“Sarà la quarta o la quinta volta che vengo qui, e ci sono dal primo anno. E’ una fiera molto familiare, la cui parte artistica è davvero carina. Certo è più piccola rispetto a Lucca ma qui ci sono molti più amici”. Miguel Ángel Martín, autore mai troppo osannato per Brian The Brain, riassume in poche parole tutta quella che è stata l’esperienza del Comicon di Napoli di quest’anno.
Il rapporto tra fumetto e musica è molto più complesso di quanto si possa immaginare. E’ qualcosa che potremmo persino definire amore, a patto che non sia troppo platonico e che al tempo stesso non abbia concrete possibilità di contatto. Un amore come quello tra Devil e la Vedova Nera, forse. O magari un amore tra satelliti, come cantava qualche anno fa Mao.
Pedagogia, così si intitola la storia che, per la prima volta, mi ha fatto conoscere i fumetti di ZeroCalcare, e che, inutile dirlo, mi ha fatto morire dal ridere. Poi, come capita a chi viene contagiato da un virus mi sono letta tutte le storielle del suo blog http://www.zerocalcare.it/, quelle pubblicate su facebook e mi sono comprata il libro La Profezia dell'Armadillo, prodotto da Makkox e che, per la cronaca, nel giro di pochissimo tempo è arrivato alla quarta ristampa.
Possiamo essere eroi, anche solo per un giorno? Più facile a dirsi che a farsi, di eroi ce ne siamo creati fin troppi. C’è la star del pop, il fesso in calzamaglia, lo stalliere mafioso, quello della capitaneria di porto che ti invita a risalire a bordo, il rivoluzionario mascherato che con le bombe ci salva dai totalitarismi.
Che sia dal punto di vista della scomodità mediatica o del semplice manierismo dichiarato, non si può negare che Daniele Luttazzi sia quanto abbiamo di più vicino a Bill Hicks. Un paragone lusinghiero ma anche un po’ ingrato, che fa uscire l’ex showman italiano con le ossa rotte e che non rende merito alla sua innata vena demenziale.
Non neghiamolo, noi nerd siamo degli abitudinari. Con gli anni il fumetto ci ha gradualmente educato a concepire e rispettare determinati standard: la strip è in continuità, ma in bianco e nero, la pagina domenicale è a colori, ma autoconclusiva.
A volte è tremendamente difficile distinguere il giusto dallo sbagliato, il bianco dal nero, una cosa dal suo contrario. Anzi, togliamo pure quel “a volte”: è sempre difficile fare la scelta giusta. Soprattutto perché non c’è niente della nostra esperienza che ci dia certezze reali su quale sia la giusta fazione presso cui schierarsi.
E' inutile che ci proviate. Non basterà inerpicarvi tra decostruzioni forzate e parallelismi inesistenti, per cui diciamolo adesso in modo da lasciarcelo subito alle spalle: nessuno di voi ha mai letto nulla di simile. E non vi servirà a molto sfoggiare culture fumettistiche pregresse.
[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO] 155 mila visitatori in cinque giorni. 22mila metri quadrati di fiera. 500 stand e altrettanti accrediti giornalistici. Quasi millecinquecento tra cosplayer e roleplayer live. E una città dentro la cittadella.
Avrebbe dovuto essere il Romics di Thor. La pellicola diretta da Branagh arrivava al mercato italiano nel formato Blu-Ray, giusto in tempo per la manifestazione fumettistica più importante del panorama romano.