E poi percussioni, cori, tastiere, mandolino, violoncello. Personaggi che vivono la crisi della quotidianità dentro le sue canzoni, ma un sound che rallegra, coinvolge e fa cantare a squarciagola. Questo e molto di più è il live della Brunori Sas.
Dopo un tour acustico di grande successo dal titolo Senza Baffi, abbiamo ritrovato Dario Brunori e la sua band, sul palco di Supersanto’s nell’ambito della manifestazione San Lorenzo Estate 2012, il 15 giugno scorso. Il cantautore calabrese, in pochissimi anni, ne ha fatta di strada: primo album Vol.1, Premio Ciampi come miglior debutto discografico dell’anno nel 2009, Premio Tenco all’autore emergente nel 2010, Premio italiano musica indipendente –

Ad aprire il live alcuni brani di Antonio Dimartino, con lui Brunori ha intonato la canzone “Maledetto autunno”. Poi via al concerto con le note di “Paolo” che non sa chi governerà. Si passa ai ricordi di amori o alle emozioni suscitate da un senso di vuoto di “Una domenica notte” o “Tre capelli sul comò”. L’infanzia ripresa con le note di “Italian dandy” e l’attesissima “Guardia ‘82”. Il divertente valzer di “La mosca” e ancora amori deboli, trascorsi, indimenticabili: “Lui, lei, Firenze” e “Amore con riserva”. Una carrellata di giornate qualsiasi e di momenti irripetibili, arrangiamenti sempre nuovi rispetto alle note degli album e l’immancabile ironia delle parole di questo giovane cantautore. Che continua a stupire anche me, che lo conosco ormai dagli esordi, scherzando con il pubblico romano, con stile inconfondibile. Ha gentilmente pregato di non gridare “nudo” bensì “MAGRO”! Minaccioso con chi non elargiva generosi e spontanei applausi, ma lusingato dalle coppie che nelle pause si scambiavano effusioni. Scherza e sorride! Dario Brunori è un “incantatore” musicale come pochi. Un musicista appassionato che attraverso le canzoni dipinge il mondo dei giovani come pochi. Ma soprattutto al termine di ogni live regala dediche personalizzate a ogni fan! Raro e … bellissimo.
Elsa Piccione
Foto di Elsa Piccione