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Nemesis: quando Batman diventa Diabolik

diegociorra
[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraSe c’è qualcosa di cui non avremo mai abbastanza, sono i film action a base di esplosioni e carneficine. Per fortuna e purtroppo. Molto dipende dal nostro stato d’animo: a volte abbiamo il periodo punk, a volte il periodo filosofico-intellettuale, a volte il periodo nostalgico.

E molto spesso abbiamo il periodo ignorante, quello in cui ci sfoghiamo da repressioni che neanche abbiamo guardando pellicole che mixano sangue, sparatorie, seni femminili e belle macchine. Inutile negarlo, è qualcosa di estremamente interessante. I nostri profeti sono Stallone, Willis, Diesel, Statham e altri due o tre membri del cast de I Mercenari. Ma ultimamente anche gente come Danny Trejo è riuscita a procurarsi un posto presso il Valhalla della celluloide.big_nemesis1a
Mark Millar conosce bene questo universo, e forse è stato il migliore in questi ultimi anni a descrivercelo attraverso il medium fumettistico. Le sue sceneggiature sono talmente vicine agli action movie da diventare degli action movie. E’ il caso di pellicole come Wanted o Kick-Ass, tutte trasposte al volo pochi mesi dopo dall’uscita del fumetto corrispettivo. E probabilmente non sarà diverso per Nemesis, di cui la 20th Century Fox ha già acquistato i diritti, per la regia di Tony Scott (altra figura per niente estranea al mondo degli action tamarri).

Appena approdato nelle fumetterie italiane, Nemesis è un fumetto che non lascia niente al caso, ma che si concede completamente al caos. Il teaser con cui veniva annunciato presso le librerie americane era più che esaustivo: “What If Batman Was The Joker?”. In pratica abbiamo un pazzo maniaco, cattivissimo e intelligentissimo, ma soprattutto dotato di quello che è sempre stato il solo vero superpotere di Batman: le illimitate risorse (economiche e tecnologiche). Il risultato è un criminale molto simile a Fantomas e Diabolik, ma con tantissime esplosioni in più.
Nemesis si diverte a girare il mondo e a sfidare i migliori detective del pianeta a una battaglia all’ultimo indovinello, uscendone sempre vincitore (a discapito della vita del detective di turno e di migliaia di vittime innocenti). Un giorno però deciderà di sfidare Blake Morrow, poliziotto di Washington al quale deve la morte del padre. Ha il via così un’esclation di morti talmente sanguinosa e insensata da far impallidire l’operato di Al Qaeda nei suoi ultimi dieci anni di attività.

nextweek_nemesis1Ai disegni abbiamo uno dei migliori penciler del momento, Steve McNiven. Lui e Millar avevano già lavorato insieme in storie come Civil War e Old Man Logan, entrambe per la Marvel. Rispetto a queste due saghe, l’operato di McNiven è molto meno sporco e ombreggiato (complici sicuramente i colori quasi cartooneschi di Dave McCaig), ma tocca delle punte di grandiosità visiva perfettamente in linea con il suo stile grafico.
Come per le migliori (peggiori) pellicole action, la trama scorre in maniera rapida e indolore, senza particolari intrecci che ne complicano la fruizione. Solo l’epilogo a sorpresa ci mette un po’ in crisi, rovinandoci un po’ la festa, visto che se ne poteva fare a meno, non fosse per il bisogno tipico di aprire uno spiraglio a eventuali sequel.
Tra le curiosità legate a questa graphic novel, oltre a una più che ovvia controversia legale con la Dc Comics (nonostante i suoi continui e sottesi riferimenti a Batman, Nemesis appartiene alla Icon, una divisione artistica della Marvel), vi è la scelta dei nomi di battesimo di protagonista e antagonista, effettuata tramite un’asta online di beneficenza. L’idea è stata nuovamente riproposta per il suo progetto successivo, Superior, dove viene rivisitato stavolta il personaggio di Superman.
Nemesis è in definitiva un fumetto caldamente consigliato a chi si è stancato della solita tiritera supereroistica, ma decisamente da evitare per chi ama le storie introspettive e statiche alla James Joyce.

Giampiero Amodeo

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