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Il nostro Patrimonio all’Outdoor Festival

Outdoor festival press
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“Heritage – il Patrimonio” è il tema centrale di Outdoor Festival 2018 che animerà quest’anno il Mattatoio Testaccio dal 14 aprile al 12 maggio. 
L’edizione 2018 porta lo spettatore al centro della mostra, al centro dell’esperienza artistica e lo rende protagonista. A differenza delle precedenti edizioni nelle quali lo spettatore era invitato a scoprire luoghi inediti e le opere in essi contenute, quest’anno l’idea di fruizione della mostra si rinnova, si trasforma e mette in atto una piccola grande rivoluzione: non più tanti spazi che contengono ognuno un’opera ma un unico grande spazio con al suo interno tante opere. Outdoor non è più solo un festival di street art, oggi è il festival dei linguaggi contemporanei che sono potenzialmente il Patrimonio di domani. Outdoor è il festival della città di Roma, la casa del nostro Heritage metropolitano.
In questa edizione il festival propone un’offerta eterogenea che si articola in varie sezioni: Arte, Musica, Televisione, alle quali si aggiungono le aree dedicate alle Conferenze e al Mercato dei makers contemporanei. Nell’anno europeo dedicato al Patrimonio Culturale, Outdoor e le sue tante discipline artistiche in programma indagheranno il tema ponendo interrogativi a tutti voi che sarete parte di questo grande evento: cosa rappresenta il patrimonio oggi? Quali culture sono oggi considerate come patrimonio nella nostra società? Quale patrimonio stiamo costruendo e quale trasmetteremo alle future generazioni?
Diverse le aree tematiche: ARTE, un percorso artistico nuovo, coinvolgente, diverso. L’edizione 2018 porta lo spettatore al centro della mostra, al centro dell’esperienza artistica e lo rende protagonista.
Il primo percorso, Disobedience, riunisce artisti di diverse generazioni che, dal 1968 fino ad oggi: i tedeschi Berlin Kidz, gli italiani Biancoshock e Paolo Buggiani, il francese Mathieu Tremblin e la portoghese Wasted Rita.In arte, come in strada, esiste una scuola della disobbedienza. È un filo continuo che lega artisti di generazioni diverse che, dal 1968 fino ad oggi, incarnano altrettanti modi di lottare e sognare un mondo che non riproduca gli errori del passato. La disobbedienza è la ricerca di una discontinuità nel racconto storico.
Il secondo percorso, Lighspeed, attiva un movimento istantaneo attraverso gli interventi dell’inglese Kid Acne, degli italiani Motorefisico e Quiet Ensemble a cui si aggiunge il romano UNO.
Il terzo percorso, Retromania, quando i prodotti di massa diventano icone. Il newyorkese Ricky Powell e la collezione “I Love Tokyo” di Fabrizio Efrati ce ne offriranno una particolare visione.In una società industriale, si restituisce un’aura a degli oggetti prodotti su larga scala per le masse, per includerli in un racconto storico normalmente riservato a quelle produzioni uniche ed irripetibili destinate alle élites. 
Il quarto percorso, Total Recall, un’ immersione visiva in un mix di pop, ironia e nostalgia porta in scena il cinese Tony Cheung, il romano Leonardo Crudi, la parigina Madame, lo spagnolo Sam 3. il canadese Scorpion Dagger e l’italiano Rub Kandy (Mimmo Rubino).Nel suo significato letterale riporta al “richiamare”, al “riferirsi a” modalità con la quale ci interfacciamo con il passato. 
Per la sezione MUSICA, tra gli ospiti ci sono i Booka Shade, Anja Schneider, Digitalism, Purple Disco Machine, Cut Killer; lo Studio 1 della Factory-Pelanda sarà trasformato infatti in un temporary club dove diversi artisti saranno chiamati a trasformare onde sonore in rappresentazioni artistiche nella musica e nel corpo, una line up che proverà ad esplorare l’heritage europeo della musica elettronica contemporanea in un viaggio che andrà dalla techno all’house, dalla disco all’hip hop e trap.

CONFERENZE: tutti i venerdì dalle 20.00 alle 23.00 Outdoor Festival ospiterà un ciclo di conferenze che racconteranno i “Nuovi Linguaggi”. Attraverso i talk si indagheranno tutti gli aspetti del patrimonio culturale e del linguaggio, analizzando la loro evoluzione attraverso le testimonianze di ospiti provenienti da ambiti ed estrazioni apparentemente molto distanti.

TELEVISIONE, appuntamenti domenicali dalle 15.00 alle 21.00, con la storia della Rai e i suoi programmi più importanti che hanno contribuito a formare la nostra società contemporanea, suddivisi tra nazionalpopolare e approfondimenti specifici con l’intento di mostrare una parte della storia nazionale, per restituirla sia ad un pubblico che ha visto “in diretta” quei programmi sia alla generazione successiva.

E non poteva mancare l’appuntamento con gli artisti dell’artigianato, un appuntamento settimanale con una edizione speciale di Wave Market, design, urban, editoria e illustrazione. Ogni evento vedrà l’artigianato accompagnato da una selezione di progetti appartenenti ad una delle nuove categorie espositive.

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Il nostro Patrimonio all’Outdoor Festival a Testaccio

Outdoor festival press
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“Heritage – il Patrimonio” è il tema centrale di Outdoor Festival 2018 che animerà quest’anno il Mattatoio Testaccio dal 14 aprile al 12 maggio. 
L’edizione 2018 porta lo spettatore al centro della mostra, al centro dell’esperienza artistica e lo rende protagonista. A differenza delle precedenti edizioni nelle quali lo spettatore era invitato a scoprire luoghi inediti e le opere in essi contenute, quest’anno l’idea di fruizione della mostra si rinnova, si trasforma e mette in atto una piccola grande rivoluzione: non più tanti spazi che contengono ognuno un’opera ma un unico grande spazio con al suo interno tante opere. Outdoor non è più solo un festival di street art, oggi è il festival dei linguaggi contemporanei che sono potenzialmente il Patrimonio di domani. Outdoor è il festival della città di Roma, la casa del nostro Heritage metropolitano.
In questa edizione il festival propone un’offerta eterogenea che si articola in varie sezioni: Arte, Musica, Televisione, alle quali si aggiungono le aree dedicate alle Conferenze e al Mercato dei makers contemporanei. Nell’anno europeo dedicato al Patrimonio Culturale, Outdoor e le sue tante discipline artistiche in programma indagheranno il tema ponendo interrogativi a tutti voi che sarete parte di questo grande evento: cosa rappresenta il patrimonio oggi? Quali culture sono oggi considerate come patrimonio nella nostra società? Quale patrimonio stiamo costruendo e quale trasmetteremo alle future generazioni?
Diverse le aree tematiche: ARTE, un percorso artistico nuovo, coinvolgente, diverso. L’edizione 2018 porta lo spettatore al centro della mostra, al centro dell’esperienza artistica e lo rende protagonista.
Il primo percorso, Disobedience, riunisce artisti di diverse generazioni che, dal 1968 fino ad oggi: i tedeschi Berlin Kidz, gli italiani Biancoshock e Paolo Buggiani, il francese Mathieu Tremblin e la portoghese Wasted Rita.In arte, come in strada, esiste una scuola della disobbedienza. È un filo continuo che lega artisti di generazioni diverse che, dal 1968 fino ad oggi, incarnano altrettanti modi di lottare e sognare un mondo che non riproduca gli errori del passato. La disobbedienza è la ricerca di una discontinuità nel racconto storico.
Il secondo percorso, Lighspeed, attiva un movimento istantaneo attraverso gli interventi dell’inglese Kid Acne, degli italiani Motorefisico e Quiet Ensemble a cui si aggiunge il romano UNO.
Il terzo percorso, Retromania, quando i prodotti di massa diventano icone. Il newyorkese Ricky Powell e la collezione “I Love Tokyo” di Fabrizio Efrati ce ne offriranno una particolare visione.In una società industriale, si restituisce un’aura a degli oggetti prodotti su larga scala per le masse, per includerli in un racconto storico normalmente riservato a quelle produzioni uniche ed irripetibili destinate alle élites. 
Il quarto percorso, Total Recall, un’ immersione visiva in un mix di pop, ironia e nostalgia porta in scena il cinese Tony Cheung, il romano Leonardo Crudi, la parigina Madame, lo spagnolo Sam 3. il canadese Scorpion Dagger e l’italiano Rub Kandy (Mimmo Rubino).Nel suo significato letterale riporta al “richiamare”, al “riferirsi a” modalità con la quale ci interfacciamo con il passato. 
Per la sezione MUSICA, tra gli ospiti ci sono i Booka Shade, Anja Schneider, Digitalism, Purple Disco Machine, Cut Killer; lo Studio 1 della Factory-Pelanda sarà trasformato infatti in un temporary club dove diversi artisti saranno chiamati a trasformare onde sonore in rappresentazioni artistiche nella musica e nel corpo, una line up che proverà ad esplorare l’heritage europeo della musica elettronica contemporanea in un viaggio che andrà dalla techno all’house, dalla disco all’hip hop e trap.

CONFERENZE: tutti i venerdì dalle 20.00 alle 23.00 Outdoor Festival ospiterà un ciclo di conferenze che racconteranno i “Nuovi Linguaggi”. Attraverso i talk si indagheranno tutti gli aspetti del patrimonio culturale e del linguaggio, analizzando la loro evoluzione attraverso le testimonianze di ospiti provenienti da ambiti ed estrazioni apparentemente molto distanti.

TELEVISIONE, appuntamenti domenicali dalle 15.00 alle 21.00, con la storia della Rai e i suoi programmi più importanti che hanno contribuito a formare la nostra società contemporanea, suddivisi tra nazionalpopolare e approfondimenti specifici con l’intento di mostrare una parte della storia nazionale, per restituirla sia ad un pubblico che ha visto “in diretta” quei programmi sia alla generazione successiva.

E non poteva mancare l’appuntamento con gli artisti dell’artigianato, un appuntamento settimanale con una edizione speciale di Wave Market, design, urban, editoria e illustrazione. Ogni evento vedrà l’artigianato accompagnato da una selezione di progetti appartenenti ad una delle nuove categorie espositive.