EDITORIALE_ Patagonia: si scrive acqua, si legge democrazia
Scritto da Elsa PiccioneSapete cos’è la Patagonia? È così lontana che molti di noi neppure la conoscono. E non la conoscevo nemmeno io, perlomeno non così bene da poter dire che si tratta di una terra da difendere. A ogni costo.
La musica come fuga per evadere dai momenti più tristi. La musica come medicina alternativa per sperare in una guarigione a volte impossibile. E la musica è anche aiuto e sostentamento della ricerca e cura medica nei confronti dei più piccoli, i bambini.


Un tempo non molto lontano ci si riuniva in casa per duetti o duelli a suon di musica con il famoso Karaoke. La sfida, spesso un po’ tra dilettanti allo sbaraglio, prendeva tutti: chi aveva il sogno nel cassetto di cantare, chi emulava il proprio cantante preferito, chi faceva il verso, ironicamente, agli amici.
Ed è parafrasando la canzone di un ben noto dissidente della musica italiana (o perlomeno lo era ancora allora – 1990, Renato Zero n.d.r.), che vado oltre la dispensa concessami da queste pagine e incorro nelle ire mediatiche del Direttore finendo per parlare dell’unica cosa di cui avevamo decisamente deciso di tacere: l’abominevole Festival di Sanremo 2010.
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Cominciamo col dire che non sono uno di quelli che arriccia il naso se un’opera artistica è dedicata ad un pubblico più ampio ed ha la fortuna di essere enormemente pubblicizzata. Questo per fugare da subito le critiche al radicalscicchismo (scritto proprio così!), che non abita proprio da queste parti.
So che attirerò su di me svariate critiche e so che non è la sede giusta per parlarne, ma ho deciso di scrivere un articolo su X-Factor, o meglio sui personaggi del format televisivo, in seguito alla mia innata passione per le biografie (un modo alternativo di farsi gli affari degli altri).
“Posso scrivere i versi più tristi questa notte”
Scritto da Francesca PaoliniDalla vittoria del premio Speciale Teatro Stabile "M. Fiorani" di Canale Monterano per la Sezione Teatro del MArteLive 2007, Celeste Brancato era entrata nell’orizzonte di molti di noi.
Pensando a lei, la prima cosa che mi è sempre venuta in mente sono i suoi capelli nerissimi, come le sopracciglia che le incorniciavano i due occhi languidi.
Michael Jackson, un mito, anzi no, IL mito per milioni di fan che per ben tre decadi lo hanno osannato, amato, venerato e sospirato. Dagli inizi alla tenera età di 5 anni con i Jackson Five per arrivare ad una entusiasmante carriera solista, Michael, Jacko, è stato colui che ha rivoluzionato il modo di fare pop negli anni '80.
Proprio lo scorso sabato 20 giugno circa 12 location diverse hanno accolto diverse spettacoli che hanno avuto come tema portante il ballo e la musica, raccordate tutte sotto il nome di Ballando sul Mare del Lazio.
Giovedì 11 giugno al Palazzetto di Vicolo del Bottino, seduti sotto un gazebo su una terrazza affacciata alla scalinata di Piazza di Spagna, riscaldati da un sole tiepido di fine giornata, si è parlato di musica, di tutto il mondo della musica dal vivo. La Rete dei Festival in collaborazione con gli Amici della Musica ha incontrato le Istituzioni, l'On. Emilia De Biase, Commissione Cultura Camera PD e l'On. Gabriella Carlucci PDL.
Ci sono momenti in cui quello che ci circonda viene lentamente risucchiato in un vortice di degradazione, ci sono momenti in cui l'istinto di sopravvivenza e la paura dell'autodistruzione ci bloccano il pensiero, ci sono momenti in cui non si può più rimanere ad aspettare la fine imminente, ma agire, ed è in questi momenti che la musica e i suoi piccoli grandi operai si uniscono per agire e farsi sentire.
La prima volta che ho assistito ad una "tarantellata" ero al mare. A Gallipoli, la perla del Salento, era una triste e stranamente grigia giornata di settembre ("N'arrubaru lu suli"), in cui da un momento all'altro è iniziato un acquazzone con tanto di fulmini e saette che scaricavano a mare. In un attimo il chiosco sulla spiaggia, in ottimo stile caraibico, si è riempito di gente. Il Dj ha cominciato a far girare pezzi di pizzica salentina doc, ed è cominciato il delirio!
Muse ispiratrici, artiste, ma soprattutto Donne
Scritto da Edyth CristofaroIl soggetto femminile rimane il più intrigante enigma che la storia generale e il sensibile mondo dell’arte abbiano affrontato. La donna da secoli è oggetto e soggetto dell'arte nelle sue molteplici sfaccettature: donna come madre, donna come santa, donna come diavolo, donna come amante. Se andiamo a ritroso nel tempo vediamo come la femminilità sia un tratto marcato dell’umanità più volte affrontato, con violenza o con poesia, con erotismo o malinconia, con amore e con diffidenza.
Un'intera generazione di appassionati di musica ha perso un'opportunità magica. Quella di scartare il disco, toglierlo dalla custodia in carta. Girarlo ammirato tra le mani, alzare la puntina, inserirlo sulla piastra del giradischi e ascoltare il suono vero, ma imperfetto, dell'analogico.
Siamo nell'era del digitale. 100111100111100... eppure proprio alla fine del primo decennio del nuovo millennio eccolo là che riappare.