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Sensuability, disabilità e sessualità in mostra

È stata presentata questa mattina alla Casa del Cinema di Roma la mostra di fumetti che sarà inaugurata il 14 febbraio e che durerà fino al 14 marzo. Protagonisti saranno dei corpi imperfetti ma estremamente sensuali che esprimono la bellezza e la potenza della loro diversità, strizzando l’occhiolino al cinema.

Questo è il tema di “Sensuability ti ha detto niente la mamma?” realizzata dall’Associazione Nessunotocchimario, con il patrocinio del Comicon, special edition “Francamente me ne infischio”.  Oggi il fumetto, domani la fotografia e presto un film per raccontare che tra disabilità e sessualità c’è feeling. C’è #sensuability.

Seduta, anzi, sdraiata su un letto matrimoniale nero e rosso, la fondatrice del progetto SENSUABILITY e dell’associazione Nessunotocchimario, Armanda Salvucci, insieme al regista Giovanni Lupi e alla presenza del vignettista Vanessi, ha spiegato le ragioni fondanti del progetto.

“Tutto nasce nel 2016 quando una regista famosa ha pubblicato un annuncio in cui cercava ‘un nano che facesse tenerezza’. Così, a 50 anni, ho deciso che non potevo più stare a guardare e da 4 anni porto avanti questo sogno chiamato Sensuability, un progetto a più tappe che oltre al fumetto include cinema e fotografia per parlare della disabilità”.

“Da questo palco privilegiato – ha detto Armanda Salvucci – anzi, lanciamo un appello a tutte le case di produzione là fuori che eventualmente volessero mettersi in contatto con noi per contribuire a realizzare il nostro film. Abbiamo già scritto soggetto e sceneggiatura insieme a Giovanni Lupi e Roberto Campili stiamo contattando attori importanti. Se qualcuno volesse essere parte del progetto sia il benvenuto, stiamo cercando il partner giusto che ci accompagni in questa avventura”.

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DATE E NUMERI  

Il 14 febbraio 2020 verranno premiati ed esposti per un intero mese fumetti e illustrazioni, realizzati dai partecipanti al concorso “Francamente me ne infischio”. Nel complesso sono stati 34 gli artisti che hanno inviato oltre 60 opere, rappresentanti tutta l’Italia ed equamente divisi tra uomini e donne. Più o meno gli stessi dati della prima edizione 2019 (36 partecipanti e 61 opere) “Ti ha detto niente la mamma?” nella quale vinsero Marcello Del Prato (1. posto), Daniele D’Italia (2. posto) e Flavia Cuddemi e Isabella Passannante al terzo posto ex-equo.

La mostra sarà inaugurata presso la sala Zavattini dalle ore 17 e la premiazione avverrà alle ore 18. La giuria è stata presieduta dal maestro Tanino Liberatore e composta da Fabio Magnasciutti, Frida Castelli e Luca Enoch. Le tavole e le illustrazioni dei partecipanti quest’anno avevano come tema le scene ispirate dal grande schermo e dovevano ritrarre o farsi ispirare da tutte le forme di disabilità, visibili e invisibili, in modo ironico e leggero. Al primo classificato in premio un weekend con il vignettista Pietro Vanessi con partecipazione ad un un workshop one to one con l’autore, al secondo classificato la partecipazione alla stesura dello storyboard del film, al terzo classificato degli ingressi gratuiti al Comicon.

Oltre ai partecipanti al concorso, un nuovo sguardo sul tema lo offriranno anche le opere donate, tra gli altri, da Milo Manara, Fabio Magnasciutti, Frida Castelli, Luca Enoch, Stefano Tartarotti, Marco Gava Gavagnin, Francesca D’Amato che sostengono l’iniziativa.

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Questa la lista completa dei disegnatori e degli artisti che hanno donato fino ad oggi una loro opera e altre ne stanno arrivando.

Milo Manara, Tanino Liberatore, Fabio Magnasciutti, Frida Castelli, Luca Enoch. Pietro Vanessi, Cecilia Roda, Frad, Stefano Tartarotti, Michele Grimaldi, Francesca Picardi, Giulia Bracaglia, Lorenzo Pierfelice, Luca Er Baghetta Modesti, Gianlorenzo Ingrami, Claudio Bandoli, Lorenzo La Neve e Matilde Simoni, Daniel Cuello, Marco Gaucho Filippi, Stefania Infante, Daniele Tofi Morganti, Marco Rufus Petrella, Nole Biz, Marco Gava Gavagnin, Enrico Biondi – lele&fante, Alfio Leotta, Eugenio Saint Pierre, Luca Garonzi (Luc Garçon), Federica Giglio, Alessio Atrei, Marco Fusi, Nicoletta Santa, Lucia Lepore, Virginia Cabras (Alagon)

“Francamente me ne infischio!” la celebre frase del film “Via col Vento” diventa quindi un grido liberatorio, un invito a piacersi, a essere sensuali, a vivere la sessualità oltre i pregiudizi, oltre l’ossessione di corpi perfetti e performanti. La sfida contro gli stereotipi legati a disabilità e sessualità, per questa nuova edizione, si fa ancora più ambiziosa e tocca proprio la decima arte.

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