Se tracciamo una linea obliqua che parte da Battiato, attraversa i Diaframma e arriva giù (giù) verso i Negramaro tracciamo anche la sonorità che sembra pervenire dai Runa Raido e quella del nuovo disco Per Ritrovare la Quiete, un alternative rock innestato solidamente nelle melodiche italiane.
Un approccio radioattivo quello dell’opera prima di questa band toscana che accozza stili diversi senza stonare. Che omaggia i pilastri eccentrici del post rock e della new wave, i Devo, per assorbire soprattutto l’umore surrealista e il fascino del kitsch. E’ un richiamo simbolico quello degli Uncontrollable Urge, infatti, che ne estrapola un modo di prendere le cose con ironia e il risultato è tutt’altro che surreale.
C’è aria di casa, tranquilla e rilassante, in questo Ep. Un ambiente familiare, già dalla frizzante grafica del booklet, con una cucina in fermento e cinque provetti cuochi in azione, che ci porta a sederci tranquilli e goderci la musica che verrà.
Ed eccoci qui all’ultima serata delle finali regionali in attesa delle nazionali di settembre, affezionati, ormai, alla sala che per un mese ha ospitato bravissimi artisti e marziane performance. Ultima serata sì, ma animata da una passione che per fortuna è sempre la stessa, unica e trina: di chi ascolta, di chi organizza e di chi, grazie a forze celesti, suona.
Una volta Tonino Carotone, il maestro dell’ora brava, dava la colpa all’amore per le difficoltà della vita, quando l’abbiamo incontrato noi, qualche ora prima del concerto all’Alpheus del 17 maggio scorso, la colpa la dava alla pajata della sera prima.
Fare un percorso rivoluzionario sventolando la mediocrità di questa società e le sue sconfitte, tra frammentazione del paese e quella dell’individuo: ecco come festeggiano i 150 anni d’Italia i Luminal, unendo rivoluzione, poesia, morte ed esistenza in un’invettiva sociale, Io Non Credo.
Quasi agli sgoccioli delle finali primaverili romane del MArteLive, gli artisti sembrano un po’ tutti in fremente rinnovamento, e con effetto sorpresa si scambiano gli strumenti e fanno di ritmiche ossessive il mood della serata. Come se volessero farci capire qualcosa…
Già preparato con un bel sorriso stampato in faccia, reduce dello spettacolo di circo appena concluso, il pubblico del MArteLive è pronto ad emergere anche stasera dal torpore di inizio settimana.
[MUSICA] ROMA- Che bella Trastevere quando c’è allegria, sole nell’aria e bambini che disegnano nella piazza. Poi c’è la bellezza di infilarsi in posti come la Libreria Bibli e scoprire, come è accaduto il 5 maggio scorso, un'altra aria. Questa però è diversa: ti riempie di mondo, ti fa respirare musica di altri luoghi, suoni passati e talenti annunciati o appena sbocciati. E li incontri Elias Nardi che presenta il suo primo disco, Orange Tree.
Impossibile non ricordare Luca Urbani ai tempi dei Soerba di fine anni ’90. Ma Luca non è stato solo quello di “I am happy” che, rivoluzionario di per sé, aveva dalla sua parte il fatto di essersi unito al filone Bluvertigo nel portare un genere così poco “nature” verso tormentoni e mainstream.