Quando ho aperto il libro di Leon De Winter la prima volta ricordo di aver pensato che, probabilmente era una cosetta così, “robetta da niente” mi son detta. Dopodiché ho cominciato a leggere e…non mi sono fermata finché non ho visto il fondo!!!
Credo di essermi già espressa riguardo quelli che io chiamo i “fenomeni letterari di massa”: spesso rifuggo queste osannazioni a volte plateali di prodotti editoriali, che diventano oggetto di culto di massa. Non so la sensazione è che divengano un prodotto di consumo, che non abbia dall’altra parte un reale fondamento critico.
Mariano De Simone, laureato in Fisica all’Università di Roma, è l’autore di Una rivoluzione a metà, edito dalla Iacobelli Editore nella collana Frammenti di Memoria, romanzo memoria della rivoluzione mancata che nel ’68 ha infiammato gli animi e regalato ideali alla gioventù italiana dell’epoca.
Cari miei come sono andate le vostre vacanze? Cosa avete letto nelle vostre escursioni al mare, in montagna, al lago o in collina o ovunque vi abbiano portato i vostri piedi e le vostre finanze? Io sono caduta su una spiaggia e lì mi sono stabilita, contornata com’ero di sabbia bianca, di acqua blu e di un sole quasi africano meraviglioso.
Devo ammetterlo, la mia conoscenza di Fabrizio De Andrè (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999) non risale affatto, come è successo per quasi tutti i miei coetanei, all’epoca della scuola superiore, quando Lui era ancora in vita e soprattutto era ancora in piena attività musicale. All’epoca ero ancora troppo poco matura e troppo presa da altro, anche musicalmente, per potermi lasciar incantare dalla poesia delle sue parole in musica.