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Fotografandoci: questa è l’Italia

Fotografandoci1

[ARTI VISIVE]

Fotografandoci1ROMA- Dal 20 ottobre il complesso del Vittoriano ospita la mostra Fotografandoci – 60 anni di vita italiana nelle immagini ANSA, un evento organizzato dalla principale agenzia di stampa nazionale, la quale ha selezionato le foto qui presenti tra gli oltre 4 milioni di immagini depositate nei suoi archivi.

La mostra, visitabile fino al prossimo 11 dicembre, è stata organizzata attraverso un percorso espositivo che ripercorre gli ultimi 60 anni della storia italiana, un itinerario fatto di immagini che raccontano politica, fatti di cronaca, eventi culturali e sportivi davvero coinvolgenti. Palmiro Togliatti, Brigitte Bardot, Sofia Loren, Massimo Troisi e Giulio Andreotti sono i nomi di alcuni dei protagonisti della nostra storia moderna che in queste immagini viene raccontata.
Le foto dei corpi senza vita di Benito Mussolini e Claretta Petacci deposti nelle loro bare aprono la serie degli anni ’40, la guerra non è solo un brutto ricordo attaccato al volto di chi l’ha originata, ma costruisce la povertà delle famiglie decimate dalla povertà e dai combattimenti al fronte. Scene di vita quotidiana si alternano a fotografie che ritraggono politici come De Gasperi impegnati nella fase della ricostruzione post-bellica, dove spicca lo spoglio delle schede sul referendum in cui l’Italia ha scelto la Repubblica.
Gli anni ’50 sono quelli della nascita della televisione e dei primi programmi presentati dalle “signorine buonasera”, come la Nicoletta Orsomando, a cui fanno seguito gli anni ‘60 e il cinema d’autore, iniziati dalla bella vita di Anita Ekberg che con il suo fascino nordico viene immortalata nella famosa scena d’acqua alla Fontana di Trevi.

Scene di vita quotidiana, prove di svago nei primi concorsi di bellezza e poi le contestazioni e le stragi degli anni di Fotografandoci3piombo, il corpo di Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse e trovato in via Caetani, davanti agli occhi increduli di passanti e giornalisti. Immagini crude e significative di un’Italia che cresce in numero, immagini in bianco e nero che raccontano il nostro passato e arricchiscono il bagaglio storico-culturale che ci portiamo dietro e che concorrono a formare una parte fondamentale della nostra identità.
E poi gli anni ’80 contrassegnato da foto a colori che ritraggono l’attentato a Giovanni Paolo II e conclusosi con la caduta del muro di Berlino nel 1989, evento rappresentato nell’immagine in cui cade il primo pezzo di muro, simbolo dell’ostacolo all’Europa unita.
Seguono gli anni ‘90 e le foto dei Mondiali di Calcio in cui l’Italia arrivò terza e poi le immagini tristi e crudeli degli attentati ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i quali da anni erano impegnati nella lotta contro la mafia. Agli stessi anni appartiene anche il terremoto che ha colpito Marche ed Umbria e l’arrivo di un imprenditore in politica, il Presidente dell’allora Fininvest Silvio Berlusconi.
Si giunge così ai giorni nostri, il primo decennio del 2000 con la morte di Luciano Pavarotti, l’attentato alle Torri Gemelle, le guerre in Iraq, la vittoria dell’Italia ai Mondiali di Calcio in Germania, il terribile terremoto che ha devastato L’Aquila e le rivoluzioni nei paesi arabi ancora in corso.
Una mostra da vedere, una raccolta di foto da spulciare una ad una, per immaginare di esserci ancora o di vivere certi momenti che resteranno solo immagini per i più giovani.

Eva Di Tullio

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