Teatro; la standing ovation e l’improvvisazione totale di Luigi Acunzo e Pietro Gorini, Alessandra Magrini ed Antonio Rezza, fino ad arrivare a esperimenti di commistione di musica etnica e sonorità contemporanee di Adriano Bono e la minima Orchestra, attraversando l’ improvvisazione radicale della danza contemporanea di Latomia Danza e la poesia cantata di Alessandro Pieravanti (Muro del Canto) il tutto accompagnato dai laboratori di tecnica circense aperti al quartiere, curati da Circus Bosch.

ll programma, curato dal collettivo Kollatino Undergroud propone:

dalle 17.00 | workshop di arti circensi per bambini ed adulti a cura di Circus Bosch
dalle 19.00 | installazioni multimediali e performance e spettacoli
dalle 21.00 | spettacoli dal vivo: concerti, nuovo circo contemporaneo, teatro, danza

Calendario spettacoli 

3 settembre
ore 21.00 | Circus Bosch
ore 22.00 | Circo Mare Teatro in Mi rivolto!

4 settembre
ore 21.00 | Compagnia Ilaria Drago in Caro signor Dodgson.. lettera di Alice
ore 22.00 | Antonio Rezza in Asta al buio

5 settembre
ore 21.00 | Alessandra Magrini con A. Carbone in La bocca de Roma

6 settembre
ore 21.30 | Pietro Gorini e Luigi Acunzo in Oscenica (prima nazionale)

7 settembre
ore 21.00 | 20 Chiavi teatro in Lady Oscar regia Ferdinando Vaselli
ore 22.00 | LuCignolo

8 settembre
ore 21.00 | Compagnia Lunaif
ore 22.00 | Andju Ormeloh

9 settembre
ore 22.00 | Adriano Bono & La Minima Orchestra in Schegge impazzite di reggae circus

10 settembre
ore 21.00 | Latomia Danza
ore 22.00 | santasangre

11 settembre
ore 21.00 | Circofficina Cabaret

12 settembre
ore 20.30 | Pietro Gorini e Luigi Acunzo in Oscenica (prima nazionale)
ore 22.30 | Alessandro Pieravanti in 500 ed altre storie 

13 settembre
ore 21.00 | DoppioSenso Unico in OperaMolla
ore 22.00 | Circo Maximo

Corvialeide, il festival di teatro, danza e musica

dal 31 luglio al 29 agosto
ore 21
Anfiteatro di Corviale
Largo Domenico Trentacoste
00148 – Roma

Corvialeide – il suffisso –eide ne suggerisce l’epicità, la possibilità di farsi racconto – è un festival di teatro, danza e musica, ospitato in un anfiteatro in cemento armato dall’ottima acustica, ambiente teatrale ma lontano dai circuiti di “spettacolo”.
L’idea di questo festival è un tentativo, meglio, vera e propria necessità, di portare nuovamente il teatro tra le persone; invoca l’urgenza di far tornare al suo vero pubblico un’arte ormai popolata e sfiancata dalle maschere, dalle ristrettezze dei luoghi e dei mezzi, dai troppi rumori e dai troppi silenzi; si impone come il ritorno alle origini da un lungo confino in un luogo di confine, e di periferia, in una sintesi e ossimoro di natura e cemento.

Proprio per creare un’ampia varietà di proposte e offrire una scelta reale al pubblico, sia di contenuti sia di durata, il festival, ideato e realizzato da Edda Gaber e Jacopo Sabar Giacchino, ospita dieci diversi appuntamenti.
Per avvicinare ancora di più l’arte alle persone, decidiamo di adottare l’offerta libera, a cappello, chapeau. È evidente che, così facendo, anziché imporre una quota fissa per ogni singolo spettacolo, e quindi obbligare il pubblico ad una scelta – se non univoca – ristretta, ogni spettatore potrà partecipare a tutti gli spettacoli proposti, con una spesa minima.

L’unico fil rouge che lega tutti gli spettacoli non è una chiave tematica, ma la pura e semplice adesione di tutti gli artisti a quest’avventura, che speriamo possa essere raccontata a lungo.

Programma:

31 LUGLIO | ORE 21
FIORI PER ALGERNON
Di Edda Gaber
Con Alessandra Caputo e Manuel Cascone
Fiori per Algernon è considerato un classico della letteratura inglese del XX secolo, e uno dei più bei racconti di fantascienza di sempre. Daniel Keyes lo scrisse nel 1959, vincendo il premio Hugo per il miglior racconto breve nel 1960. Il testo venne poi ampliato in forma di romanzo e insignito del Premio Nebula nel 1966. 1959 – 2015: 56 anni per acclarare l’intuizione allora fantascientifica che ascoltare nastri dormendo ci rende più intelligenti. Oggi, lo dice la scienza. Fiori per Algernon racconta di un esperimento: fare di un idiota, un genio, portare il suo QI da 68 a 200.

1 AGOSTO | ORE 21
TRE ATTACCHI DI MATERIA
Di e con Edda Gaber
Tre attacchi di materia “del teatro e della lotta di corpo” è un tentativo plurimo. Trattasi di tre corti teatrali; in ordine di apparizione: “T” luna, Evolu “z” ione, ed ultimo, Edda Gaber.
Tre attacchi di materia si mostrerà come una collettiva di corti che aspirano a vita propria e autonoma, una vita individuale, da “far passare prima” di spettacoli di prosa o di musica, d’avanguardia e qualsivoglia altra denominazione. In scena Edda Gaber, una che fa la fame comunque.
Ecco la più sostanziale delle pluralità dell’incipit: la fame; quella di corpo, e perciò dello stomaco ma pure del cervello.
dedica: per Anna, palindroma forte come la morte, e per d’io.

7 AGOSTO | ORE 21
MOUNSIEUR LE PAUVRE
Di e con Jacopo Sabar Giacchino
Commedia morale senza parere, Monsieur le Pauvre non vorrebbe farvi arrossire un’aragosta né un uovo. Coloro che dovessero temere queste “evocazioni” non hanno che da rapprendersi, aleatori: Monsieur le Pauvre è un’opera demi-mondaine che si augura di non avere fastidi con la psicopolizia (la psicopolizia non apprezza le sparizioni e non capisce niente di magia) e si dedica al compositore normanno Erik Satie, autore, tra l’altro, di Vexations. La Sottigliezza alla portata di tutti.

8 AGOSTO | ore 21
POSTUMI TRA LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
Di e con Manuela Schiano
La stanza di Pinocchio è la scena. Tutto si svolge come fosse un gioco che il burattino dirige tutto da sé. Tenta di raccontare le sue disavventure, mentre si capisce bene che nell’affastellamento del discorso, la sua intenzione è fare in modo di non essere richiamato da suo padre e dal Grillo-parlante. Ne consegue la sua avventura linguistica apparentemente priva di nessi logici. Ma Pinocchio una sua logica ce la mette: il gioco. Così non vedo miglior motivo per portare “Le avventure di Pinocchio” in scena se non quello del mettere il teatro in gioco.

14 AGOSTO | ore 21
FERRYBOAT – PINO DANIELE TRIBUTE BAND
I Ferryboat nascono a Roma nell’autunno 2011 dall’incontro di alcuni musicisti già amici fra loro, provenienti da diverse esperienze artistiche, sia individuali sia d’insieme. La scintilla è senz’altro la passione comune per il repertorio di Pino Daniele, già eseguito dai componenti in concerti passati.
La formazione prende il nome dall’album pubblicato da Pino nel 1985. Il gruppo ripercorre quindi la lunga e articolata carriera del grande artista napoletano, tenendosi sempre in equilibrio tra fedeltà ai brani e libera interpretazione, come tra la riproposta di classici e di pezzi meno noti.
Ad oggi, i Ferryboat si sono esibiti dal vivo in alcuni locali della capitale (Spazio Ebbro, Be Bop) e hanno registrato un primo demo autoprodotto.

15 AGOSTO | ore 21
LA TRAPPOLA
Di e con Mariapia Cammarata
Le vie dell’arte sono infinite, e foriere di stupore e meraviglia, laddove era solo rassegnazione e malattia. Capita così che un corpo intrappolato in un’armatura di gesso, immobilizzato da un morbo che ne mina le midolla, rinasca alla danza e non solo. Si può danzare da fermi, costretti in una trappola che vista a una lente non troppo metaforica, somiglia a quel tranello/tesoro di jodorowskyana memoria, la famiglia. Ma ancora più e meglio, si danza liberi da gabbie fisiche e non, improvvisando il proprio cammino, al di là di vincoli simili ad accidenti manzoniani. Testi trattati da La clinica dei sogni di Claudio Morici e dal libro Avere o essere di E. Fromm.

21 AGOSTO | ore 21
NASTRO
Con Manuel Cascone e Francesco Petricca
“Manuel Cascone e Francesco Petricca tornano con Terzo Mondo, una sorta di tribal voodoo metropolitano dove il terzo mondo non è l’Africa bensì la stessa Capitale. Ne nasce un lavoro percussivo e spastico, sicuramente poco accattivante, ma altrettanto intrigante nella sua ricerca comunque fisica quanto deviata e fuori di testa. L’ansia e lo stress della città si mutano in un assalto musicale in cui vengono utilizzate ferraglie varie violentate, flauti stonati, campionamenti, elementi di digitale povera. Le foreste sono lontane, al massimo c’è qualche parco dove il verde è coperto dalle cartacce e dalla neo-barbarie quotidiana che sta vivendo la Città Eterna, e questo senso di caos si esprime in maniera creativa in un disco non facile ma tutto da esplorare, avendo la pazienza come alleata. Se si vuole proprio spendere qualche termine di paragone allora si può pensare ai più oltranzisti Matmos quanto a Blevin Blectum straniata e che non sa cosa possa essere la melodia. DECADENZA ALLO STATO BRADO.” (Gianluca Polverari)

L’ORMA EDITORE
Presentazione dei “Pacchetti”, a cura di Marco Federici Solari Chianese, editore.
I “Pacchetti” sono i primi libri da chiudere, affrancare, e imbucare in una qualsiasi casella postale. Racchiudono le più originali, sconosciute, umane e quotidiane lettere dei massimi pensatori, artisti e uomini politici di tutti i tempi e riscoprono il gusto del dono implicito in ogni lettera di carta, a rischio estinzione in questi anni digitali. Libretti leggeri nella forma e nel prezzo, ma raffinati nell’estetica e nel contenuto, corredati al loro interno da un apparato di immagini in perfetta assonanza con il loro spirito.

22 AGOSTO | ore 21
XENOFILIA
Di Xenos Teatro
di e con Lorenzo Guerrieri
regia Lorenzo Ciambrelli
con Eleonora Gusmano
“Xenofilia” racconta la storia dell’ incontro tra Margherita e una creatura alata che la giovane, finita fuori strada in seguito a un incidente stradale, crede essere un alieno venuto dallo Spazio a salvarla. Margherita lo carica in macchina e lo conduce nella sua cameretta per inscenare con lui lo spettacolino che appaghi tutti i suoi sogni e i suoi capricci. La creatura geme, trema, sembra sperduto, scaraventato nel mondo come dal nulla. Margherita con lui può inventarsi un mondo su misura dei propri desideri. Vorrebbe educarlo, disciplinarlo e renderlo spettacolare per il suo pubblico. La creatura osserva Margherita, la decifra e ne impara la lingua, per poterle finalmente parlare e svelare così il vero motivo della sua presenza.
Un racconto surreale, onirico, grottesco.

28 AGOSTO | ore 21
MADLET – will i am shake speare
Di e con Riccardo Frattolillo
Non è un semplice Amleto, o un exAmleto, ma un PazzAmleto.
Un povero pallore gonfiato, principe di un guscio di noce, di un giardino in seme infestato dai rovi.
Non è un semplice spettacolo, o un tributo, ma una psicosi, un’ossessione, un’allucinazione, una trappola per topi. Oppure è solo uno scherzo: si avvelenano per scherzo.
Realizzato in occasione dei 450 anni dalla nascita di William Shakespeare.

29 AGOSTO | ore 21
DOVE METTERO’ I PIEDI? – affetta di isteria rivoluzionaria
Lettura dislessica per Goliarda Sapienza
Di e con Elisa Turco Liveri
Scrittrice, attrice, ballerina, figlia di anarchici: Goliarda Sapienza attraverso i suoi scritti ha messo in atto l’arte della rivoluzione. Amava fare l’attrice ma detestava il mondo falso dei colleghi attori; fu reclusa in carcere per furto, ma di Rebibbia descrisse la bellezza e “la libertà nella reclusione”, ma soprattutto la forza di una comunità ai margini. Percorso ad ostacoli per una danz’attrice, un tentativo di ricerca all’insegna della stonatura, della dislessia, dunque della rivolta, (quella non sbandierata e ostentata, la rivolta di chi sceglie lo sprofondamento nella propria natura che non aderisce, non può farlo, a nessuna altra “corrente”). Corpo e voce si muovono sempre sull’orlo di un precipizio, alla ricerca di una strategia di sopravvivenza, si muovono all’interno di un meccanismo che mette continuamente alla prova, impone la resistenza ad ogni passo. Resistere alle definizioni, alla gabbia delle parole, ai marchi di riconoscimento. Il pavimento dissestato dell’arena del Corviale è il punto partenza. Dove metterò i piedi? Il primo di una serie di ostacoli.

 

Rebibbia mette in scena “Un amore bandito”

Mentre Roma si tinge di rosso della calda estate, al teatro Golden è andato in scena “Un amore banditocon i detenuti di Rebibbia per la regia di Antonio Turco e la drammaturgia di Patrizia Spagnoli con una incantevole interpretazione del personaggio di Michelina di Cesare da parte dell’attrice Susy Pariante, che con Daniele ha reso la scena un luogo di amore. Carmine Crocco e Ninco Nanco, Cialdini e Garibaldi sono alcuni dei nomi di una storia che ha visto l’Italia unirsi ma ha lasciato il vuoto tra territorio e popolazione.

Il centro di drammaturgia penitenziaria di Rebibbia ha fatto un ottimo lavoro di studio e selezione dei testi, dai quali è facile comprendere la storia complessa e triste dell’invasione piemontese ai danni del regno di Napoli e del malcapitato re Franceschiello.

Un sud che come ci dice Antonio Turco in sole 4 regioni (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia) conta il settantotto per cento dei detenuti di tutta la penisola.
Quel sud che ha visto inerme portarsi via il suo oro e tutti gli strumenti industriali.
Così i popoli italici furono ‘liberati’ da un Eroe dei Due Mondi che era stato richiamato dai bagni penali, istituiti in Sud America da Napoleone.
Briganti uccisi e fotografati, morti per aver difeso la propria terra, la loro storia sarà in scena ancora il 15 luglio a San Lorenzo.
Il mio applauso va a chi il teatro lo porta in luoghi difficili e agli attori/detenuti che hanno giocato divenendo esempio di come la storia e il teatro siano materie necessarie alla libertà.

Eduardo Ricciardelli

A Roma il mese della cultura internazionale

Al via a giugno il primo mese della cultura internazionale. Un viaggio low cost intorno al mondo che fino al 4 luglio “porterà” romani e turisti in oltre 30 paesi. Per la prima volta infatti la Capitale ospita un cartellone unico che raccoglie circa 100 eventi organizzati da 17 Ambasciate e 32 tra Accademie e Istituti di cultura stranieri presenti in città.

Cinema, teatro, pittura, fotografia, musica, aperture straordinarie, corsi di calligrafia araba e russa. Sono oltre 80 gli eventi gratuiti di cui 25 tra conferenze, presentazioni di libri, laboratori, 32 mostre e 23 concerti. Otto gli appuntamenti dedicati al cinema e 5 al teatro. Il cartellone propone “Open Garden”, ovvero aperture straordinarie dei propri giardini, per le sedi di cinque istituti e accademie (neerlandese, scandinavo, austriaco, francese villa medici e tedesco villa massimo) ma anche open day di alcuni Istituti meravigliosi come quello di Norvegia.

Grande sinergia anche con le istituzioni di Roma Capitale come Casa del Cinema, MACRO, Museo di Roma in Trastevere, Biblioteche di Roma, Sala Santa Rita, Teatro dell’Opera e Teatro India che ospiteranno moltissimi degli appuntamenti in programma. A queste si aggiunge il teatro di Villa Torlonia che sarà il cuore degli eventi delle Ambasciate.

“È un programma multiculturale molto ricco che ci rende davvero fieri” dichiara l’assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Marinelli. “L’estate Romana apre nel segno dell’internazionalizzazione. Tutte le istituzioni hanno risposto con entusiasmo alla nostra chiamata, a dimostrazione della grande opportunità che queste realtà rappresentano per la cultura a Roma e per tutti i cittadini e i turisti. Attraverso questo cartellone si può compiere, stando a Roma, un giro intorno al mondo toccando quasi tutti i Continenti: dall’Asia, America Latina, Europa, Africa”.

“La collaborazione tra i soggetti che animano questo ricco calendario – aggiunge la Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo Silvia Costa – è un modello virtuoso e coerente con la natura multiculturale di Roma, e con la sua vocazione di leader tra le città metropolitane europee che deve passare anche dalla capacità di fare cultura sperimentando nuovi paradigmi, con l’obiettivo di costruire un’offerta originale e di qualità, per turisti e cittadini”.

Per il programma completo: www.culturainternazionale.it ; www.culturaroma.it