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Brasile a Roma

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[MUSICA]

wm-rosalia-de-souza-piper-club-roma-01-03-2012-12ROMA- Appena entrati al Piper, storico locale della Capitale, sembra un normale aperitivo del giovedì sera con i più fortunati seduti sui divanetti che chiacchierano tra loro e i molti restati in piedi a destreggiarsi tra il bicchiere e il piatto colmo di manicaretti della cucina brasiliana.

Poi la musica si ferma e sul palco arrivano i musicisti seguiti da Rosalia De Souza, bellissima nel suo tubino sbrilluccicante. Se la prima cosa che colpisce è il suo aspetto smagliante, non appena inizia a cantare l’area si riempie dei colori brasiliani grazie alla sua voce calda e vellutata.
Nonostante siano passati ormai tre anni dal suo quarto e ultimo disco, D’Improvviso, Rosalia De Souza grazie all’attività live mantiene il contatto col suo pubblico che tanto la ama. Ad accompagnarla sul palco ci sono Amedeo Mariani alla batteria, Antonio De Luise alla tastiera, Aldo Vigolito al contrabbasso e Antonello Sorrentino alla tromba. Il concerto si apre con “Tristeza”, canzone composta da Haroldo Lobo e Niltinho, per rendere omaggio a Lucio Dalla, stroncato da un infarto il giorno stesso.
In scaletta molti omaggi a grandi autori della musica brasiliana, come “Garota de Ipanema”, celebre brano scritto a wm-rosalia-de-souza-piper-club-roma-01-03-2012-02quattro mani da Vinicius de Moraes e Antonio Carlos Jobim, conosciuto in Italia anche col titolo di “Ragazza di Ipanema”, ma anche “Berimbau”, canzone con testi di Vinicius de Moraes e musiche di Baden Powel, grande chitarrista e compositore brasiliano morto nel 2000.

Immancabile la title track del suo ultimo lavoro, “D’improvviso”, traduzione di “De Repente”, canzone d’amore di Aldemaro Romero la cui dolcezza viene esaltata dalla voce della De Souza che, come segno di apprezzamento, riceve una rosa dalle prime file del pubblico. Non manca anche “Carolina Carol Bela”, tratta dallo stesso disco e scritta da Jorge Ben e Toquinho e l’energica “Jack Soul Brasileiro” di Lenine.
Rosalia oltre a cantare non ferma un attimo la sua danza, scambia sguardi complici con musicisti e scherza col pubblico, ricordando anche la pronuncia esatta del suo nome, diversa dalla Rosalia nostrana che l’immaginario comune associa alla città di Palermo.
Il bis è chiesto dal pubblico a gran voce, ma è breve per lasciare il posto agli Akuna Matata, gruppo romano nato nel 2003 che vede circa 18 percussionisti con un direttore a dirigerli, eseguire musiche afro – brasiliane. A sorpresa Rosalia De Souza si unisce a loro e non si può fare a meno di chiedersi a quando un disco in cui la voce melodiosa della cantante brasiliana di nascita, ma romana di adozione si unirà ai loro ritmi sfrenati.

Giuditta Danzi
Foto di Daniele Rotondo

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