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Teatro Argot Studio, la decima stagione per gli argonauti Panici e Frangipane con Marchioni, Germano e Arvigo

MArtePress

Nascosto in un condominio di via Natale del Grande a Trastevere, da 35 anni il Teatro Argot Studio indaga le profondità della scena teatrale contemporanea. Negli ultimi 10 a tenere il timone sono stati il figlio d’arte Tiziano Panici (nato e cresciuto sotto l’ala del padre Maurizio, fondatore dell’Argot) e Francesco Frangipane. I due direttori artistici hanno tenuto a galla il piccolo teatro nonostante le difficoltà, 50 spettatori alla volta, senza mai arrendersi, e continuano a stupire con una programmazione di grandissima qualità che tiene sempre desta l’attenzione del pubblico e degli operatori.

Per questa decima avventura, decidono di tornare alle origini, intitolando la stagione 2019/2020 “Argon(t)nautiche – Cronache del mondo sommerso”, sottolineando in questo modo il viaggio impervio e senza sosta che contraddistingue l’Argot: un viaggio difficile, a volte disperato, ma che ha come obbiettivo quell’introvabile Vello d’oro capace di guarire ogni tipo di ferita.

La stagione si contraddistingue per la capacità di alternare nomi di spicco e d’esperienza della realtà teatrale romana, come Vinicio Marchioni, Elena Arvigo, Elio Germano, Umberto Marino e Paolo Zuccari, a giovani proposte di sicura prospettiva che trovano nell’Argot un luogo ideale in cui farsi le ossa.

L’inizio di queste Argonautiche alza subito l’asticella: dal 3 al 6 e dal 10 al 13 ottobre prende vita il progetto della Trilogia dell’Essenziale: tre monologhi, indipendenti l’uno dall’altro, di drammaturgia contemporanea, scritti da Valentina Diana e diretti da Vinicio Marchioni, nell’interpretazione di Marco Vergani, con le idee sceniche, i costumi e la direzione artistica di Milena Mancini.

Harrogate min

Dal 30 ottobre al 3 novembre, va in scena Il dolore: diari della guerra, di e con Elena Arvigo, spettacolo tratto da Il DoloreQuaderni della guerra e altri testi di Marguerite Duras e da L’istruttoria di Peter Weiss. Si prosegue dal 5 al 17 novembre, con Harrogate di Al Smith, interpretato da Marco Quaglia e Alice Spisa, con la regia di Stefano Patti. Dal 19 novembre all’1 dicembre, si rinnova la storica collaborazione con il drammaturgo e regista Umberto Marino, autore di Molto prima di domani.

Continua nel migliore dei modi la programmazione con Settanta volte sette, spettacolo vincitore Teatri del Sacro 2019, di Controcanto Collettivo, in scena dal 5 al 8 dicembre, che affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Un appuntamento imperdibile per approfondire i percorsi della nuova drammaturgia under 35, che precede un altro lavoro di pari valore e dello stesso filone di ricerca: Sciaboletta, la piccola storia di un piccolo Re, monologo scritto diretto e interpretato da Alessandro Blasioli, a partire dalle grottesche vicende di Vittorio Emanuele III all’indomani dell’armistizio della Seconda Guerra Mondiale. Ad Argot dal 13 al 15 dicembre. Chiude il dicembre teatrale, L’indifferenza, di Pablo Solari con Luca Mammoli, Woody Neri e Valeria Perdonò in scena dal 19 al 21 dicembre.

Si riprende la programmazione nel 2020 con un progetto speciale: dal 4 al 16 febbraio Elio Germano e Omar Rashid presentano Segnale d’allarme | La mia battaglia In VR, trasposizione in realtà virtuale de La mia Battaglia, opera diretta e interpretata da Elio Germano e scritta con Chiara Lagani, regista e drammaturga della compagnia Fanny & Alexander. Immerso in una dimensione altra senza attori né scenografia, lo spettatore, attraverso e grazie le potenzialità del VR, sarà portato a piccoli passi a confondere immaginario e reale, in un racconto appassionato e appassionante dell’epoca storica in cui viviamo.

ELIO GERMANO

Dal 20 al 23 febbraio, Piccola Patria prosegue il sodalizio artistico di Lucia Franchi e Luca Ricci (compagnia CapoTrave) con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e Gioia Salvatori, interpreti di una pièce che riflette su uno dei fenomeni del nostro tempo: la frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di comprendere le reali necessità dei cittadini.

Dal 25 febbraio all’1 marzo si continua con un progetto di Teatrodilina, scritto e diretto da Francesco Lagi, Il bambino dalle orecchie grandi, con Leonardo Maddalena e Anna Bellato. Paolo Zuccari scrive, dirige e interpreta Toni, spettacolo in scena dal 3 all’8 marzo. Dal testo teatrale di Yasmine Reza, nasce Art di Riccardo Festa, dal 17 al 22 marzo. Michele Cesari, Marco Palange e lo stesso Riccardo Festa sono gli attori di una messinscena che ruota attorno ad un quadro – un’opera di arte contemporanea, concettuale. Si prosegue, dal 27 al 29 marzo, con My Place, un progetto di Qui e Ora Residenza Teatrale, con la regia di Silvia Gribaudi, in scena Francesca Albanese, Silvia Baldini, Silvia Gribaudi e Laura Valli.

La stagione chiude la sua programmazione, dal 7 al 10 e dal 14 al 17 maggio, con OVER – rassegna di teatro emergente, targata Argot Produzioni e Dominio Pubblico. Dopo il successo della scorsa edizione, la rassegna è animata da giovani talenti della scena ancora inesplorati, nuove intelligenze su cui scommettere per dare rinnovata vitalità al sistema del teatro italiano.

E poi ancora laboratori, festival e premi, per una stagione ricca di stimoli, in cui offrire agli artisti un luogo sicuro e familiare in cui crescere e sperimentare. Ancora una volta, dunque, il Teatro Argot Studio vuole essere protagonista, offrendo, nel suo piccolo, un punto di vista sempre fresco e interessante. Il viaggio nel mondo sommerso del teatro contemporaneo sta per cominciare.

Encyclopédie de la parole porta a Roma il suo Jukebox, ma i brani che “suonano” siamo noi

Un progetto che parte da lontano e che attraversa l’Italia alla ricerca di una specificità fono-linguistica, un processo che mette in gioco creatività di diversi paesi e giunge nella Capitale con la voglia di stupire. Jukebox_Roma nasce in Francia all’interno dell’Encyclopédie de la parole con la regia dell’autore e performer Joris Lacoste e la direzione artistica della drammaturga Elise Simonet. Il progetto viaggia di città in città e si plasma cercando di cogliere i discorsi, le voci e i suoni che le animano. Lo fa affidandosi a performer e drammaturghi locali (per l’Italia sono stati scelti Monica Demuru e Francesco Alberici) con l’aiuto di un gruppo di “raccoglitori di discorsi”, incaricati di scovare un archivio sonoro che rappresenti la città. Vale praticamente ogni cosa: chiacchiere rubate per strada, sul tram o al mercato, messaggi vocali su whatsapp, video virali sul web, trasmissioni tv e radiofoniche.

A ognuno di questi riferimenti sonori viene dato un titolo e creata una messa in scena con particolare attenzione per l’aspetto formale dell’estratto, più che quello contenutistico. Che sia il discordo d’addio di Totti al calcio, un comizio del Family Day, le urla di una venditrice di patate, la lallazione di un bambino, un video ASMR, l’introduzione del telegiornale o un brano di Radio Maria, ci si concentra sul come “suonano” questi discorsi, piuttosto che su quello che dicono, e in ciò la fenomenale capacità vocale della Demuru, unita alla sua mimetica espressività attoriale, è senz’altro la scelta più giusta.

jukebox

Compiuto questo travagliato processo di preparazione, ricerca, scrittura e messa in scena, ci spostiamo al festival Short Theatre, appena conclusosi, dove questi piccoli monologhi sono stati performati dalla Demuru con l’originale meccanismo del Jukebox, in cui il pubblico sceglie, come da un menu alla carta, i brani che l’attrice dovrà riprodurre. Una trovata che crea una drammaturgia variabile, che offre all’intera performance la possibilità di essere sempre diversa da se stessa, in quanto è il pubblico stesso a selezionare non solo l’ordine delle tracce ma anche quelle che allo scadere dei 45 minuti non verranno scelte, rimanendo fuori dallo spettacolo. Ogni performance è unica, ciò che resta sempre fisso è la qualità della scrittura e il talento a tutto tondo della performer, che canta, interpreta, imita e sfrutta tutto lo spazio a sua disposizione con movimenti esasperati e grotteschi. E fa ciò seguendo la regola aurea della varietà sonora: incredibile il modo in cui questi oltre trenta personaggi abbiano tutti non solo un proprio modo di parlare (un accento, una cadenza, un difetto di pronuncia), ma compongano con le loro parole (o con dei semplici versi in certi casi) una partitura sonora specifica che la Demuru interpreta seguendo più la sua formazione canora che quella attoriale.

Jukebox_Roma è una delle proposte migliori del festival diretto da Fabrizio Arcuri e Francesca Corona. Uno spettacolo/performance che sorprende in continuazione lo spettatore, lo incuriosisce, lo rende partecipe senza mai esagerare, lo fa divertire nella continua ricerca del riferimento all’attualità (Totti, Cucchi, Marcello Fonte e tanti altri ancora), lo stuzzica con una visione della contemporaneità lucida che scandaglia situazioni piccole e marginali, così come rilevanti e popolari. Insomma, è uno spettacolo vivo, che parte da un’idea semplice, una ricerca formale potenzialmente fine a se stessa, ma giunge molto oltre. Una performance che ha le semplice pretesa di farci sapere come parliamo, o meglio come “suoniamo”, ma, in verità, ci racconta come siamo.

KEEPON LIVE FEST 2019 – X edizione, 12-13 SETTEMBRE

È all’eco-sostenibilità ambientale che per il suo decennale si vota il KeepOn LIVE FEST, il meeting italiano dei Live Club, Festival e della musica dal vivo, che si terrà a Roma il 12 e il 13 settembre presso ‘Na Cosetta estiva / SNODO (via del Mandrione, 63). 

La due giorni sarà dedicata allo stato di salute della musica dal vivo italiana, per la quale – secondo i dati divulgati recentemente da SIAE – il 2018 ha segnato un vero boom: +5,6 % il prezzo medio unitario dei biglietti, +12% di ingressi, + 18,26% la spesa al botteghino e +17,28% la spesa del pubblico. All’interno di un momento fondamentale per il settore, il KeepOn LIVE FEST anche quest’anno ha l’obiettivo di esprimere la voce dei professionisti della musica dal vivo.

Organizzato dall’Associazione di Categoria KeepOn LIVE, in collaborazione con Doc Servizi, ’Na Cosetta estiva, iCompany e shesaid.so, il meeting ospiterà esibizioni musicali, panel e dibattiti su temi caldi del settore: estero, data collecting e open club, legalità, sicurezza, mercato dei live, social media marketing, promozione eventi e festival, sostenibilità, raccolta dati, così come sessismo, omofobia e bullismo in ambito musicale, in collaborazione con shesaid.so e IndiePride. Attesi anche ospiti internazionali, tra cui Audrey Guerre di Live DMA che interverrà sul tema dei bandi europei per sostenere i locali di musica dal vivo (giovedì 12 settembre, ore 17), e Marc Wohlrabe(Clubcommission, Germania) e Juliette Olivares (Live DMA) che, insieme a Silvia Tarassi (Assessorato alla Cultura del Comune di Milano), affronteranno il tema del data collecting, fondamentale per avere voce con le istituzioni europee (giovedì 12 settembre, ore 18).

Tra le novità più rilevanti di questa decima edizione, i panel istituzionali dedicati alla proposta di riconoscimento della categoria inoltrata al Ministero(giovedì 12 settembre, ore 16) e alle differenze/difficoltà territoriali sulla gestione dei live, una vera e propria battaglia portata avanti dall’associazione. Non solo questo, ma anche la presentazione dell’Open Club Day, strumento di riconoscimento e facilitazione sul proprio territorio, e il tavolo sulla mental health: stress cronico, depressione, privazione del sonno cui sono soggetti i lavoratori del circuito live (giovedì 12 settembre, ore 19).

Ma in tutto questo non poteva mancare la musica. In chiusura della prima giornata, dalle 21.30 in poi di giovedì 12 settembre verranno premiati i vincitori della KeepOn LIVE PARADE, la classifica realizzata dai direttori artistici del circuito: La Rappresentante di Lista (BEST LIVE), Auroro Borealo (NEW LIVE) e Walter Celi (BEST PERFORMER). Apriranno la serata l’artista Ginevra, alla quale KeepOn ha conferito un premio speciale all’interno del contest “Musica Da Bere”, e il duo Punto.exe, vincitore del contest “Sicurezza stradale in musica” promosso da Anas.

Venerdì 13 settembre si inizia con la conferenza stampa di Linecheck Music Festival & Meeting (ore 11.30), per proseguire con i confronti tra le agenzie di booking e i direttori artistici per la definizione di un’etica della musica dal vivo (ore 15). Alle 16 poi spazio a SIAE che gestirà un incontro sul POP (Portale Operatori Professionali) e la semplificazione digitale. Dalle 21.30 in poi gran finale con le esibizioni degli artisti selezionati dai locali romani aderenti a KeepOn LIVE: Mannaggialcardinale (Sparwasser), Luca Carocci(‘Na Cosetta) e Marilisa Ungaro (L’Asino che vola).

Il KeepOn LIVE FEST è amico dell’ambiente grazie alla collaborazione con Amico Bicchiere, il bicchiere in polipropilene (PP) personalizzabile, infrangibile, riutilizzabile e riciclabile, e con Ecozona Iberian, il sistema di distribuzione dell’acqua che abolisce le bottiglie in PET. Insieme a Mare Vivo, associazione ambientalista che dal 1985 si batte per la difesa del mare e delle sue risorse, verrà stilato inoltre un vademecum per rendere ecosostenibile qualunque festival, classificandolo attraverso un sistema di stelle marine, similmente a quanto accade nel settore alberghiero (Stars & Rating). Tra i partner “green”, anche Plasticad’A-mare, eco-festival plastic free che si è concluso l’8 settembre al Porto Turistico di Roma. 

L’evento sostiene anche l’azione di shesaid.so, rete globale di donne che lavorano nel settore musicale che mira alla creazione di un ambiente di lavoro collaborativo, creativo e positivo. La rete di shesaid.so conta migliaia di membri in tutto il mondo ed è attenta ad ascoltare le esigenze e difendere i diritti delle professioniste a tutti i livelli e in tutti i campi dell’industria musicale, nell’ottica del raggiungimento di un migliore bilanciamento di genere.

Nel 2018 KeepOn LIVE si è trasformato da circuito in associazione di categoria esclusivamente dedicata alla musica dal vivo. L’associazione, indipendente, apolitica, apartitica e aconfessionale, raggruppa gli operatori, i locali e gli enti che ospitano musica dal vivo. Lo statuto prevede che l’associazione promuova il valore della produzione musicale, prevalentemente autonoma e indipendente, della musica originale italiana dal vivo, per favorire il pluralismo della produzione culturale, e che salvaguardi e sviluppi la diffusione della musica senza esclusione di genere, con particolare attenzione al lavoro degli artisti in Italia e all’estero.

Al KeepOn LIVE FEST parteciperanno tutti gli stakeholder della filiera della musica live.

“La Luna di Collins, le lune di Roma” L’Apollo 11 e la Città Eterna, 50 anni dopo l’allunaggio

Il prossimo 20 luglio ricorre il 50° Anniversario dallo sbarco del primo uomo sulla Luna. Il 20 luglio 1969 l’Apollo 11, atterrando nel Mare della Tranquillità, condusse gli astronauti su un nuovo mondo, un mondo extraterrestre.

Tre gli eroi di quella leggendaria avventura, Neil Armstrong, Edwin Aldrin e Michael Collins, che hanno rappresentato il genere umano in una delle imprese più grandi della storia.

Per Roma questo anniversario ha un sapore speciale. Michael Collins, pilota del modulo di comando dell’Apollo 11, oggi 89enne, è nato proprio nella Capitale il 31 ottobre 1930 in Via Tevere 16 dove, tempo fa, è stata affissa una targa commemorativa. Un legame dunque, quello tra Roma e la Luna, incredibilmente forte, eppure quasi sconosciuto: davvero pochi romani sanno che uno dei più grandi protagonisti della sfida dell’uomo allo spazio è nato in questa Città.

A rendere la storica ricorrenza ancor più unica ci penserà proprio la Luna. La sera del 16 luglio, a cinquant’anni esatti del lancio dell’Apollo 11, il nostro satellite ci regalerà un’affascinante eclissi parziale, perfettamente visibile dall’Italia

Cogliendo questa imperdibile occasione e da un ‘idea di Paolo Masini e Gianluca Masi, “Romabpa – Mamma Roma e i suoi figli migliori”, il “Virtual Telescope Project” e “RomAstronomica – Sotto lo Stesso Cielo” vogliono regalare ai romani un evento speciale dedicato alla Luna, alla storica missione dell’Apollo 11 e all’illustre romano Michael Collins. 

Il 16 luglio, a partire dalle ore 21:30, sarà possibile osservare la Luna in eclissi al telescopio, grazie agli strumenti che verranno installati per l’occasione sul ponte Fabricio, all’isola Tiberina,  affaccio tra i più suggestivi del mondo, che si trasformerà così per una sera in un belvedere ideale puntato sul satellite terrestre. Esattamente 50 anni dopo il lancio dell’Apollo 11, la Luna offrirà questo spettacolo unico, quasi consapevole della storica ricorrenza. L’eclissi verrà trasmessa in diretta streaming su https://www.virtualtelescope.eu, attraverso le tecnologie del Virtual Telescope, permettendo a tutto il pianeta di unirsi alla Città Eterna per l’evento.

Il 20 luglio, in concomitanza con il 50° Anniversario dell’Allunaggio, grazie alla collaborazione con  l’Isola del Cinema, verrà proiettata una video installazione che ci accompagnerà dalle 23 fino alle luci dell’alba, in un percorso affascinante e coinvolgente. Dall’atterraggio sulla superficie lunare alla storica visita di Collins a Roma, grazie alle riprese messe a disposizione dall’Istituto Luce, fino alle  preziose fotografie della Luna nel cielo della Capitale realizzate dall’astrofisico e fotografo Gianluca Masi. Immagini e filmati si alterneranno a frasi e citazioni emblematiche dei protagonisti, poesie e canzoni dedicate alla Luna.

“Vogliamo onorare insieme una missione epocale ed uno dei figli migliori della Città. Lo vogliamo fare da un luogo simbolico nel cuore di Roma, accostando immagini, poesie e scorci che solo la Città Eterna riesce a regalare. L’obiettivo dell’iniziativa è che tutti possano godere di questo spettacolo, romani e turisti, in maniera libera e gratuita. Una vera festa alla Luna, ricordando una delle più grandi imprese dell’uomo, che ha portato sul nostro satellite anche il nome di Roma” spiegano Paolo Masini, Presidente di “Roma Bpa Mamma Roma e i suoi figli migliori”, e l’astrofisico Gianluca Masi, Responsabile scientifico del “Virtual Telescope Project”, ideatori del progetto.

Il promo dell’evento è disponibile su: https://youtu.be/i__uyUpO9m8 e sarà trasmesso nel circuito delle metropolitane di Roma  grazie a Telesia. 

L’evento è realizzato grazie alla collaborazione con Isola del Cinema, Istituto Luce, Archivio dei beni sonori ed audiovisivi del Mibac, Legamon e con il Patrocinio del Municipio Centro Storico e dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia.

La band rivelazione del 2019: I Hate My Village a Villa Ada

Irene De Marco

Gallery a cura di Irene De Marco

Gli I Hate My Village sono sicuramente tra i gruppi rivelazione del 2019. {gallery}2 luglio I Hate My Village{/gallery}

Il progetto nasce dall’incontro tra Fabio Rondanini alla batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri) accomunati dalla passione per la musica africana e dall’esigenza di dare voce alla loro ricerca del “groove perfetto”. Vede la partecipazione di Alberto Ferrari (Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle) andando a comporre una “super-formazione” che comprende quattro tra pesi massimi dell’attuale scena italiana. Il 18 gennaio è stato pubblicato l’omonimo album “I Hate My Village” per La Tempesta International, seguito dal primo singolo, intitolato “Tony Hawk of Ghana”. L’album è stato ristampato per cinque volte e tutte e cinque le volte le copie sono state vendute alla velocità della luce. Ma quelli del disco non sono stati gli unici sold out registrati dalla band: la prima parte del loro tour è stata costellata da una serie di “tutto esaurito” che hanno contribuito a confermare la grande attesa riservata alla band da ogni parte d’Italia.

Appena pubblicato il videoclip di “Tony Hawk of Ghana” per la regia di Giorgio Testi (Blur, Rolling Stones, Pixies, Afterhours) e con le animazioni di Donato Sansone (Afterhours, Subsonica e Verdena).

Dopo la release del loro primo, omonimo, album in versione vinile di cui sono esaurite in breve tempo 5 ristampe e un tour quasi completamente sold out, è ora disponibile la versione cd/digitale, arricchita da 4 bonus track che usciranno anche singolarmente con il titolo “I Hate My Bonus Tracks” su tutte le principali piattaforme di streaming online.

La caldissima estate di Scuderie MArteLive e dei suoi buskers

Fabrizio Orsini

L’estate è cominciata ed è già una delle più calde di sempre, così asfissiante che verrebbe voglia di barricarsi in casa e non uscire più. Per fortuna c’è Scuderie MArteLive, il collettivo multi-artistico più grande di Italia, che continua a offrirci ottime ragioni per scendere in strada e animare le città. 

Oltre 10 festival dedicati ai buskers e all’arte in generale invaderanno la provincia romana e toccheranno anche il Molise, tutti eventi rigorosamente gratuiti in cui le arti si mescoleranno, permettendo al pubblico e ai turisti di fruire liberamente di spettacoli sorprendenti.

Scuderie MArteLive, in linea con il concorso nazionale MArteLive di cui è un vero e proprio spin-off operativo, seleziona da anni artisti in numerose discipline, offrendo loro la possibilità di esibirsi in festival ed eventi su tutto il territorio nazionale.

Dopo il successo dei primi eventi ad Anguillara Sabazia e al Castello di Santa Severa, dove si è tenuto un vero e proprio incontro “al vertice” tra istituzioni e festival del settore, centinaia di artisti e buskers sono pronti a partecipare attivamente a manifestazioni pensate per toccare luoghi di provincia e di periferia, solitamente distanti da eventi di cultura e di arte. Teatro, circo contemporaneo, danza,  musica, arte visiva, cortometraggi, poesia: sono queste le discipline artistiche di cui il pubblico potrà godere nei prossimi, caldissimi mesi.

TolfArte

Si parte con una rassegna prevista per tutti i weekend di luglio a Civitavecchia: ARTE… in centro. Mentre il 12 e il 13 luglio alla Galleria Mitreo di Roma c’è l’atteso ritorno del Corviale Urban Lab: una ricchissima due giorni tra mostre d’arte, fotografia e artigianato artistico, concerti, spettacoli, eventi di live painting, reading letterari, poesie nel quartiere e laboratori. Il 20 luglio è il turno di ArteInSigna a Segni, in provincia di Roma: buskers e artisti di strada in un evento unico.

Tanti ancora i festival di agosto, eventi essenziali non solo per i residenti, ma anche risorse per lo sviluppo turistico del luogo. In primis, dal 1 al 4 agosto, la XV edizione di TolfArte: il Festival Internazionale dell’Arte di Strada e dell’Artigianato Artistico dai numeri record, che in 4 giorni richiama a Tolfa, nell’Alto Lazio, più di 60.000 spettatori e performer da tutto il mondo. Spazio anche al Molise con la manifestazione Arte in Strada che si terrà il 9 agosto a Mirabello Sannitico (Cb). Il 22 e il 23 agosto è previsto il grande ritorno del Carpineto Romano Buskers Festival, che con l’importante celebrazione di questa XXX edizione si conferma il secondo festival d’arte di strada più antico d’Italia. A settembre si saluta l’estate con la XI edizione di Buskers in Town, il busker festival metropolitano ormai habitué del quartiere romano di Centocelle, che si terrà dal 27 al 29 settembre. Un vero e proprio punto di riferimento per l’arte di strada a Roma, capace di trasformare in un enorme palcoscenico una delle periferie più popolate d’Italia.

Ma non finisce qui, Scuderie MArteLive continuerà imperterrita nella sua attività di selezione e valorizzazione di artisti, che in questo 2019 culminerà dal 3 all’8 dicembre all’interno della Biennale MArtelive, dove si terranno le finali del concorso nazionale. L’occasione perfetta per individuare nuovi talenti in ben 16 discipline, artisti che saranno al centro dei prossimi progetti, eventi e festival targati Scuderie MArteLive.

Un approccio orientato alla varietà, alla qualità e all’originalità dell’offerta proposta: sono queste le carte vincenti che stupiscono il pubblico, anno dopo anno. Segnatevi, dunque, le prossime date sul calendario: l’estate di Scuderie MArteLive è appena iniziata!

L’arte di strada al Castello di Santa Severa – Tutte le foto

Dal 6 al 9 giugno nella splendida cornice del Castello di Santa Severa (Roma) si è svolto un grande evento gratuito dedicato all’Arte di Strada: un settore importante dello spettacolo dal vivo che negli ultimi anni tra danza, musica, giocoleria e arte circense ha conquistato il pubblico italiano all’interno di varie tipologie di manifestazioni tra cui gli amatissimi Buskers festivals.

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17-22 giugno: Corviale e Laurentino 38 al centro della mostra FLOWING CITIES

Luis Do Rosario

Latitudo-Art Projects e l’Accademia di Belle Arti di Roma presentano la mostra Flowing Cities, doppia personale dedicata agli artisti Yves Mettler Patricia Geraldes nell’ambito della piattaforma internazionale Magic Carpetsseconda edizione, dal 17 al 22 giugno 2019 negli spazi espositivi dell’Accademia, e l’installazione di Patricia Geraldes visibile fino al 27 giugno nella Piazza Ferro di Cavallo.

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Con Dominio Pubblico gli artisti Under 25 prendono il volo

Dominio Pubblico

“Tu, solamente sollevati”: sembra il verso di un qualche poeta, di quelli che piace citare un po’ a caso sui social network. Invece si tratta del nuovo assonante claim di Dominio Pubblico_la città agli Under 25, il festival multidisciplinare che da sei anni ormai fa parte integrante della vita culturale della Capitale e che tornerà ad animare gli spazi del Teatro India per due weekend consecutivi dal 14 al 23 giugno. In accoppiata con l’hashtag #sollevatidp19 e alla struggente grafica disegnata dalla street artist Alessandra Carloni, che raffigura un gruppo di mongolfiere in volo sopra la città, la metafora scelta dalla giovanissima direzione artistica under 25 per questa nuova edizione è quanto mai lampante. Citando le parole del direttore artistico Tiziano Panici: “Elevarsi è una condizione naturale per l’uomo propria non solo dello spirito e del pensiero.(…) Questo desiderio, soprattutto da giovani, ci spinge a sollevarci e a puntare verso il cielo per riuscire a trovare la propria strada, cercare di vedere le cose con più distacco e maggiore nitidezza, qualità propria delle grandi altezze”. Sollevarsi dunque, planando sopra il pantano di un paese sempre più inviso all’arte e alla cultura, elevandosi oltre le difficoltà che a volte sembrano insormontabili, soprattutto per quei giovani che fanno fatica a vedere con chiarezza il loro futuro.

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