Il termine ha però anche un’accezione negativa, ed è così che lo usava prevalentemente il mio amico, per fare del sarcasmo su persone o personaggi del quartiere che si inebriano delle esagerate adulazioni e si sentono carismatici quando invece sono soprattutto megalomani perché godono a farsi chiamare così quando magari a giocare a pallone sono negati! “Sensei!” era diventato un tormentone, accompagnato da una gestualità che sembra-va significare: “Sì, credici!” A qualcuno avrebbe potuto venire in mente di chiamare un gruppo musicale con


Parlando di Statale 66, dobbiamo, perbacco, evitare una buona volta di sentirci così disperatamente italiani

il7 – Marco Settembre