Sotto una luna di luce Speed, il primo dei cinque fools a entrare in scena, accoglie il pubblico spigandogli che lui è solo un “matto che ha incontrato un altro matto”. E in questa presentazione si dipana lo spettacolo teatrale Fool. I comici in Shakespeare diretto da Consuelo Barilari, in scena dal 27 giugno al 1 luglio, per poi riprendere dal 28 agosto al 2 settembre.
Non nella foresta, magico luogo nelle favole e anche nell’opera shakesperiana, ma nelle vicende raccontate dal drammaturgo inglese si incontrano cinque matti, che tra storpiature e rivisitazioni rendono omaggio a loro modo al “caro Will”, come simpaticamente lo chiamano i suoi matti.
I cinque fools reinterpretano e giocano con cinque opere teatrali di Shakespeare, l’assoluto protagonista, come è ovvio, del Globe Theatre di Roma. Mastro Nothing, Launce, Yorick, Feste e Speed, nella brillante interpretazione di Adolfo Margiotta, trasformano in un western Come vi piace, decorano con orpelli colorati e fronzoli Molto rumore per nulla, vestono di black la Bisbetica domata e imbellettano i Due gentiluomini di Verona.
Saltando da un’opera all’altra si interrogano sull’amore e sulle resistenze maschili.
“Shakespeare ci piace perché nell’eterna diatriba tra uomo e donna fa sempre fare la figura del cretino all’uomo. Chissà perché?” si domanda ironicamente Mastro Nothing, Roberto Alinghieri, che mette la gonna di Rosalinda in Come vi piace e diventa ruffiano vestendo i panni del Don Pedro di Molto rumore per nulla. Forse, e sarà sempre Shakespeare a rispondergli, dipende dal fatto che “l’uomo è sempre ingannatore, infedele e traditore”.
Cosa c’è di più sciocco e folle? Separare un amore! Tutto inizia e finisce attorno al muro che divide Piramo e Tisbe,

Foll. I comici in Shakespeare è una corsa a ostacoli per omaggiare l’autore elisabettiano, forse a volte con dei vuoti scenici e delle caratterizzazioni che possono risultare troppo forti per un pubblico purista che preferisce vedere le drammatizzazioni e meno le descrizioni ironiche dell’opera di Shakespeare; anche se raccontare con leggerezza fu una delle sue caratteristiche, autore grande nella tragedia come nella commedia.
Tra sollazzi e giochi, i cinque folls si incontrano sotto la luna per discutere dell’interpretazione del dramma di Piramo e Tisbe, i protagonisti della favola ovidiana reinterpretata da Shakespeare ritorneranno in scena dal 4 luglio, sempre al Globe Theatre, ma questa volta nelle vesti consueti de Sogno di una notte di mezza estate, in programmazione fino al 15 luglio.
Rossana Calbi