La band scalda bene il pubblico del cantautore marchigiano che si presenta sul palco senza fronzoli, prende in mano la sua chitarra e inizia a cantare accompagnato dai suoi collaboratori: Pietro Canali, Giacomo Fiorenza e Gianluca Schiavon.
Dopo un anno di attesa i tanti fan presenti lo scorso venerdì 7 novembre, e la profana sottoscritta, hanno apprezzato il sound profondo e intimista del nuovo album I Segreti del Corallo, da “L’Attimo Celeste” a “Gli Anni del Malto” fino a “Corallo” (richiestissima dal pubblico) cantata con la vocalist Barbara Adly. L’intensità dei brani di Moltheni rende la performance affascinante e suggestiva, emozionano “L’Età Migliore”, “Il Bowling”, “Il Circuito Affascinante”, “Nella Mia Bocca” eseguiti con sobrietà, stile e un pizzico di ironia.
In un’ora e mezzo il cantautore propone una scaletta dinamica e varia, seguendo sempre il suo stile ma accontentando i desideri del pubblico. Colpisce l’intenso rapporto tra l’artista e i suoi fan, una corrispondenza fatta di sguardi, come se il palco non esistesse, senza le ritualità che accompagnano le band, eliminando ogni traccia di snobismo e ritornando alle origini del cantautorato italiano. Elementi che spesso gli artisti perdono insieme al senso della realtà.
Umano e tangibile, come le sue canzoni, Moltheni chiude il live al Circolo degli Artisti insieme a i Colore Perfetto con “Un Giorno Qualunque” brano dalle sonorità rock e dal ritmo intenso.
La cultura rock/folk italiana è ancora viva, case discografiche importanti e pubblicità non cambiano un’emozione che resta impressa e viva quando musica e parole sono forti come quelle di Moltheni.