Enorme la quantità di persone che arrivano senza biglietti e trovano frustrata la propria speranza di entrare. O almeno frustrata a metà, perchè "Nel giardino sì, ma dentro no. E tanto il concerto lo trasmettiamo sul maxischermo, non preoccuparti" - tradotto: non si vede un tubo, ma intanto prendi un paio di consumazioni…
E sì che sono passati sei anni dall'ultimo neon golden (quanti ci saranno arrivati per le vie impervie dei nostri aldo, giovanni & giacomo?), ma i nostri eroi sembrano averli trascorsi attenti e immutati, se non per qualche capello in meno, nei frigoriferi da cui vengono fuori pure i ragazzi dall'altro lato del palco. Nessuno sotto i venti.
Niente All Star, fedeli alle Asics, niente jeans Hipster, non si tradisce il loose fit di inizio millennio. Noi non siamo quelli dell'I- pod generation.
E sul palco, tirano adesso due telecaster vintage – in fondo, in sei anni qualcosa sarà pure cambiato, no?
Concerto intenso, spazio minimo all'elettronica, più garage band che Elektro German.
Lì sotto stipati, c’è un’umidità colombiana. Si esce, si rientra: tanti amici, anche sponsor (Paolo Sorrentino, per esempio, che dei "cugini" Lali Puna qualche pezzo ha utilizzato nei suoi film).
Il tempo vola, come sempre qui…saluti a tutti! Non ci rivedremo mica tra altri sei anni? Ah, prima di andare via…non è che ci suonereste “Consequence” per favore?