Maestro Luca Morici, il tuo spessore e la tua statura artistica ormai vanno oltre le tue dimensioni fisiche; a parte l’imminente mostra alla Galleria Whitecubealpigneto di Roma come premio per la vittoria al MArteLive 2010…
ROMA- Tutto è smaltato di bianco, nel loft al quinto piano dell’ex Robson-Lusniak Building, a Chicago, nel 2035, tranne il letto nero e rosso di gelatina, e i colossali armadi di legno d’acero, trafugati al Museo dell’Ikea, e pieni di cassetti.
I Servi Disobbedienti non sono lì apposta a provocare la stizza dei signori poco nobili, sono questi ultimi che provano un assurdo raccapriccio per l’orgoglio di uomini capaci di affrontare lucidamente il rapporto tra lavoro e libertà resistendo alle umiliazioni e alle bastonature di quei reazionari che mostrano così il loro vero volto.
ROMA-Dal momento che la (bio)diversità, comprendente anche i vari ceppi etnici umani, è molto di più di una buona causa da sostenere in una tavola rotonda, ma il patrimonio di variabilità genetico-culturale da salvaguardare come la più ricca e importante delle risorse, il 5 dicembre 2010 alle ora 21:00 all’Alpheus si è provveduto a dedicare a questo concetto di rispetto verso tutte le forme di vita e tutti i colori dell’umanità, e a quello che deve sostenerlo con relazione alla dimensione socio-culturale, l’inclusione, una serata di festa in cui i musicisti vincitori del concorso Roma suona dal mondo (rivolto a cittadini di ogni etnìa tra i 16 e i 35 anni) si sono esibiti davanti ad un pubblico consapevole ed entusiasta.
Probabilmente stanca che tutti la chiamino Vale quando lei sa benissimo che vale, e non solo perché uno spot qualsiasi dice “voi valete”, Valentina Certelli ha deciso di presentarsi come Tina, o come Tinà, giusto per destabilizzare i francofili a tutti i costi che si son comprati il CD di Carlà Brunì.
ROMA-Con un’apparente indifferenza, verso il trascorrere delle stagioni, che sa di sovrana rassegnazione, lo scorso 17 novembre il Contestaccio di Roma si è venuto riempiendo sin dalle 22:16 di un discreto numero di disperati di ogni etnia, come se ci si trovasse nella bettola di una stazione orbitante alla deriva nella Co-stellazione di Orione.
CD MUSICA- Quando i Van der Graaf Generator vanno ad intasarsi dentro i Trident Studios di Londra per regi-strare il loro secondo lavoro, The least we can do is wave to each other, correva l’anno 1969 (la pubblicazione è del 1970) ed ormai le caratteristiche del progressive rock sono sufficientemente delineate anche per i cultori dei balletti russi.