Poi ci sono quelli che semplicemente lo ripropongono. Non si sa mai, metti che qualcuno si dovesse dimenticare dei 60s.
Lascio a voi scegliere il grado di fascinazione di cui sono stati vittima i salernitani
The Bidons nel partorire il primo disco autoprodotto,
Granmakiller!!!, basta che non vi lasciate prendere in giro dal loro nome.
Che vogliono fare gli spiritosi lo si capisce non solo dall’iconografia che si portano dietro, ma soprattutto dalle cover che hanno infilato nel disco. Particolarmente legati al ’65, infatti,
The Bidons riesumano “Night Time” di quei mattacchioni degli statunitensi The Strageloves (sì, quelli di “I Want Candy” che si spacciavano per pastori australiani prestati ai palchi) e “Be a Caveman” degli australiani (veri) Avengers, da non confondere con quelli punk.
Simpaticherie a parte,
Granmakiller!!! offre una panoramica di come la band vede il buon vecchio garage, compreso anche un certo Lo-Fi che aiuta a mantenere il profilo. Niente di nuovo (è insito nel proporsi di suonare garage anni ’60), ma la rinfrescata che propongono
The Bidons è piacevole: efficace nell’accelerare e rendere dinamico ogni passaggio – nelle cover – capace di centrifugare semplicità, energia trascinante, riff di sicuro impatto e interessanti sfumature vocali – nei loro pezzi. Otto tracce che scorrono velocemente, in cui si strizza l’occhio ai The Dream Sydicate, ai The Seeds ma ancora più vicini a The Cramps per i chiari riferimenti rockabilly. Una ventina di minuti scarsi per non pensare a problemi e muovere il bacino. Quello per cui nasce il rock.
Perché chiedere altro?
TRACKLIST:
1. Out of my brain
2. Too much fun
3. 2009
4. Night time
5. Wolves of Saint August
6. Granmakiller
7. No!
8. Be a Caveman
The Bidons sono:
Albino Cibelli, voce
Nico Plescia, chitarra
Elia Prisco, chitarra
Ezio Marinato, basso
Giovanni Schirru, batteria
http://www.myspace.com/thebidons Emiliana Pistillo