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Dalla melodia alle sparatorie, via MArteLive…

paola.zuccal-Thisarmony_6130Un insieme omogeneo di artisti talentuosi per cui musica e ritmo sono due dei principali cromosomi presenti nel DNA. La sala Mississipi dell’Alpheus non ha permesso sconti: i big che il 1 giugno si sono alternati sul palco possedevano tutti qualcosa di sorprendente. Il live è stato un crescendo di suoni, un mix di stili sapientemente eseguiti.

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Têtes De Bois+ Torpedo Sound Machine+ Andrea Rivera

giovanni.buonomo-musica-7618Quarto appuntamento per MArteLive, lo spettacolo totale. Un’altra serata di grande musica all’Alpheus Club di Roma. Nomi noti e meno noti: a scaldare il pubblico del festival c’erano i Cinemaunderground e i Purautopia, vincitori del premio Produzione discografica MArteLive 2008; due gruppi diversissimi ma ugualmente interessanti, a testimoniare l’attenzione di MArteLive per la musica e per l’arte a 360°.

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A spasso tra i suoni con i 2Pigeons

Tra i tanti attesissimi ospiti del MArteLive 2010, i 2Pigeons.

La band – non sono un duo, loro ci tengono a sottolinearlo –, propone un lavoro di ricerca molto interessante, che rende suono anche la voce, creando atmosfera e comunicazione diretta.

Ardua impresa per la musica “elettronica”, e che distingue il suonatore di citofoni dal musicista.

Li abbiamo incontrati e siamo saliti a bordo della loro navicella musicale.

Da dove arrivano i 2Pigeons? Da dove sono partiti?

Pigeon1 dall’Albania. Pigeon2 dagli Stati Uniti.

Queste lontane partenze determinano tutt’ora il nostro viaggio perché, in quanto piccioni, manteniamo bene il senso dell’orientamento. Ci siamo incontrati a Milano. Venivamo da esperienze molto simili. Pigeon1 dagli East Rodeo e Pigeon2 dai Museo Kabikoff, gruppi che nel loro essere fuori dagli schemi si somigliano sorprendentemente. Così abbiamo deciso di continuare il viaggio insieme.

Secondo voi perché certa musica genericamente elettronica ha al suo interno l’immaginario e l’iconografia sovietica e/o dell’Europa dell’Est? Per voi quanto è rilevante?

La musica elettronica e l’arte del Realismo Socialista di per sé non hanno nulla in comune.

Sono gli artisti che hanno in comune la volontà di piegare la Macchina alle proprie necessità creative. Nel primo caso si tratta di macchine vere e proprie. Nel secondo, dell’enorme macchina propagandistica sovietica. Per questo l’iconografia sovietica si presta facilmente a essere usata dalla musica elettronica.

Noi ci ispiriamo principalmente ai fumetti di Enki Bilal. Anche lui è nato oltre la cortina di ferro, nell’ex Jugoslavia. Nei suoi disegni è forte il richiamo al blocco dell’Est ma sempre in chiave post-sovietica.

Esattamente questo vorrebbe essere pure la nostra estetica visiva. Anzitutto Post e poi Sovietica.

Come definireste, se è possibile farlo, il genere della musica che fate? Vi definireste dei pionieri?

Fabrizio Galassi, su Kataweb (http://canali.kataweb.it/kataweb-talentscout/2009/12/30/2-pigeons-land/), ha definito la nostra musica free-pop. A noi piace la definizione pop perché quelle che facciamo sono semplicemente canzoni e free perché “facciamo un po’ quello che ci pare”, come una piccola Casa delle Libertà!

Il tono di questa risposta rende inutile precisare che non ci sentiamo per niente pionieri.

Tornando seri invece potremmo azzardare una definizione: rettronica.

Ripensandoci, potrebbe essere anche il nome del nostro prossimo album.

Come scrivete le vostre canzoni? Partite dalla musica, dalle parole o da entrambe?

Non c’è uno schema fisso. Il punto di partenza è sempre stato quello di scrivere per un’orchestra di soli due elementi.

Ogni brano poi ha un po’ la sua storia e man mano che ci conosciamo anche il processo di scrittura si modifica. A volte si parte da uno spunto ritmico o da un semplice groove di basso, altre volte da una sequenza di accordi sulla quale si lavora insieme, spesso improvvisando: si cerca la melodia e da questa infine, le parole.

Come armonizzate la base “artificiale” dell’elettronica con quella “umana” della melodia e della voce?

In una recensione hanno scritto di noi “Land: un’ anima soul dentro una corazza di elettronico metallo”; il contrasto tra la freddezza dell’elettronica e il calore della voce è l’aspetto che ci intriga di più.

Il tentativo è quello di rianimare le macchine. L’armonizzazione avviene per semplice accostamento di questi elementi: l’elettronica di Pigeon1 e la voce di Pigeon2. Nessuna ricetta segreta.

Progetti per il futuro?

Rettronica!

Ci vediamo presto, piccioni viaggiatori…

Chiara Macchiarulo

Grazie a Dio è MArtedì!

 Lo scorso 27 aprile lo spettacolo totale ha riaperto i battenti.

Arrivato alla X edizione il MArteLive si conferma uno degli appuntamenti più interessanti e seguiti della Capitale; ce n’è davvero per tutti i gusti, tra cinema, danza, fotografia, grafica, fumetto, letteratura, musica… Ma ormai dovreste sapere tutto a memoria.

Anzi non tutto: spunta una nuova sezione, l’Eco Design. Da vedere.

Teatro della manifestazione multi artistica per eccellenza, ancora una volta, l’Alpheus, che con la sua struttura labirintica è la sede ideale per ospitare i tanti artisti che ogni martedì – anzi MArtedì – mettono a frutto la loro arte per farsi ammirare dai presenti; che siano appassionati o semplici curiosi.

La serata è fresca, forse più delle precedenti, e spesse nuvole scure hanno minacciato di rovesciarsi sui romani per tutto il pomeriggio. Ma hanno solo in parte trasformato le loro minacce in realtà.

Nonostante tutto, l’ingresso dell’Alpheus è affollato sin da subito. Il pubblico del MArteLive – MArziani? – non può aspettare.

Ore 22 circa, si comincia. Tutti contemporaneamente, come al solito. È esattamente questa la magia dello spettacolo totale.

Oltre ai tanti artisti in concorso, numerosissimi gli ospiti presenti.

La prima serata è stata inaugurata dalla travolgente patchanka degli Après La Classe, preceduti, sullo stesso palco da Pan del Diavolo, e San La Muerte.

Ospiti di riguardo anche per la sezione Danza, con la partecipazione straordinaria del Teatro Instabile di Aosta, per la sezione Fumetto con Daniele GUD Bonomo; per la Letteratura, Leone Antenone, Angelo Elle, Luca Latini.

A stupire il pubblico c’era anche l’arte circense di Lucignolo, Luca Clarioni, e il Sig. Evviva.

La serata si conclude in bellezza con i dj set di Skalibur, Cesco e Recchia.

Ci si sposta da una sezione all’altra da soli o in compagnia, con un bicchiere di buona birra fresca a rallegrare la serata. Si parla, ci si confronta, si discute di arte contemporanea seduti ad un tavolino all’interno, o fuori fumando una sigaretta. Il tutto in un modo talmente naturale da sembrare che lo si abbia sempre fatto.

Curiosando tra le sezioni e sentendo i commenti della gente – numerosa e molto più interessata di quanto la lobotomizzazione televisiva ci faccia credere –, si ha la sensazione che quest’anno il livello sia ancora migliorato, gli artisti delle Scuderie siano cresciuti, e le nuove leve siano più consapevoli e più preparate.

MarteLive continuerà a proporre arte fresca di giornata – visto che, tra l’altro, andiamo verso il caldo – ogni martedì fino al 1 giugno, accompagnandoci fino al cuore dell’estate, con la tre giorni di luglio, finalissima del festival.

Per informazioni sul programma delle prossime serate consultate il sito www.martelive.it.

Chiara Macchiarulo

MArta(Live): sui Tubi, e non solo

Anche quest’anno il MArteLive è ricco e ghiotto. Ospiti della seconda serata saranno i Marta sui Tubi, che regaleranno in esclusiva ai MArteLivers un concerto del tutto innovativo e fuori dagli schemi. Abbiamo raggiunto telefonicamente il cantante del gruppo, Giovanni Giulino, e ci siamo fatti raccontare qualcosa su questo progetto. E non solo…

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