ROMA- Parole, immagini digitali e su tela, musica: non manca proprio niente il 23 ottobre al Faenas Cafè. Realizzata da Expolive Project, la serata è un grande calderone in cui buttare tutto ciò che, tra parole e colori, si fa assaporare senza stridere troppo.
Il Festival della Letteratura di Viaggio di Roma è arrivato alla sua terza edizione e dedica quest’anno l’intera rassegna ad un approfondimento storico geografico sul Vicino Oriente.
Non conoscevo Erri De Luca se non di fama “nominale”. Nella mia immensa ignoranza, che non esito a riconoscere ogni volta che ho il piacere di entrare dentro una libreria, avevo visto i suoi libri negli scaffali, ma mai (chissà perché?) mi era venuto in mente di sfogliarne uno. Pecca di superficialità. O forse di misconosciuto snobismo.
“Ma come ammettere con te stessa che l’uomo che hai creduto di scegliere tra tutti vuole soltanto distruggerti?” Donne che soffrono. O che rinunciano. Ma che restano donne nel profondo e sanno comunque dare se stesse alla vita, all’Amore. Il nuovo romanzo di Angeles Caso, Controvento, edito dalla Marcos y Marcos, Premio Planeta 2009 è tutto incentrato sul coraggio delle donne.
In tema di calcio, la letteratura si è fatta sentire più e più volte. Da sempre il gioco del calcio rappresenta per il genere umano (e non sempre e solo maschile) un’attrattiva senza precedenti, sia per le insite qualità aggreganti che lo contraddistinguono, sia per l’innegabile coinvolgimento emotivo e fisico che implica, ragion per cui spesso è stato argomento letterario e non solo di manuali tecnici.
Un nome, una garanzia. C’è chi lo ha definito degno successore italiano del francese Daniel Pennac. Chi lo accosta (errando) al Baricco nostrano. Chi semplicemente lo prende così com’è e ne capisce la genialità.
Non ho mai dato peso alle illazioni che circolano da sempre sul famoso autore di Alice nel Paese delle Meraviglie. Forse non ho mai voluto credere che una favola così bella, nata da una mente geniale, possa essere stata il frutto di un interesse insano per delle giovinette.
Geniaccio ironico del male, ma non solo, Andrea Camilleri, classe 1925, è attualmente uno degli scrittori italiani della vecchia scuola ancora in vita più letti dagli italiani e non solo.
Ed è parafrasando la canzone di un ben noto dissidente della musica italiana (o perlomeno lo era ancora allora – 1990, Renato Zero n.d.r.), che vado oltre la dispensa concessami da queste pagine e incorro nelle ire mediatiche del Direttore finendo per parlare dell’unica cosa di cui avevamo decisamente deciso di tacere: l’abominevole Festival di Sanremo 2010.
Non avevo mai letto il famoso romanzo di J. D. Salinger, Il giovane Holden. Lo avevo comprato, annusato un po’ e poi messo da parte, in attesa del giorno in cui sarebbe arrivato il momento giusto per leggerlo.