Skip to main content

Viaggiare con la musica

Five_Generation
[MUSICA]

Five_GenerationSenza alcuna aspettativa, come credo la maggioranza del pubblico che ha riempito lo scorso 17 maggio il Teatro Biblioteca Quarticciolo, mi sono ritrovata ad assistere ad uno spettacolo che mi ha sorpreso piacevolmente per i suoi contenuti,  per la sua varietà, per la sua non formalità e non rigidità. La musica nelle sue forme più svariate è stata la protagonista della serata, insieme a questo teatro che si è presentato con un  palcoscenico fuori dagli schemi,  regalando momenti indimenticabili.

Ed è con volto sereno e soddisfatto che ho visto uscire il pubblico dalla sala al termine della serata: prova eclatante del successo.
Il tutto è iniziato con una serie di performance, ideata dalla Cooperativa Sociale Nuove Risposte,  che ha voluto presentare “un viaggio attraverso i linguaggi della musica afroamericana.”
Ritmi tribali, percussioni irrefrenabili: un boato di musicalità coinvolgente e penetrante!
A mettere in moto questo meccanismo, che ha preso piede sulla scena in modo spedito e difficile da arrestare, sono stati dei bambini, che nonostante fossero alle prime armi hanno entusiasmato il pubblico.

Seguiti da una seconda performance hip -hop: l’espressione massima del corpo; per giungere poi ai due pezzi forti della serata.
Nel  buio quasi assoluto, all’improvviso, a rompere questi ritmi così istintivi e primordiali sono state le note avvolgenti del sax di Pasquale Innarella.
L’artista era lì sul palco,  illuminato da una luce fioca, nel suo angoletto, come se non volesse essere lui in persona ad emergere, ma solo la sua musica. Unico pezzo in scena: soft, caldo, un jazz intramontabile, quasi di altri tempi e di altri luoghi.

E poi a ribaltare ancora la scena, i Five Generations (Gianfranco Marinucci, sax baritono;  Jacopo De Cicco sax tenore; Adriano Amicuzi sax alto; Gianmarco De Cicco, trombone; Walter Bussaglia , tromba; Fabio Gentili, chitarra; Marco Trischitta, tastiere;  Livio Fiorini, basso; Mario Mazzarino, batteria e Paolo Procopio, voce).
In un attimo strumenti in scena, e un secondo dopo ci siamo ritrovati a sentire un’esplosione di Blues: energia, forza incontenibile, fascino e seduzione. Così coinvolgente questo sound da trasformare il teatro in una sala da ballo!

Alcuni del pubblico non sono riusciti a contenere il loro entusiasmo e si sono lasciati andare. Anche un danzatore di break dance/hip hop, con un salto in lungo ha raggiunto la scena e ha dato sfogo al suo istinto dancing, ipnotizzandoci e fomentando l’intero pubblico, scaldando ancora di più l’ambiente, già sufficientemente preriscaldato da questa Rhytm and Blues Band, nata nel 2006 che ritrae con successo il Blues degli anni ’80-’90  e i successi della musica afroamericana.
Mette insieme dieci componenti, di generazioni differenti, creando un corpo folto di strumenti, sicuramente il risultato è in primo luogo da non perdere e, soprattutto, da riascoltare!

Logroio, martelive, martemagazine, musica, News

Lascia un commento