Sul fiume Hudson nell’Oceano Atlantico, sorge New York, da sempre centro propulsore mondiale di cultura, arte e tecnologia. Oltre 47 milioni di turisti ogni anno, americani e non, rimangono incantati dall’atmosfera che unisce realtà e finzione, passato e futuro, modernità e tradizione.
Haiti occupa la parte occidentale di un’isola da sogno, Hispaniola, nel Mar dei Caraibi. Qui Cristoforo Colombo giunse nel 1492 e fondò la prima colonia del Nuovo Mondo. Per gli indigeni Taíno fu l’inizio della fine: in meno di cinquant’anni praticamente scomparvero del tutto, sterminati dalle malattie e dallo sfruttamento dei coloni.
Di questa stagione, in Islanda, il sole sorge pigramente verso le 11 del mattino, per scivolare in mare verso le 16. Poi tutto torna nelle tenebre. Nelle nottate più fortunate il vento solare gioca con la ionosfera e il cielo si colora di verde.
No, niente storie strappalacrime, promesso. Solo che questa settimana andiamo in Perù, uno dei paesi più alti del mondo. Oltre alla presenza dell’imponente cordigliera andina, il territorio comprende una fascia costiera affacciata sul pacifico e la giungla amazzonica all’interno. Viva dunque la biodiversità!
Con Natale alle porte, pensando alla Danimarca vien subito in mente il rosso delle mele caramellate e della giubba di Santa Klaus, il bianco della neve e le mille luci delle città bardate a festa. A meno di una settimana dalla la quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP 15, http://en.cop15.dk) è però il verde (per niente marcio) il colore dominante associato a questo bel paese e non solo perché tra il 7 e il 18 dicembre la tematica ambientale terrà banco tra i rappresentanti delle Nazioni che partecipano alla conferenza mondiale.
Non è un consiglio di viaggio quello che troverete nella rubrica di questo numero. È un sogno, un pio desiderio che vorrebbe l’Afghanistan libero e pacificato. Non mi auguro certo che diventi l’ennesima meta del turismo di massa, ma solo che possa tornare ad essere una terra ospitale, per chi ci vive innanzitutto e per chi ama viaggiare di conseguenza.
Se avete una passione per Magritte, ma anche per il realismo di Edward Hopper e vi piacciono i film dei fratelli Cohen, lascerete volentieri alle spalle il glamour di Los Angeles per addentrarvi nel cuore della California. Viaggiare da queste parti è come passare da una pellicola cinematografica all’altra.
A giudicare dai cartelli che si incontrano lungo la via si potrebbe dire che “tutte le strade portano nel mantovano”, almeno quelle enogastronomiche. C’è quella del Riso e dei Risotti, quella dei Vini Mantovani e quella del Tartufo… insomma anche a sbagliar strada non si capita mai male!
Ci siamo. La valigia è lì, vuota davanti a noi, sul letto. C'è chi la prepara una settimana prima, chi la fa a rate, chi (come me) ci pensa solo la notte prima di partire. Per qualcuno è un incubo, per altri un piacere, perché in fondo segna l'inizio della vacanza. Che si vada al mare, in montagna, sulle spiagge nostrane o verso mete lontane, il dilemma è sempre lo stesso: COSA METTO IN VALIGIA?