Che cosa grottesca!
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Considerare accettabile l’indecenza di espressioni volutamente sbracate non è impossibile, ma almeno innaturale per le menti lineari orientate verso i modelli canonici del bello, del chiaro e del giusto. Parliamo dell’astrusità del grottesco come categoria estetica, un genere “degenere” o forse, in un prossimo futuro, un “trattamento” che si dovrà riservare, per legge, ai più disparati testi, dal comico al tragico, esaltandone gli aspetti goffi e bizzarri, proprio per restare fedeli allo spirito delle epoche sfatte che ci attendono.