Forte del successo maturato a Catania, dove ha ricevuto il premio come Miglior Spettacolo e il premio della critica nel Festival Teatri Riflessi e a Napoli a La Corte della Formica dove ha ottenuto quello di Miglior Spettacolo e Migliore Attrice, lo spettacolo del collettivo artistico Industria Indipendente, firmato Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, è la versione lunga della storia di Maria, interpretata dall’eccezionale Diletta Acquaviva, la quale in un intenso e commovente monologo racconta al pubblico le vicende della sua famiglia.
Come nel primo spettacolo del collettivo, 8.10.88, di cui vi abbiamo parlato qualche numero fa, al centro della storia c’è un personaggio che ruota attorno ad un nucleo famigliare particolarmente articolato: Maria, figlia di una prostituta, è a sua volta una giovane prostituta che vive in un paese qualsiasi della Puglia e lotta tra il rifiuto e il disprezzo dei suoi concittadini. Suo nonno trascorre le giornate seduto davanti il televisore a contemplare le bellezze oscene che passano nelle trasmissioni porno.
Seduta di fronte al pubblico, Maria ha in mano un barattolo di vetro contenente delle ciliegie, che mangia una ad una

Maria si innamora di un giovane del suo paese, si fidanzano e Maria vive la sua prima storia d’amore, che però termina con un tradimento. Le ciliegie cominciano a scarseggiare nel suo barattolo di vetro, così come il racconto esilarante accenna ad intensificarsi di momenti poco ludici ma sempre posti sul gradino della comicità. Il monologo è incalzante, il forte accento pugliese rende plausibile e vivido lo spettacolo agli occhi del pubblico, il quale si trova a fare i conti con le foto di 3 cadaveri cosparse sul pavimento del palco, quelle dei suoi familiari: un infarto, proprio nel momento dell’ennesima estasi eiaculatoria davanti al televisore per suo nonno, mentre sua madre e suo fratello muoiono in circostanze poco chiare.
Nonostante la triste vicenda con cui si chiude lo spettacolo, il dramma non prende mai il sopravvento: il coraggio e la spontaneità di Maria sono la ricetta migliore di questo spettacolo che merita davvero di essere visto ancora una volta.
Eva Di Tullio