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Tag: Recensione Principale

JUNO, regia di Jason Reitman

CINEMA- Da sempre il cinema ha aperto le porte delle emozioni, toccando svariate volte i problemi più quotidiani. Rapporti omosessuali, paure, dipendenze e gravidanze inaspettate, spaccati di vita che una volta erano impossibili da raccontare. Se, poco tempo fa, era stata la Commedia “Molto incinta” a regalarci delle deprimenti risate ora tocca alla pellicola rivelazione dell’anno, ovvero “Juno”. Juno (una bravissima Ellen Page) ha una pipa in bocca, siede su una poltroncina di un improvvisato salotto in mezzo ad un prato e comunica al suo compagno, con finta indifferenza, che è in dolce attesa.

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E la Divina Commedia si fece Musical

Milano – Dopo il debutto romano del 27 novembre 2007, coronato dal successo di 45 repliche e oltre 100 mila spettatori, sbarca a Milano al Palasharp di via Antonio Sant’Elia, senza l’ausilio di barche di carontiana memoria, La Divina Commedia. L’opera. Lo spettacolo, come si intuisce dal titolo stesso, è ispirato all’omonima opera dantesca, tornata recentemente all’attenzione del grande pubblico grazie alle ormai “mitologiche” letture televisive di Benigni.

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Jacopo Reali, Fuori di qui

LIBRI- “Vi sembrerà di sentire una storia che, in un certo senso, assomiglia a un dramma teatrale, suddivisa in capitoli come atti di una tragedia. Ma gli atti hanno una durata, un filo logico, un’evoluzione e un finale. In questa storia no…”
Fuori di qui è la storia di Jesus, ragazzo ribelle e scontroso dallo strano nome, orfano di madre, che scivola lentamente ed inconsapevolmente verso una spirale di violenza e vendette senza precedenti, e tutto per amore di una ragazza, Gaia, e di una adolescenza vissuta tra mille problemi: dall’accettazione degli altri, alla droga, dall’amore all’odio.

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Tutta la Vita Davanti, regia di Paolo Virzì

Partiamo dal presupposto che questo film va odiato e amato allo stesso tempo: alcune scene ci appaiono troppo romanzate e altre così realiste da farci venire una morsa allo stomaco. Eppure Tutta la Vita Davanti, l’ultima fatica di Paolo Virzì, ci spinge vorticosamente all’interno di emozioni vive e palpabili.
Ci fa ridere, sognare, arrabbiare e, infine, anche commuovere.

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“Prego, s’accomodi! Isetta”: mostra sulle Bubbles Car

[DESIGN] 

Lunga solo 2,28 metri e larga 1,38, davvero tonda e si apre così: un’unica porta frontale che tira dietro di sé il volante!
Parliamo di Isetta, un progetto Italiano che segnò l’apice del fenomeno delle Bubblecars.
L’invenzione dell’Isetta si deve alla fantasia di Ermenegildo Preti, l’ingegnere che ideò la piccola auto e alla lungimiranza dell’industriale italiano Renzo Rivolta.

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Giordano Aterini, Un soldo per le tue paure

 

LIBRI- “Il primo fu il formicolio. […] Il secondo fu lo stridio. […] Il terzo fu il respiro. […] Il quarto fu il dolore. […] La quinta fu la paura. […] Il sesto fu il terrore. […] E dopo che strisciò il formicolio, dopo che salì lo stridio, dopo che il respiro mancò e che venne il dolore, dopo che la paura marciò e che lo travolse il terrore, dopo tutto, tutto venne spazzato via dall’ossessione.”

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Moleskin_ Penelope

CD MUSICA- Il nome del gruppo richiama immediatamente il leggendario taccuino che ha custodito schizzi, storie e suggestioni prima che diventassero immagini o frasi di opere famose. Sì, certo… manca la vocale finale, ma mi piace pensare ai Moleskin come un gruppo semplice e lineare, proprio come quel taccuino nero: essenziale nelle forme, ma dai contenuti spesso preziosi e privati. I Moleskin chiedono permesso con un disco intitolato “Penelope”, copertina verde e grafica essenziale, quasi a voler accostarsi al pubblico senza prepotenza, alla ricerca di qualcosa di bello ma non per forza graffiante.

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Pane_ Testamento

CD MUSICA- Da quando in Italia è finito il mercato nero e le ristrettezze del periodo bellico, non era mai successo che col pane ci facessero pure i dischi, ecco perché il vinile è finito in soffitta.
La gente riesce con un po’ di sforzo a non rimpiangere più quel plasticume forse proprio perché i repubblicani, forti della nuova Costituzione, dai tempi del boom non ci hanno fatto mancare il pane ed i giochi circensi, laddove per circensi si intendono quei caroselli che si consumano in parlamento quando crolla anticipatamente una legislatura e che ci fanno pensare: “E’ proprio vero, Tutta la dolcezza ai vermi!”.

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Il gioco della sensualità catturato dall’Arte

[ARTI VISIVE]
La sensualità è da sempre fonte di ispirazione per le arti e la cultura di popoli ed uomini: differenti epoche per differenti concezioni del termine.
Sensualità è musica, è la voce liquida di Jobim, espressione della onirica bossa nova brasiliana di Garota de Ipanema e Águas de março, è il tocco di jazz di Miles Davis, è la profondità di Amy Winhouse, è la distorsione altalenante di Babe I’m gonna leave you dei Led Zeppelin.

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Amèlie Nothomb, Nè di Eva nè di Adamo

LIBRI- Accade talvolta, fra coloro che praticano il mestiere della narrazione, di cedere all’istintuale pulsione di servirsi della propria storia per appagare l’esigenza di raccontarne una. In questi casi l’esito è quanto mai incerto, e l’effetto altrettanto rischioso: nondimeno capita che il reale dipanarsi degli eventi si carichi di una valenza romanzesca tale, che il solo avvalersi della testimonianza di qualsiasi

furor poetico, lungi dall’apparire un patetico cedimento alla memoria, si impone come il naturale corrispondere alla vanità dell’arte. Non nuova a questo esercizio, Amélie Nothomb anche per questa sua ultima pregevole opera rovista con mano compassata nell’errabondo bagaglio del suo vissuto.

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