Ebbene si, è da tanto tempo che ve lo diciamo: il martedì da Maggio acquisisce tutto un altro senso. La coda all'esterno dell'Alpheus affronta imperterrita la pioggerella dell'antipatica mezza stagione e all'interno è facile ritrovarsi con una birra in compagnia, o per lo più seduti davanti al sacro schermo dello spettacolo totale.
“Qui siamo eretti come un faro di speranza che illumina oltre le stelle e, nonostante siamo consegnati ai miti e alle leggende degli uomini, è stata Asgard con i suoi guerrieri a portare la pace nell'universo”.
“Continuo a pensare a un fiume da qualche parte là fuori, con l’acqua che scorre velocissima. E quelle due persone nell’acqua, che cercano di tenersi strette, più che possono, ma alla fine devono desistere. La corrente è troppo forte. Devono mollare, separarsi. È la stessa cosa per noi. È un peccato, Kath, perché ci siamo amati per tutta la vita. Ma alla fine non possiamo rimanere insieme per sempre”.
Eccoli lì, scintillanti, assolutamente cool, la nuova generazione dei divi di Hollywood. L’ho pensato non appena ho guardato la cover a cura di Norman Jean Roy per Vanity Fair Hollywood Issue dell’oltre oceano.
Dal 13 al 16 Gennaio si è tenuta, a Ceccano (Frosinone), la VI edizione del Dieci minuti Film Festival, una rassegna che proietta e mette in concorso una serie di cortometraggi della rigorosa durata di dieci minuti, suddivisi in quattro distinte categorie: Doc 10, Corti Extralarg e Visti da vicino.
Nel lontano Febbraio 2010 avevamo parlato, all'interno dell'editoriale, di una forma di cinema abbastanza comune, ma che molti qui in Italia tendono a disconoscere: i film con i sottotitoli. Ormai non è così lontano dalla nostra immaginazione, e, almeno personalmente, ho sempre amato vedere film e serie tv in lingua originale, apprezzandone i sottotitoli e abituandomici fino a dimenticarne quasi la presenza.
C'è odore di cioccolata calda in giro, di “cose buone” che provengono dalla cucina; carta da regalo sparsa un po' in giro e il classico profumo di pino che riempie il salotto. Il “profumo” di Natale che invade le strade romane, grazie ad una inaspettata visita da parte della Neve e i cinema, che con il freddo, si riempiono ancora più del previsto.
Lo si sa, spesso sono la parte essenziale di una pellicola Cinematografica, le musiche. Eppure qui, in questo contesto, tocchiamo il reparto degli osannati Videoclip e dei loro grandi protagonisti. Pubblicizzando la pellicola, l'arte del video e della musica si mescolano, ottenendo piccole quanto preziose opere cinematografiche.
Quando ero tra i banchi di scuola del Liceo Artistico, la professoressa di Pittura era solita ricordare alla Classe come l'arte poteva essere espressa attraverso qualsiasi cosa. Da un melograno riuscivano ad uscire le forme più disparate e c'era chi, sui propri taccuini, disegnava macchine stilizzate o elfi particolarmente affascinanti.
“Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia. Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano: comincia a splendere il Sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità, verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto, Hannah!